Non c’è posto per Sterling: squalificato a vita

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Al primo vero grande problema da quando è diventato commissioner NBA, Adam Silver ha risposto alla grande, come chiedevano giocatori, ex leggende e tutti gli appassionati. Ha usato il pugno duro e ha messo alla porta Donald Sterling, l’ultraottantenne proprietario dei Los Angeles Clippers che si era lanciato in frasi razziste e discriminatorie in una conversazione con la fidanzata (di origini latine e afroamericane), conversazione registrata dalla stessa ragazza e diffusa dal famoso sito di gossip TMZ. La bomba è esplosa, le proteste sono partite, si è rischiato uno sciopero di Chris Paul e compagni, si è messa in moto la macchina dell’appoggio e della solidarietà e alla fine è arrivata l’attesa decisione di Silver e della NBA. Una mossa che non può debellare il problema del razzismo e dell’intolleranza ma che sottolinea come nella sua Lega non ci sia spazio per un cancro del genere.

Ripercorriamo le tappe della vicenda.

Venerdì 25 aprile il sito di gossip TMZ pubblica la registrazione di una conversazione tra il proprietario dei Los Angeles Clippers Donald Sterling, 83 anni, e la giovane fidanzata V. Striviano, di origini messicane e afroamericane, in cui le dice di non farsi fotografare con persone di colore, di postare le foto sui social network e di non volerle alle sue partite, compreso Magic Johnson. “Puoi dormire con loro, portarli a casa, farci quello che vuoi, ma non portarli alle mie partite“, le parole di Sterling, già conosciuto nell’ambiente per le sue idee intolleranti e le accuse di razzismo, anche dall’ex GM Elgin Baylor.

Immediata la reazione della NBA, dello sport e dei vertici americani, compresi Magic Johnson, la persona tirata in ballo, Michael Jordan e Barack Obama, più LeBron James, Kobe Bryant e DeAndre Jordan.

Michael Jordan: “Come proprietario sono ovviamente disgustato che un collega possa avere queste vedute offensive e malate. Come ex giocatore sono completamente oltraggiato“.

Barack Obama: “Quando gli ignoranti vogliono mettere in mostra la loro ignoranza non devi fare nulla, solo lasciarli parlare. Dobbiamo rimanere costantemente all’erta per comportamenti razzisti che ci dividono invece di farci vivere la nostra diversità come una forza“.

Domenica 27 aprile, a Oakland, in occasione di gara 5 tra Warriors e Clippers, si vive in un clima surreale, i giocatori di Doc Rivers decidono di iniziare il riscaldamento lasciando le sopramaglie in mezzo al campo e poi si preparano con la t-shirt rovesciata per non far leggere la scritta Clippers in segno di protesta. Lo faranno anche i Miami Heat in occasione di gara 4 a Charlotte coi Bobcats mentre in tutta la NBA i giocatori decidono di indossare calze nere come segno di solidarietà.

Lunedì 28 aprile, in attesa di una decisione della NBA, si scatenano i rumors e le voci, ma non solo. Infatti Sterling e i Clippers vengono abbandonati da importanti sponsor come State Farm, CarMax, Red Bull e altri che non vogliono legare il proprio nome ad una franchigia coinvolta nella vicenda. Coach Doc Rivers pare non voglia più allenare la squadra il prossimo anno e si diffondono voci di giocatori pronti a forzare delle trades. Magic Johnson invece smentisce le notizie su un suo possibile tentativo di acquistare la franchigia con una cordata di imprenditori.

Martedì 29 aprile, nel giorno di gara 5 allo Staples Center tra Clippers e Warriors, arriva la decisione del commisioner NBA Adam Silver che parla in una conferenza stampa gremitissima all’Hilton Hotel di New York.

Abbiamo concluso la nostra indagine lunedì sera e abbiamo concluso che la voce sulla registrazione che oramai tutti conoscono sia proprio quella di Sterling. Ho deciso per la squalifica a vita di Donal Sterling, il quale verrà anche multato di 2.5 milioni di dollari, il massimo per le norme NBA. Non potrà avere contatti con la squadra, presentarsi alle partite o presenziare gli allenamenti. E non potrà prendere nessuna decisione che riguardi la franchigia. Inoltre ho chiesto ai proprietari NBA di avviare una mozione per costringere Donald Sterling a vendere il suo club. Ci sarà bisogno del 75% dei voti dei proprietari ma credo che lo otterremo“.

Silver non ha scordato di ringraziare per la collaborazione coach Doc Rivers, Chris Paul, tutti i Clippers, e Kevin Johnson, il sindaco di Sacramento che si è mosso in appoggio dell’unione giocatori. E inoltre il commisioner ha inviato una lettera a tutti i tifosi (l’avrete trovata nella vostra casella mail) in cui riassume cosa è successo, motiva le decisioni prese e conferma il grande attivismo della NBA nei confronti del problema.

