La giovane Italia dello “step-by-step”

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Il successo al torneo estivo di Trento rappresenta, per la nazionale azzurra di Simone Pianigiani, soltanto l’antipasto, il primo assaggio di un menu estivo per palati fini che avvicinerà l’Italbasket all’appuntamento europeo in Slovenia dal 4 al 22 Settembre. Un appuntamento, o meglio un esame di maturità per una squadra che l’anno scorso ha avviato un progetto tecnico ambizioso sulla carta e che necessita, sul parquet delle grandi manifestazioni, di una conferma importante. Un progetto tecnico che si può immaginare come un taccuino ben fornito di voci da spuntare con la filosofia dello “step by step”.

Il si pronunciato dai militanti NBA Andrea Bargnani, Gigi Datome e Marco Belinelli ha rappresentato la prima voce da spuntare per permettere a Pianigiani di attingere a piene mani dal bacino di talento italiano senza riserve, salvo le assenze forzate di Daniel Hackett e di Danilo Gallinari.

Una nazionale fatta di grandi nomi e di validi gregari e che ha bisogno di entrambi: del lavoro a testa bassa di Cinciarini e dell’energia che possono portare in dote Alessandro Gentile e Nicolò Melli, coadiuvati da due elementi della “vecchia guardia” come Pietro Aradori e Stefano Mancinelli (da entrambi ci si aspetta solide prestazioni e tanta disponibilità al sacrificio per il bene della squadra). Senza dimenticare i double-B Bargnani e Belinelli da cui è lecito attendersi il definitivo salto di qualità con addosso la maglia azzurra.
Ma una nazionale fatta di nomi altisonanti senza un valido spartito tattico non va da nessuna parte, e su questo aspetto l’Italia lavora alacremente da due anni. L’obiettivo è quello di presentare a settembre a Eurobasket 2013 un gruppo compatto e coeso, pronto a portare in campo il proprio basket unito all’attitudine a lavorare insieme, come una vera squadra, quando le cose vanno bene e quando vanno male, come sottolineato da coach Pianigiani al termine del torneo di Trento:

Il bilancio è positivo. Abbiamo fatto le cose per bene e nonostante le assenze ci siamo sacrificati distribuendo punti e responsabilità tra tutti. I giocatori, insieme, hanno voluto mostrare una faccia positiva aiutandosi a vicenda.
La strada è questa, non è semplice ma i giocatori si stanno applicando molto con partecipazione totale dentro un clima che loro stessi hanno contribuito a creare da qualche estate a questa parte. Con la Maglia Azzurra si sentono in fiducia e la squadra compatta copre errori e limiti. La nostra è una pallacanestro dispendiosa ma abbiamo giocato con continuità per tutti i 40 minuti. Solo così possiamo pensare di giocarcela con squadre che hanno più centimetri e più esperienza
.”

Lavoro, gioco di squadra ma piedi ben saldi a terra, come precisato dallo stesso coach azzurro:

Se questo basta per competere con le prime squadre d’Europa? Al momento no ma se continuiamo a lavorare così e la sfortuna ci lascia in pace possiamo arrivare a fare blitz ben più importanti.”

Viene certo da pensare che le insidie per questa “giovane” nazionale azzurra arriveranno sin dalla prima gara dell’Europeo contro la Russia pur priva di Mozgov, Khryapa e Kirilenko, senza dimenticare gli altri avversari altrettanto quotati come Grecia e Turchia, nello stesso girone azzurro.
Analizzando quindi l’abbondanza di contender l’approccio della nazionale azzurra, dedita al lavoro silenzioso più che alle chiacchiere propagandistiche è senza dubbio quello corretto, per allontanare da se i riflettori e cercare di andare il più lontano possibile. Sarebbe bello per noi tifosi e utilissimo per tutto il movimento!

2 COMMENTS

  1. io direi che l assenza del mago a mio avviso è quasi certa,anche perchè io personalmente non me la sentirei di convocarlo senza un minimo di preparazione e uno straccio di allenamento sopratutto dopo la stagione che ha fatto lo esporresti solo a brutte figure.
    detto questo beccarsi una polmonite ad agosto in italia da uno che vive in canada fa proprio parte del personaggio!

  2. Temo che l’eventuale partecipazione di Bargnani ai prossimi europei più cha a brutte figure lo esponga al rischio infortuni visto che non ha potuto fare una preparazione adeguata.
    Deve giustamente tutelarsi a vantataggio di lo paga durante l’anno…

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