Il giorno dopo l’All-Star Game, il giorno dopo l’ottantesimo compleanno di Bill Russell e pochi giorni dopo essere diventato di nuovo padre (due gemelline) Michael Jordan compie 51 anni. Ora proprietario dei Charlotte Bobcats (ancora per qualche mese prima di tornare a essere Hornets), ma fino a una decina di anni fa ancora icona del mondo NBA. Sembrano passati tantissimi anni, ma in realtà è il 2003 l’ultimo anno in cui ha indossato una canotta da gioco, quella dei Washington Wizards, prima di ritirarsi per la terza (e stavolta definitiva) volta. Le voci che l’avrebbero voluto di nuovo in campo a 50 anni per una o qualche partita fortunatamente sono state escluse. Di sicuro rivederlo sarebbe stata una gioia per tutti gli amanti della palla a spicchi, ma forse è più giusto avere un certo ricordo del Greatest Of All Time, un ricordo indelebile anche nella sua terza reincarnazione, quella a Washington, che non l’ha più visto essere dominante come ai tempi dei Bulls, ma in grado di mettere a segno alcuni record.
Intanto diventando il giocatore più anziano dell’NBA a 38 anni a segnare più di 40 punti in una partita, mettendone a segno 51 contro gli Charlotte Hornets il 29 dicembre 2001 e poi 45 contro i New Jersey Nets il 31 dicembre 2001:
Ma soprattutto quello di segnare 43 punti all’età di 40 anni contro i New Jersey Nets… un’impresa a dir poco irripetibile:
