Serie A: il miracolo casertano

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Più e più volte è stato detto come il basket italiano abbia subito molto la crisi economica dell’ultimo periodo, portando molte squadre a rivedere i loro piani aziendali e i loro budget. Ma c’è una squadra, su tutte, che negli ultimi anni pur dovendo affrontare queste problematiche è riuscita sempre a trovare il giusto equilibrio e costruire una formazione competitiva: la Pasta Reggia Caserta, la squadra campana del presidente Barbagallo, che quest’estate ha concluso il rapporto con coach Sacripanti e ha dovuto cedere molti giocatori importanti, come Stefano Gentile, ma ha saputo, per l’ennesima volta, ricostruire partendo dalla pedina fondamentale, ovvero l’allenatore, affidandosi all’esperienza di Lele Molin.

Intorno al coach che ha fatto le Final Four di Eurolega con il Real Madrid sono rimasti due giocatori con il pedigree dei combattenti, di quelli che danno sempre tutto quando scendono in campo: Mordente e Michelori; loro due guidano un gruppo con molti giovani italiani, su tutti Michele Vitali, e americani rampanti come Brooks e Easley. L’inizio del campionato è stato ad alti e bassi: subito due vittorie seguite poi da 5 sconfitte filate, prima di trovare un equilibrio che la portasse all’ottavo posto in classifica in piena lotta per i playoff. Manco a dirlo i ragazzi di Molin fanno del PalaMaggiò il loro fortino con 7 vittorie su 11 uscite e le uniche squadre a passare sul parquet campano sono state Milano, Sassari, Roma e Brindisi ovvero tra le più forti del nostro campionato, e solo con i sardi il divario alla sirena è stato superiore ai 10 punti.

L’ultima partita di campionato ha segnato la vittoria nel sentissimo derby campano con Avellino e ha mandato un segnale forte a chi credeva che dopo l’addio di Hannah e la querelle Duhon, la squadra potesse risentirne. E invece niente di tutto questo: i bianconeri guidati da Jeff Brooks, miglior realizzatore a 14.1 di media nonchè miglior rimbalzista della squadra con 6.3 ad incontro, stanno dimostrando come la forza del gruppo, la coesione e la tenacia possano sopperire a carenze tecniche e di roster. Ciò anche grazie ad una società che rimane sempre al fianco dei suoi atleti, senza far mancare mai il suo appoggio. A dimostrare la voglia di lottare in mezzo al campo dei casertani c’è il primo posto nella classifica dei palloni recuperati (8.5 per match) e il quarto in quella dei falli commessi.

Il problema di questa squadra sono le rotazioni un pò corte che potrebbero pesare sul finire della stagione ma per il momento la Pasta Reggia può pensare seriamente alla post season: i playoff non sono un miraggio e Caserta ci ha abituato ai miracoli.

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