Notevoli le reazioni felici dei giocatori, dei proprietari, delle leggende e di tutto il mondo NBA per quanto fatto da Adam Silver.

13 COMMENTS

  1. SI ok tutto molto bello,rimane il fatto che le opinioni(per quanto disdicevoli) di Sterling erano espresse in maniera assolutamente privata e ovviamente senza ritenere che venissero poi rese pubbliche,questo non le giustifica,però secondo il mio modesto parere questa cosa ha una rilevanza che non sembra nemmeno venire presa in considerazione negli USA(o perlomeno questo appare da qui)…..

    • Concordo. Ma gli USA non sono l’Europa e, data la politica antirazzista delle NBA e a fronte della fuga degli sponsor, probabilmente è la soluzione migliore (per l’NBA).

    • hai ragione. è ingiusto che uno venga squalificato per delle opinioni espresse in privato, ovviamente si sarebbe ben guardato da esprimere le stesse idee in pubblico… ma negli stati uniti hanno ancora la capacità ( finta o vera non so ) di scandalizzarsi quando succede qualcosa del genere quindi risulta ovvia la condanna unanime nei suoi confronti

      • Assolutamente d’accordo con te Iam! In Italia si perde tempo a osservare tutto tranne il contenuto. Sterling ha sbagliato alla grande e pagherà alla grande. Il resto sono dettagli

        • oltre l’aspetto etico ovviamente la lega guarda anche gli interessi economici e tenere all’interno una persona che esprime opinioni del genere non è per nulla coerente con i vari progetti stile nbacares, noche latina ecc… chi danneggia l’immagine della lega e può portare a danni economici è fuori prima di subito

  2. Se fossi lui farei una squadra di soli bianchi vorrei vedere chi avrebbe qualcosa da dire.

  3. ma devono essere bianchi ariani, teutonici, puri o accetteresti ebrei e bianchi dal sangue misto ?

  4. Cito Silver:”Inoltre ho chiesto ai proprietari NBA di avviare una mozione per costringere Donald Sterling a vendere il suo club. Ci sarà bisogno del 75% dei voti dei proprietari ma credo che lo otterremo“.
    Ossia, una nuova caccia alle streghe…
    Ovviamente, OGNI altro proprietario sarà libero di esprimere il proprio pensiero senza paura di esser tacciato anch’esso per razzista…
    Il razzismo si combatte con la cultura non con la repressione.
    Tutto appare ridicolo ed ipocrita.

    • Gli USA sono un grandissimo paese. Durante la guerra fredda noi con la PC che cantava Bandiera Rossa mentre prova solo a pensare di essere comunista LI! Ti dicono che sei libero di parlare, protetto nella tua privacy e poi in piccolino c’è la postilla “ma devi fare come ti diciamo noi”. Sono le loro regole, cose del tipo “in nome della pace facciamo guerra” … non sono ragionamenti nelle nostre corde.

  5. Io dico solo che se Magic si compra i Clips, è veramente na magata. La “fidanzata” amica di Magic butta su la registrazione mentre lo Sterling è palesemente incazzato e geloso,alla fine riesce a fargli dire quello che vuol fargli dire e via su internet, da li poi è storia nota…
    E poi Magic dice mah mi piacerebbe comprare i clips, poi no, poi di nuovo si…
    Perchè dico che secondo me era un attacco di gelosia?
    Perchè lo stesso Mayweather ha difeso Sterling dicendo di aver avuto sempre ottimi rapporti.
    Detto ciò Silver ha fatto bene, anche perchè è un paradosso che un proprietario di una franchigia NBA sia razzista e nello sport multiculturale per eccellenza, non ci può essere spazio, per certa gente. Anche se le modalità con cui viene scoperta, è dubbia, e persin meschina.

    • Che Sterling sia caduto in un trappolone per me è innegabile. Come mai la sua compagna ha registrato un’ora di telefonata, quando il fattaccio è accaduto al 50° minuto? E’ evidente che è stato tutto premeditato (che le donne siano più furbe degli uomini, poi, mi pare notorio). Inoltre Sterling tanto razzista non deve essere, se si sceglie una compagna afro-latina. Quanto a al comportamento di Magic, mi pare una strategia diretta a farsi pregare per comprare ciò che ha di mira: un nero – e non un nero qualunque! – al posto del “bianco razzista” è nell’interesse di tutti, perché “smacchia” l’NBA. Resta il fatto che, una volta rese pubbliche le dichiarazioni, Silver non poteva fare altro nell’interesse dell’NBA.

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