Jimmy Baron, professione tiratore

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Grazie alle ultime due partite i tifosi romani hanno capito perchè la dirigenza della Virtus abbia puntato su un giocatore come Jimmy Baron. La guardia classe ’86 uscita da Rhode Island nel 2009 (14 punti di media nei quattro anni al College) è un tiratore puro, uno di quelli che se scalda la mano spezza in due la partita, e basta chiedere a Milano per averne la conferma.

Baron è arrivato quest’estate a Roma dal Lokomotiv Kuban Krasnodar, squadra russa che la scorsa primavera ha alzato, nelle finali di Charleroi, la coppa di vincitrice dell’Eurocup. La sua esperienza europea comincia in Turchia a Mersin (16.4 punti di media con il 43.4% da tre e l’87% ai liberi) per poi proseguire in Spagna per due stagioni a San Sebastian (13.4 punti, 49% da due, 39% da tre e 90% ai liberi) prima di trasferirsi in Russia: insomma uno di quelli che l’Europa cestistica l’ha girata e la conosce bene, ed è anche per questo che a Roma si è deciso di puntare su di lui, visto anche il doppio impegno campionato-Eurocup che devono sostenere i ragazzi di Dalmonte. Ciò che colpisce dello statunitense è l’incredibile velocità di tiro e la sua abilità a sistemare i piedi e coordinare il corpo in una frazione di secondo in uscita dai blocchi (proprio come i più grandi tiratori, vedi Ray Allen, JJ Redick o Kyle Korver): capacità frutto del suo talento ma anche del grande allenamento. Baron, infatti, è un vero professionista, uno di quelli che arriva per primo in palestra ed è anche l’ultimo ad andare via, basti pensare che si è preso casa vicino al PalaTiziano e si è fatto pure dare le chiavi della palestra, così può fare quando vuole delle sessioni di tiro, anche al buio delle volte, nel tentativo di migliorare sempre di più la propria precisione balistica.

Tutto questo lavoro si sta vedendo in questa stagione, in cui Jimmy Baron viaggia in campionato a 12 punti di media a partita con percentuali di 47.8 da due e 46.9 da tre, oltre ad un’incredibile perfezione dalla lunetta, ed in Eurocup (dove con la vittoria di ieri sera Roma è tornata in corsa per la qualificazione alle Last 32) a 14.2 punti, 51.2% da due, 44.2% dalla lunga distanza e anche qui il 100% dalla linea della carità.
Nelle prime giornate non aveva entusiasmato appieno il pubblico romano, ma il cambio di marcia è avvenuto proprio contro Milano quando con 13 punti nel quarto finale ha condotto i suoi alla vittoria. Ancora più eclatante la performance a Pesaro dove è stato autore di 26 punti per 31 di valutazione con la ciliegina di un incredibile canestro dalla tre-quarti campo in chiusura di primo quarto, che gli è valso anche un posto nella top 10 di giornata.

Insomma Roma ha trovato un grande realizzatore, un giocatore che può cambiare le partite, l’unico problema è metterlo in ritmo, fare sì che possa scaldare la sua micidiale mano; dovranno essere bravi i playmaker capitolini, e il resto verrà da sè.

La prodezza di Baron da trequarti campo contro Pesaro: