La settimana NBA: Phila? Molto meglio di Miami!

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Best of the East

 

Best Team : Philadelphia 76ers

La notizia che Nerlens Noel sarebbe rimasto fuori tutta la stagione per recuperare dal grave infortunio al ginocchio è arrivata al termine di una pre-season agghiacciante, fatta di cinque sconfitte su sei match disputati. L’incubo sarebbe dovuto proseguire senza troppe difficoltà, visti gli incroci con Heat all’esordio e Bulls alla terza, ma Evan Turner, Spencer Hawes e soprattutto, per il suo impatto devastante sui Sixers, Michael Carter-Williams non erano delle stesse intenzioni. Philly viaggia a 105.3 punti di media nelle prime tre gare giocate e, soprattutto, le ha vinte tutte. Ha spazzato via Miami con un esordio da scrivere negli annali del rookie da Syracuse (22 punti, 7 rimbalzi, 12 assist e 9 rubate), liquidato la pratica Wizards con 29 punti di Thaddeus Young e 23 di un finalmente decisivo Evan Turner ed inflitto ben 109 punti alla difesa dei Bulls, anche grazie al canestro di Spencer Hawes, che ha chiuso i giochi a favore di Philadelphia. Sembra solo un fuoco di paglia, ma è stata una settimana da ricordare in casa Sixers. Con la benedizione di Allen Iverson.

 

Best Player : Paul George

Se i Pacers hanno cominciato con tre vittorie senza sconfitte e sembrano inarrestabili, molto è dovuto al grandissimo inizio di stagione del most improved player della scorsa stagione. Primo canestro della stagione NBA e 24 punti all’esordio contro i Magic, conditi da 6 rimbalzi, 5 assist e 3 stoppate, rendimento uguale come rimbalzi e assistenze al secondo match contro i Pelicans, a cui però aggiungere 32 punti. Per finire doppia doppia da 21 punti e 13 rimbalzi contro i Cavs. Migliorarsi ancora rispetto alla scorsa stagione, anche visto il trofeo conquistato, non era semplice, ma il numero 24 di Indiana sembra non volersi fermare più e vuole confermarsi come uno dei giocatori più completi nel panorama NBA. E ambire al titolo.

 

Best of the West

 

Best Team : Houston Rockets

Dovevano essere la squadra rivelazione dell’anno, vista l’acquisizione in estate di Dwight Howard, dovevano iniziare a macinare vittorie fin da subito, perché la corsa ai playoff ad Ovest non è mai semplice. E l’hanno fatto. Superman ha fatto subito capire che la franchigia texana gli garba raccogliendo il suo massimo in carriera di rimbalzi all’esordio (26) e portando 15 punti e 17 rimbalzi di media nelle prime tre vittorie stagionali dei Rockets. James Harden, da vero leader, dopo un avvio così così, ne ha messi 34 contro i Mavs nella partita più difficile delle tre disputate finora. Se Parsons sarà quello dello scorso anno, Lin confermerà il buon inizio, Garcia continuerà a scagliare bombe a bersaglio e il fattore H-H si confermerà come uno dei duetti migliori della Lega, ci sarà poco da fare per le avversarie dirette. Houston sembra poter sognare in grande e non ha intenzione di svegliarsi.

 

Best Player : Kevin Love

Consideriamo che sono solo le prime tre uscite stagionali, ma consideriamo il fattore Kevin Love. Minnesota ha sempre avuto un buon roster negli ultimi anni, ma la fortuna non ha mai voluto saperne di far andare le cose per il verso giusto. Adesso che i T-Wolves sono al completo, però, hanno vinto le prime tre gare stagionali, di cui due contro compagini tra le migliori della Lega, Thunder e Knicks. E se Minneapolis deve scegliere un uomo a cui dire grazie, questo è proprio Love. 31 punti e 17 rimbalzi al suo ritorno in campo contro i Magic, 24 e 12 nella grandissima vittoria contro Oklahoma City, 34 e 15 al Madison Square Garden per decidere il match contro New York. Non si sa dove possono arrivare questi T-Wolves, ma si sa dove può arrivare il loro miglior giocatore. Ovunque.

 

Best of the Rest

ERIC BLEDSOE: i Suns erano dati tra le formazioni più in difficoltà ad Ovest, ma se ora si ritrovano con due vinte e una persa è anche e soprattutto grazie al talento ex Clippers. 22 punti, 6 rimbalzi e quasi 9 assist di media hanno fatto esplodere la guardia in questo inizio di stagione. I Jazz ne sanno qualcosa, visto che hanno subito proprio da lui il canestro decisivo per la vittoria di Phoenix 87-84 con 7 decimi rimasti sul cronometro. God ble(d)ss(oe) you, Eric!

