Oscar Schmidt: una leggenda da Hall of Fame!

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Il massimo riconoscimento per una straordinaria carriera probabilmente è per tutti i giocatori di basket l’inserimento nella Hall of Fame di Sprigfield: i migliori di ogni epoca ci sono entrati e ora anche Oscar Schmidt dal 9 settembre fa parte dell’elite del basket mondiale.
Ci sono giocatori che probabilmente non hanno bisogno di tali riconoscimenti per essere definiti leggende, tra questi il fuoriclasse brasiliano autentico fuciliere che negli anni ottanta e novanta ha letteralmente crivellato le retine di tutto il mondo.

Mao Santa” è stato un giocatore capace di segnare più punti di tutti nella sua lunghissima carriera; oltre 49000 punti, giocando prima nella sua terra con le maglie del Palmeiras, Esporte Clube Sirio e American RJ per poi essere scoperto dall’allora allenatore del Bosna Sarajevo Bogdan Tanjevic che ne rimase assolutamente colpito. Tanjevic una volta diventato l’allenatore della Juve Caserta chiese al presidente Maggiò di ingaggiare quel “camion” che qualche anno prima in occasione della finale della Coppa Intercontinentale del 79′ aveva letteralmente distrutto la difesa del Bosna allenato proprio dall’ormai ex CT della Turchia, che ricordava quel ragazzone che segnava ed allo stesso tempo piangeva. Cosi nel 1982 Oscar approda a Caserta, ed proprio grazie al fenomeno brasiliano che la squadra campana s’inserisce nella cartina geografica della pallacanestro italiana. Mao santa rimarrà a Caserta per 8 stagioni vincendo una Coppa Italia nel 1989, trascinando i propri compagni ad una storica finale di Coppa delle Coppe nell’89 persa ai supplementari contro il Partizan Belgrado (44 punti realizzati) di un certo Drazen Petrovic che ne mise 63, e a due finali Scudetto perse contro la corazzata Milano.

Schmidt passerà successivamente per due stagioni alla Pallacanestro Pavia dove con 38.62 punti a gara stabilirà la più alta media punti del nostro campionato di basket. In dieci stagioni disputate nel nostro campionato Oscar risulta essere lo straniero che ha segnato di più con oltre 13000 punti; il secondo miglior realizzatore della storia della serie A dietro solo ad Antonello Riva che però ha giocato il doppio delle partite.
La carriera del brasiliano continuerà in Spagna (Valladolid) prima e poi con il ritorno in Brasile dove giocherà fino al 2003. Schmidt è stato il leader della sua Nazionale con la quale ha disputato 5 Olimpiadi detenendo (ovviamente) la media punti più alta (44) per un torneo Olimpico. Proprio per la sua nazionale Oscar ha rinunciato all’NBA visto che nel 1984 venne scelto al draft dai New Jersey Nets ma per via del regolamento di allora dovette declinare l’offerta perchè gli atleti tesserati con squadre statunitensi dovevano rinunciare alla propria nazionale.

Dunque un giocatore assolutamente spettacolare che fortunatamente abbiamo avuto l’onore di ammirare nel nostro campionato, e che anche se non ha mai giocato nell’NBA rimarrà senza dubbio uno dei più forti giocatori del mondo, l’inserimento nella Hall of Fame lo dimostra.

3 COMMENTS

  1. Oscar è campione nel campo ed esempio di uomo serio e per bene fuori.A Caserta fù mio vicino per vari anni e amico. Parlava poco e si emozionava molto a parlare di sport,ma soprattutto di basket.Un campione diventa tale quando la sua disciplina e la sua correttezza lo segue in tutte le cose della sua vita e Oscar è persona squisita,ottimo padre,marito serio ed amico simpatico.Allenava duro e giocava il basket con amore e passione,ma soprattutto aveva una voglia di vincere e trionfare unica che trascinava squadra,pubblico e tifoseria come nessun altro.La sua mano fù magica e baciata da Dio

  2. Ma perchè non ha fatto razza in Italia?? 🙂 Non poteva ingravidare una decina di salernitane (che, ndr, sono tutte gnocche 🙂 per regalarci un pò di materiale genetico horscategorie sul quale costruire un florido futuro per il basket italiano?

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