Milano schianta l’Olympiacos: il Forum può sognare in grande?

0
1114

L’Emporio Armani Milano ha travolto i bi-campioni d’Europa dell’Olympiacos nella 2° giornata delle Top 16 di Eurolega. Contro Spanoulis e compagni, la banda di coach Banchi ha sfoderato la migliore prestazione stagionale e ha acceso di entusiasmo il Forum; l’eloquente 81-51 della sirena finale ha rivelato all’Europa la vulnerabilità dei Reds e ha riportato – almeno per una notte – l’Olimpia sulla cresta dell’onda del basket continentale. Il trionfo di giovedì sera sarà soltanto un fuoco di paglia o si trasformerà nel preludio di una stagione entusiasmante?

UN ROSTER COMPLETO – Contro i Campioni del Pireo, Milano ha mostrato la notevole profondità del suo roster e ha sorpreso molti addetti ai lavori per la versatilità dei suoi giocatori. Hackett e Jerrells, Langford e Cerella, Moss e l’assente Gentile, Melli e Wallace, Lawal e Samuels, Kangur e l’ancora acciaccato Gigli: le soluzioni a disposizione di coach Banchi sono innumerevoli e di una qualità piuttosto sorprendente per la congiuntura storico-economica del basket italiano. L’allenatore toscano può contare su due validi elementi per ogni ruolo; nel match di giovedì, è riuscito a mixare perfettamente i suoi ingredienti e a sfruttare al meglio le caratteristiche di tutti i suoi giocatori. Se il talento offensivo di Langford e Gentile non è mai stato in discussione, alcune incognite si nascondevano nell’inserimento dei nuovi e nelle reali potenzialità dei giovani; nelle ultime partite, l’energia di Cerella, l’equilibrio e le doti difensive di Moss, l’esperienza di Wallace e la straordinaria maturazione di Melli hanno messo le ali all’Olimpia. Gli innesti di Lawal e Hackett hanno fatto quadrare il cerchio: il lungo di origine nigeriana ha compensato i ritardi di comprensione dei movimenti difensivi di Samuels con la sua prorompente fisicità e con un’intimidazione degna di palcoscenici ancora più importanti; il playmaker di Forlimpopoli ha invece messo il turbo alla squadra.

HACKETT: UN LEADER E UN FATTORE – Il confronto con Spanoulis ha spinto l’MVP delle ultime Finali Scudetto a tirare fuori tutto il meglio del suo repertorio; se a Sassari si erano già visti sprazzi di un grande Hackett, contro l’Olympiacos Danny-Boy ha surclassato i suoi avversari con una presenza totale. Nel primo quarto ha messo in croce il playmaker greco sia sul pick-and-roll sia in post basso: nel terzo periodo, la sua fisicità e la sua grinta hanno travolto i Reds. Recuperi difensivi, assist, canestri pesanti in area e da fuori: il carisma di Hackett ha letteralmente cambiato il volto dell’Olimpia; anche se ogni tanto eccede ancora nei jump-shots, la qualità delle sue scelte offensive è migliorata parecchio e ha spalancato la strada anche alla crescita di Jerrells. Nella serata di grazia del tiro da tre punti bianco-rosso, l’ex-oggetto misterioso si è messo in luce con un 3/3 e ha mostrato quel talento offensivo che si era visto lo scorso anno. Riuscirà a metterlo a disposizione della squadra e a non cozzare con le altre bocche da fuoco?

LANGFORD-GENTILE: CROCE E DELIZIA – L’impresa delle “Scarpette Rosse” acquisisce un significato ancora più pregnante dal momento che l’81-51 del Forum si è verificato senza che Alessandro Gentile potesse dare il suo contributo alla causa milanese. Il figlio di Nando è stato bloccato da problemi intestinali e ha lasciato a Langford l’intero palcoscenico; a occhio e croce lo swing-man americano dovrebbe esserselo preso senza particolari problemi. 29 punti, canestri impossibili e la sensazione di un’onnipotenza offensiva assoluta; nello scenario del Vecchio Continente il Keith dei giorni migliori non ha molti eguali, purtroppo per l’Olimpia, però, la storia della sua carriera insegna che non è mai riuscito a mantenere un equilibrio di gioco: bianco o nero, bene-bene o male-male. Se Hackett e Moss riusciranno a trasmettergli l’importanza di dividere le responsabilità con i compagni, Milano avrà di che divertirsi e potrà occuparsi della crescita di Gentile. Banchi dovrà conciliare le sue esigenze di battitore libero con le necessità della squadra; non sarà facile, ma Alessandro ha già dimostrato una maturità notevole ed alla soglia dei 22 anni è chiamato al definitivo salto di qualità.

UN GIRONE TREMENDO – Il trionfo del Forum ha fatto sognare i tifosi milanesi. L’entusiasmo della miglior partita della storia recente dell’Olimpia ha acceso nei cuori di molti la speranza di raggiungere i Quarti di finale e – perché no? – le Final Four, che si giocheranno al Forum di Assago. La kermesse di maggio è davvero alla portata delle “Scarpette Rosse”? Difficile: il girone dell’Emporio Armani è durissimo e vincere una partita – per quanto possa sembrare ed essere importante – non basta. La sconfitta di OAKA brucia poiché non sarà facile ribaltare il -16 subito. L’Olympiacos non aveva mai perso una partita in questa stagione in Europa e sarebbe stupido pensare che, nelle prossime partite, tornerà sempre a essere la squadra arrendevole e spaesata di giovedì; il Barça è una squadra formidabile, il Fenerbahce di Obradovic continuerà ad essere molto pericoloso nonostante lo 0-2, l’Efes è una squadra insidiosa,  Unicaja Malaga e Laboral Kutxa sono molto difficili da battere. Se Milano arrivasse ai Quarti, otterrebbe un risultato straordinario. Se, poi, riuscisse a dare continuità alle ultime prestazioni, perché non sognare?