PISTONS FRONTCOURT: che Monroe e Drummond fossero due centri esplosivi e tra le possibili rivelazioni della stagione si sapeva. Che potessero rendere così bene con Josh Smith alle loro spalle era un altro paio di maniche. Il primo viaggia a 18 punti e 11 rimbalzi di media, il secondo a 13 punti e 12 rimbalzi a partita. Detroit deve soprattutto a loro un convincente inizio di stagione fatto di due vittorie e della sconfitta in una partita sofferta contro i Grizzlies. Con J-Smoove e Jennings a grandi livelli la post-season può essere solo l’inizio.

 


 

Worst of the East

 

Worst Team : Washington Wizards

L’anno scorso si diceva che la prima parte di stagione era stata deludente a causa dell’assenza di John Wall, che tutto sarebbe andato meglio in questa regular season, con il roster al completo dall’inizio. E invece no. Tre sconfitte su tre giocate, contro Pistons, Sixers e Heat. Ariza ha fatto il fenomeno solo all’esordio, poi ha collezionato un pessimo 9/31 nelle restanti uscite, Nenè ha giocato solo la prima, Gortat non sembra ancora a suo agio nel team della capitale, Beal trova con troppa poca continuità il canestro e sembra incapace di essere decisivo. Wall, per quanto non abbia cominciato male la sua stagione, non sembra ancora quello che ha trascinato la riscossa Wizards ad inizio 2013. Urge trovare una soluzione, oppure tankare in attesa di un futuro migliore.

 

Worst Player : Derrick Rose

Spiace, spiace moltissimo. Rose però non sembra ancora tornato sui livelli del suo anno da MVP della Lega, nemmeno lontanamente. Un orribile 15/52 al tiro e la miseria di 4 assist a partita, oltre a 17 palle perse e un plus/minus sempre negativo nelle tre uscite stagionali (si, anche nell’unica vittoria contro i Knicks!) sono dati troppo al di sotto della sufficienza per non definire Rose come una delle cause più decisive nel brutto inizio di stagione in casa Bulls. L’esordio contro Miami è stato fin troppo negativo, la vittoria contro New York l’unica gioia prima della seconda sconfitta contro i Sixers. Si riprenderà? Noi lo aspettiamo al top per non perdere uno dei talenti più cristallini della Lega.

 

Worst of the West

 

Worst Team : Los Angeles Lakers (starting five) + New Orleans Pelicans (bench)

Escluso Pau Gasol, l’esordio e il proseguio di stagione del quintetto titolare all’esordio contro i Clippers (Young, Williams, Blake e Nash) è stato tragico. Nessuno oltre la doppia cifra in nessuna statistica e, dopo i soli 40 punti messi a segno nel derby sui 116 di squadra, Mike d’Antoni ha apportato qualche modifica, mettendo Xavier Henry titolare. Meeks, Farmar e Kaman comunque continuano a convincere maggiormente dei titolari e si devono a loro le uniche gioie stagionali. Tyreke Evans guida invece una delle peggiori panchine della Lega, quella dei Pelicans. New Orleans non avesse un super Davis come quello visto finora e due convincenti Gordon e Holiday probabilmente sarebbe la franchigia materasso a Ovest. Serve ripartire dai titolari per trovare dei risultati convincenti.

 

Worst Player : Steve Nash

Solo la partita contro gli Hawks lo salva da statistiche altrimenti infamanti per uno come lui. 3 punti all’esordio nel derby contro i Clippers, 5 contro gli Spurs e finalmente in doppia cifra contro Atlanta. Non sono abbastanza 5 assist scarsi di media se si tira con il 29% dal campo. Non è abbastanza soprattutto per colui che è stato MVP della Lega e che dovrebbe essere il leader dello spogliatoio vista l’assenza pesantissima di Kobe. Sembra invece che sia la panchina la vera trascinatrice dei Lakers di questo inizio stagione. L’età si fa sentire, da lui, però, ci si aspetta ben altro.

