A Mosca non si passa, neanche se ti chiami Real Madrid

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Una formazione costruita per vincere l’Eurolega, con uno dei due migliori allenatori europei, il Cska Mosca ancora una volta punta all’obiettivo massimo e lo fa partendo da una solidità casalinga da sempre marchio di fabbrica della squadra russa. Nelle 7 partite in casa giocate tra regular season e Top 16 di Euroleague la squadra di coach Ettore Messina è stata sconfitta solamente una volta dal Fenerbahce nella terz’ultima gara di RS mentre le altre vittime sono state anche squadre illustri di primissima fascia, ultima in ordine cronologico il Real Madrid, che arrivava addirittura imbattuto in stagione!

La delusione di due stagioni fa quando il Cska venne sconfitto in modo a dir poco incredibile nella finale dall’Olympiacos e la nuova sconfitta sempre contro i greci in semifinale lo scorso anno restano una ferita indelebile nella mente dei tifosi russi e anche di gran parte dei giocatori presenti a roster, che di quelle squadre facevano parte. Coach Messina dovrà essere bravo a tenere alta la concentrazione in dei campioni che non sempre riescono ad avere il massimo dell’intensità, anche perchè il livello e la concorrenza sono altissimi e anche le squadre “favorite” a inizio stagione possono sempre incappare in qualche scivolone che può costare molto caro.

Ecco perchè la solidità casalinga rimane una caratteristica molto importante per cercare di raggiungere le Final Four di Milano, che sarebbero le 11 nelle ultime 12 stagioni per il Cska. Altro marchio di fabbrica di Messina è l’ottimo lavoro difensivo: da sempre le sue squadre prendono energia dalle buone giocate fatte nella propria metà campo, e i 68.5 punti concessi agli avversari in questa edizione dell’Eurolega sono il meglio che si possa trovare (così come il 45.1% da due e i 12.6 assist). A farne le spese nell’ultimo turno il Real Madrid, che non aveva ancora mai perso in tutte le competizioni che aveva disputato e che per statistiche e gioco è nettamente il miglior attacco in Europa, sconfitto 85-71.

Come detto i giocatori che compongono la rosa a disposizione di coach Messina sono di livello altissimo, a partire dal centro, Krstic, passando per Hines, Fridzon, Khryapa, Micov, Weems, Pargo, fino ad arrivare a Teodosic; un roster che potrebbe tranquillamente giocarsela anche con qualche squadra NBA in determinate partite e che ha una serie di bocche da fuoco che permette, anche in caso di astinenza di qualcuno, di tenere il ritmo alto e giocare il basket ricercato dal coach italiano.

L’obiettivo è la vittoria dell’Eurolega, un risultato differente sarebbe di sicuro un fallimento che a Mosca non verrebbe preso bene visti gli investimenti fatti anche questa estate. Gli ostacoli sono tanti ma partendo dalla difesa e dal fattore casalingo Messina è convinto di poterci riuscire.

Queste le 10 perle della 4° giornata di Top 16: