Notte NBA: OKC batte i Clippers, Memphis stoppa gli Heat

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Curiosità

Si rivede in campo Gigi Datome e il capitano della Nazionale firma 9 punti (2 su 3 dal campo, una bomba, 4 su 4 ai liberi) con 4 rimbalzi, un assist e un recupero nella brutta sconfitta di Detroit a Cleveland. Per i Pistons si tratta della quarta stagione da 50 sconfitte nelle ultime 5 (solo 4 nelle precedenti 29 annate).


I Miami Heat perdono a Memphis. Non bastano i 37 di LeBron James che arriva a 9 stagioni oltre 2.000 punti: solo Karl Malone (12) e Jordan (11), ne hanno di più. Indiana approfitta dello stop degli Heat per tornare prima a Est con successo a Milwaukee.


I Grizzlies battono gli Heat e centrano la 12esima vittoria interna consecutiva (2a striscia più lunga nella storia della franchigia). Zach Randolph, 25 punti, ne segna 17 nel primo quarto con 8 su 8 al tiro (miglior primo quarto in carriera).


Notte di triple doppie: seconda in stagione, terza in carriera, per John Wall, i cui 14 punti, 11 rimbalzi e 12 assists non bastano per evitare il ko dei Wizards contro i Bobcats. Quarta in stagione (come Lance Stephenson) per Joakim Noah – 15, 13 rimbalzi, 10 assists nella vittoria a Minneapolis – che eguaglia il record stagionale nella storia dei Bulls di Jordan e Pippen nel 1992-93.

 

Risultati della notte

Cleveland Cavaliers (32-47) – Detroit Pistons (29-50) 122-100
(Waiters 22; Jennings, Jerebko 17)


Orlando Magic (23-55) – Brooklyn Nets (43-35) 115-111
(Afflalo 25; Johnson 31)


Toronto Raptors (46-32) – Philadelphia 76ers (17-61) 125-114
(Lowry 29; Sims 22)


Washington Wizards (40-38) – Charlotte Bobcats (40-38) 88-94 OT
(Gortat 27; Jefferson 20)


Atlanta Hawks (35-43) – Boston Celtics (23-55) 105-97
(Teague 19; Bradley 24)


Memphis Grizzlies (46-32) – Miami Heat (53-25) 107-102
(James 37; Conley 26)


Milwaukee Bucks (14-64) – Indiana Pacers (54-25) 102-104
(Knight 25; Scola 24)


Minnesota Timberwolves (39-39) – Chicago Bulls (46-32) 87-102
(Love 17; Augustin 21)


New Orleans Pelicans (32-46) – Phoenix Suns (47-31) 88-94
(Whitey 17; Green 21)


Denver Nuggets (34-44) – Houston Rockets (52-26) 123-116
(Fye 30; Lin 18)


Portland Trail Blazers (51-28) – Sacramento Kings (27-52) 100-99
(Aldridge 22; Cousins 30)


Los Angeles Clippers (54-24) – Oklahoma City Thunder (57-21) 101-107
(Griffin 30; Westbrook 30)

 

Highlights di Clippers-Thunder

11 COMMENTS

  1. Ma la finta di lob di Griffin tramutatasi poi in una schiacciata, che passi pazzesco era?

    • Oramai Griffin che fa finte da Quarterback per poi lanciarsi verso la meta/canestro sta diventando un classico,chiaro che se non glieli fischiano mai lui certo non si fa problemi………….

  2. Che tristezza sarà non vedere i miei Grizzlies con i due bei ciccioni ai playoff! Il calendario dice: PHI in casa, LAL fuori, PHX fuori e DAL in casa: dobbiamo vincerle tutte e 4 e sperare che PHX perda le prossime due a San Antonio e Dallas, sebbene meriti quanto noi di giocare i PO.. Urge una riforma che rivaluti la qualificazione ai playoff, valutando le forze delle 16 migliori squadre, e non la fortuna di giocare in una determinata regione.

      • Vedo molto più facile una redistribuzione del talento, piuttosto che una riforma!

        • Distribuzione del talento dei giocatori ma soprattuto del cervello dei proprietari. Sono tanti gli esempi di squadre che ad Est sbagliano completamente l’assortimento del roster, basti pensare, parlando di Est, a Cleveland che con una prima scelta buttata (anche se questo draft non è che abbia pullulato di talento) e l’ingaggio di Bynum che, tralasciando la testa, veniva da un anno di riposo(!) hanno letteralmente sbagliato tutto basandosi su promesse e non su certezze (vedasi al contrario l’ingaggio di Jefferson da parte dei Bobcats), oppure a Detroit che si è ostinata a puntare su un quintetto “lungo” (sì talentuoso, ma squilibrato) che mai, nemmeno sulla carta, poteva destabilizzare la tattica dello/della (aiutatemi) small ball attuata da molte, ma non tutte, le squadre NBA!

  3. Il sistema delle Conference è ormai radicato nella tradizione e sostanzialmente fino ad ora ha funzionato. Agli americani piacciono le soluzioni “crudeli”: basta vedere quanto è tremenda l’NCAA, di gran lunga peggiore dell’NBA. E poi io non riesco ad immaginare Lakers-Celtics al di fuori delle Finals.

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