 

Worst of the Rest

MIAMI HEAT: una vittoria convincente contro i Bulls, una onesta contro i disastrati Wizards, ma in mezzo due sconfitte pesanti contro Sixers e Nets. Se Philly è stata miracolata nel suo inizio, Brooklyn su tre partite ne ha vinta una sola proprio contro Miami. LeBron sta giocando un buon basket, non ad altissimi livelli, ma non può e non deve essere l’uomo contro cui puntare il dito. Manca soprattutto qualcuno che raccolga rimbalzi, un centro come si deve. E l’ultimo posto proprio in questa statistica lo conferma a pieno.

KENNETH FARIED: otto punti con il 36, 4% dal campo di media è davvero troppo poco per un giocatore che punta alla sua consacrazione definitiva in questa stagione. Senza Gallinari e con un Lawson convincente, l’arma decisiva di questi Nuggets doveva essere lui. E invece Denver ha perso le prime due uscite stagionali con uno scarso apporto del suo talento più giovane e in gamba. Se vuole crescere ancora e arrivare ad altissimi livelli ci vuole molto di più.

32 COMMENTS

  1. Adoro Faried, è un tipo di giocatore che vorrei sempre nella mia squadra, ma ahimè non vedo margini di miglioramento, non me lo vedo per niente a predicare dal post, non è un passatore, l’unica dimensione del suo gioco offensivo potrebbe essere migliorare il suo jumpshot da corta media e lunga distanza. Si perchè se Faried mettesse su un tiro credibile dalla media e da 3… Sarebbe un giocatore clamoroso, ma neanche li non me lo vedo! Spero che Manimal mi smentisca!

    • cmq sta avendo poco minutaggio perchè è stato fregato il posto da hickson,incredibile a denver sono riusciti a distruggere il giocattolo in un nano-secondo

      • Diciamo che l’idea con cui è stata costruita questa squadra differisce totalmente da quella che vorrebbe Shaw.
        Concludendo il discorso Faried, vedere Griffin. Problema difficilmente risolvibile. Capitolo Javalone. Il potenziale è da primi 4 centri della lega. Atletismo mobilità laterale, grande tempismo sulla difesa in aiuto. Problema. Offensivamente monodimensionale. Movimenti spalle a canestro, sky hook efficacissimo, ma che incredibilmente non usa MAI.L’anno scorso discutemmo all’infinito, per ora ha sicuramente disatteso le aspettative, ma se dovessi scegliere chi tradare tra lui e Faried, non avrei dubbi a riguardo, e spedirei via il Manimale, in quanto visto che il loro apporto è pressoché identico attualmente, Javalone ha più potenziale sviluppabile, oltre che una arsenale di vaccate che se non altro mi farebbero ridere sulla rubrica di Shaq!

  2. Faried sicuramente penalizzato dal minutaggio e dallo tile di gioco imposto da Shaw. Sicuramente andrà fatto qualche aggiustamento. Con lui e McGee non possono giocare a metà campo e dare la palla in post.

    Piccola parentesi su NY: per ora inizio medicore, spero sia dovuto all’inserimento dei nuovi, ma non mi sta convincendo. Non chiarissimo neppure l’utilizzo di Bargnani. Nota positiva. Hardaway. Peccato che al rientro di JR scomparirà.

    • Aspettavo di leggere quel nome per dire la mia… si McGee è un bust! il piu sopravvalutato della lega visto lo stipendio che percepisce. non ha movimenti credibili è un rimbalista pessimo per il ruolo che gioca e non difende a parte le stoppate viaggia a 5 di media.. è stato un gravissimo errore rinnovargli il contratto.
      a cmq se Shaw vuole attaccare a meta campo con Faried e McGee credo che nn arrivi a Natale!

      Sull analisi soprastante direi bene detroit con la frontcourt Monroe e Drummond e benino anche smith che nel momento in cui smette di tirare diventa pericoloso sul serio.
      best player Love senza dubbio worst Rose a dirla tutta sembravano piu solidi con beli e Hinrich che con rose e butler…

      • McGee é stata (o é ancora) una scommessona (visto l’ingaggio) da parte dei Nuggets: potenziale infinito ma intelligenza cestistica vicinissima allo zero.
        Esplodesse certe cifre sarebbero giustificate ma non credo, a questo punto, che accadrà

  3. Faried viene da un leggero infortunio in pre season , sta giocando poco , cmq sono d’accordo che non abbia margini di miglioramento .

