Andre Smith il punto fermo di Venezia

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La ultime buone stagioni e l’ottimo lavoro fatto sul mercato in estate (con relativo investimento economico importante) avevano fatto alzare notevolmente le aspettative intorno all’Umana Reyer Venezia per quest’anno; il campionato di serie A però ci ha abituato spesso a rapide salite in classifica con conseguente esaltazione e altrettante rapide discese con malumori e contestazioni, proprio per questo motivo le società che riescono ad avere una maggiore continuità sono quelle con un progetto più a lungo termine, con le idee chiare e che riescono ad avere maggiore pazienza, mantenendo un nucleo fisso, per costruirci attorno la squadra.
Venezia ci aveva provato nelle stagioni scorse ottenendo discrete soddisfazioni ma questa estate ha deciso di cambiare, modificando quasi interamente il suo roster affidandosi sempre a coach Mazzon. L’inizio di campionato però non è stato per nulla semplice, con un amalgama difficile da trovare e i giocatori che non sembravano rispondere al meglio al loro allenatore ed un record di 4 perse nelle prime 5 giocate che non lasciava grossi dubbi. Il patron Brugnaro e il DS Casarin allora hanno deciso di provare a dare una scossa all’ambiente cambiando allenatore, chiamando Zare Markovski, e le cose sembrano andare meglio, con 6 vittorie 3 sconfitte nelle successive 9 gare, ed un’ottava posizione in classifica che con una vittoria nel prossimo turno contro Pesaro vorrebbe dire Final Eight di Coppa Italia.

Tra i tanti giocatori che hanno subito dei sali e scendi in stagione, il più costante sembra essere Andre Smith, diventato leader della squadra e non solo da un punto di vista tecnico, oltre che beniamino del pubblico veneziano, esaltato dalla grandissima voglia e grinta che l’americano di DePaul mette sempre in campo. Smith, esploso in Turchia e affermatosi prima a Caserta (top scorer della stagione regolare) e poi in Russia (a Samara ha vinto l’Eurochallenge 2013), sta viaggiando a 18 punti (4° in serie A), 6.6 rimbalzi (12°), 1 recupero, 58.3% da due, il 42.3% da tre e il 70.2% ai liberi per una valutazione media di 18.1 (ottavo); un’ala molto versatile che sa giocare sia fronte sia spalle a canestro, che può tirare dalla media e lunga distanza, aprendo quindi molto il campo, ma roccioso anche vicino ai tabelloni oltre che molto mobile di piedi.

Contro l’Acea Roma, nell’ultimo turno vinto 87-92 da Venezia, Smith ha chiuso con 32 punti, 12 rimbalzi, 2 recuperi, 2 assist e 9/15 dalla lunga distanza (eguagliato il primato stagionale di Clark per triple segnate) per 34 di valutazione in 35 minuti! Una giornata veramente importante per lui e per la sua squadra, con una vittoria di qualità in casa della finalista della scorsa stagione che fa classifica e morale. Come detto Smith è uno dei più continui per i lagunari, e se si escludono le partite contro Siena (8 punti e -4 di valutazione) e Cremona (11 punti tirando male) le altre sono state sempre in doppia cifra, tirando bene e dando il suo contributo anche in difesa.

Per la Reyer il punto fermo da cui ripartire per il girone di ritorno per raggiungere i playoff (e magari togliersi anche qualche soddisfazione in Coppa Italia) è sicuramente lui, arrivato alla maturazione definitiva e pronto anche al salto in una big europea. A Venezia lo sanno bene e quindi per ora se lo tengono stretto, sperando che la sua continua crescita possa essere proporzionale anche a quella della squadra.