  4. Bene … ora vi dico la mia sfera di cristallo si è un po’ appannata. Pensavo nell’esplosione dei Pelicans (Evans veramente pessimo) e delle prestazioni quantomento decorose di Washington.
    La vittoria dei Lakers sui Clippers l’avrei data 1 a 100, ma tranquillamente … per fortuna non ho scommesso con nessuno.
    McHale mi piace, testare Howard con Asik è da lodare in quanto praticamente impensabile ma una soluzione che fa entrare dalla panchina il nulla cosmico per sotto le plance.
    Rose ha deluso ma la domanda era “ha gamba e coraggio di buttarsi dentro” … la risposta è si … gli mancava la partita nella testa e fortunatamente sta venendo fuori.
    Io dicevo che Del Negro senza Paul non sapeva che fare … ma anche il Doc si deve inchinare all’ovvio … quando Paul non è in campo c’è il delirio nell’attacco dei Clippers.
    I Nets, soprattutto il vecchio Pierce, ha dimostrato di esserci … pay attention!

  5. Boh …io tra le cose che non mi aspettavo era Dallas così bene. Non ho avuto modo di vedere come gioca, ma ho idea che avere qualcun altro (Ellis) che riesce ad attrarre l’attenzione della difesa avversaria, oltre al solito tedesco (che mi pare benino dalle statistiche), sembra essere una mossa vincente. Se qualcuno li ha visti può dirmi qualcosa in più?

    • Ho visto la partita con Houston … una partita conta poco ma si è notata una cronica mancanza … sotto hanno il nulla cosmico (Dalambert e wright che, tra l’altro, è infortunato) e Howard ha fatto quello che voleva. Dirk è PF ma sicuramente non di peso.

      I nomi per fare bene ce li hanno ma “il chandler” non ce l’hanno!

    • Ok, chiaro che non arriveranno fino in fondo, ma personalmente avevo dei dubbi atroci e non li vedevo nemmeno come contender per i PO. Però a sto punto sono dubbioso dei miei dubbi 🙂

      • Dallas sta sorprendendo anche me. Anche stanotte buona partita,sebbene contro uell’accozzaglia di giocatori che sono i Lakers. Dalembert fa il suo, ma anche Blair sta offrendo un buon contributo. Certo l’inizio scopiettante è dovuto ad una grande partenza di Ellis. Secondo me i playoffs sono alla loro portata.

        Invece tegola enorme per i miei deludentissimi Knicks. Spero vivamente che l’infortunio di Chandler non sia grave, altrimenti sono c….! Stat mi pare decisamente un ex giocatore, Bargnani sappiamo che apporto dia a difesa e rimbalzi, e Martin di certo non può stare in campo 48 minuti. Tutto questo considerato che anche con Chandler stavano giocando male!

        • Già mi convincevano poco, ma se l’infortunio di Chandler è serio NY non va proprio da nessuna parte. Per come l’ho visto uscire qualche partita comunque la salterà.

  6. worst of the rest: miami. manca un centro che prenda i rimbalzi miami ultima in questa categoria.
    Solo per precisare che miami è ultima in questa categoria perchè ultima vuole arrivare, lo scorso anno in Reb per game è arrivata 30esima in nba, 2 anni fa 22esima… miami non vuole un centro. miami sta piccola, perde in rimbalzi, ma genera extrapossessi da steals e blocks e altre mondezzate… scelta ovviamente figlia della contemporanea presenza nel team di due mostri come wade e lebron e di tanti altri fattori…
    Ora non dico di essere esperti sui punti di forza del 12esimo uomo di charlotte, ma almeno sapere il motivo tattico per il quale la squadra che devasta l’nba da 3 anni prenda pochi rimbalzi non lo si sa ancora???… arrivano due sconfitte ed è -ancora-colpa dei Reb?… su, su…

    • “miami è ultima in questa categoria perchè ultima vuole arrivare” come puoi affermarlo? Spoelstra in allenamento insegna a non prendere i rimbalzi secondo questo tuo ragionamento?
      “perde in rimbalzi, ma genera extrapossessi da steals e blocks” ma gli extrapossessi per eccellenza non si generano a rimbalzo offensivo? Essere ultimi nella Lega in una statistica fondamentale come i rimbalzi significa stare dietro a tutti, anche a squadre che a fine stagione avranno 30/35 sconfitte in più. Un conto è giocare piccoli per favorire LeBron e compagnia, un conto è non avere peso sotto canestro. E in una serie come quella dello scorso anno contro i Pacers questo poteva pesare. Non mi sembra che li abbiano “devastati”, anzi Hibbert e West hanno dominato gli Heat. Il motivo tattico per cui manca un centro è la capacità di LeBron di attirare la difesa su di sé e creare spazi per il tiro da fuori, ma allora perché prendere Oden? Perché l’esperienza contro Indiana è servita da lezione. Non ho mai detto che i rimbalzi siano l’unica ragione per cui Miami perde, ma se quando vince ne prende 36 di media e quando perde molti meno forse un motivo c’è.

      • ovviamente spoelstra non insegna a non prendere rimbalzi. ma fa un gioco che , tutti “noncinque”, tutti sulle linee di passaggio, tutti aggressivi, tutti sbilanciati sempre sul pallone, qualcosa fa perdere in zona tabellone, è ovvio.. ma è un rischio calcolato (ergo voluto)…
        ripeto l’anno scorso miami è arrivata ultima in r. è ha fatto 800.
        Con indiana il problema non sono tanto i R, una squadra con tanti punti nelle mani del quattro e del cinque (west-roy), cosa rara nella nba, che miami fisiologicamente fa fatica a difendere (se arrivasse mem in finals sarebbero dolori). Oden quindi per me è più una questione di mettere un muro alto-gran difensore- per 15 min o più all’hibbert-bynum-howard di turno. L’anthony ma con centimentri. Poi i Pacers sono perfetti in difesa contro di noi, meglio di sas e quindi ecco spiegata gara 7. Insomma con indiana per me i R c’entro poco. non niente, ma poco.
        Extrapossessi: certo miami li genera anche da rimbalzo offensivo, che infatti non è un problema (santobosh), su questo sono d’accordissimo.
        Nella frase “manca soprattutto uno che prenda rimbalzi” : il soprattutto lasciava intendere che il problema fosse fondamentale. No. due anni fa si poteva dire. Ora è provato che non è quello il problema di miami. E’ proprio sbagliato dirlo. Poi non è un dramma e spero di non aver offeso nessuno. Facevo solo notare un errore. per me grave se si scrive di nba. ma solo un errore.

  7. Cmq nessuno commenta I primi minuti “seri” di datome.. mano caldissima… e pensare che l hanno preso per fare il tiratore. Cmq dico io stai da solo in contropiede e falla na schiacciatina, almeno per riscaldare qualche cuore al palace of hill

    • aahhahaha ti aspettavo,stavi li pronto sul trespolo ad avventarti sulla carcassa avvoltoio 😀
      beh oh vorrei vedere te praticamente è la prima partita che gioca e non mi sarei mai aspettato che lo facessero esordire proprio con indiana che non è la gara più facile per farlo.
      cmq ha difeso bene su scola e west e ha preso lo stesso numero di rimbalzi del mago con la metà del minutaggio,è un inizio

  8. Guarda pure nate robinson se si impegna con qualche taglia fuori prende piú rimbalzi del mago… cmq speriamo che alla prossima se li fa 15 minuti. Appropositi di taglia fuori, ma ieri chi marcava howard!!!??

    • … a me sta cosa del rendiconto settimanale piace … non potevo mai guardare il sito per evitare degli spoiler (ma se togliete il banner con i risultati che è praticamente inutile dato che non è cliccabile mi fareste una cortesia)

      • Io preferivo l’articolo giornaliero. Così invece diventa complicato commentare le singole partite. Prima inoltre si garantiva un maggiore scambio di opinioni e si sapeva che ogni giorno si sarebbe trovato un nuovo articolo da leggere e commentare.

        • Straquoto Dade , mi sento un po’ perso ora . mi mancano i dibattiti quotidiani sull’articolo partite della notte .
          peccato .

          • concordo, chiediamo alla redazione di impostare nuovamente il sito come prima…l’avere una pagina (anche con un articolo super stringato, giusto le vittorie e gli avvenimenti principali della notte) su cui poter commentare quotidianamente era perfetto…ora commento perchè onestamente ho difficoltà a capire dove poterlo fare sapendo che qualcuno leggerà quello che scrivo.

            stesso dubbio che ho ora, per altro.

      • d’accordo con mercury… il recap giornaliero in fondo, con siti come nba.com e espn non ha molto senso… così sembra un apporfondimento più personale, con qualche bestemmia qua e là, più giornalisticamente apprezzabile…

  9. Leggo su voci da twitter: InsideHoops.com “Knicks center Tyson Chandler out 4-6 weeks with injury”. Stat se ci sei (dubito!!) batti un colpo.

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