Serie A: guardando al futuro italiano…

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Da ormai alcuni anni si parla frequentemente di come le squadre del nostro campionato siano troppo straniere e diano poco spazio ai nostri portacolori specialmente i più giovani. E invece nell’ultimo periodo, in particolare nell’ultima stagione, parecchi giovani italiani si sono messi in mostra sui nostri parquet, facendo vedere cose molte interessanti. E non parliamo dei già conosciuti Gentile, Melli, Polonara, De Nicolao, Imbrò o Della Valle (che dall’anno prossimo vestirà la maglia di Reggio Emilia) ma di ragazzi, tutti rigorasamente degli anni ’90, che stanno muovendo i loro primi passi nella massima serie.

Partiamo dal reparto lunghi: in questa annata si sta finalmente vedendo la definitiva maturazione di Riccardo Cervi, il reggiano doc di 214 cm, gioca 15 minuti di media a partita con Reggio Emilia con cifre non strabilianti ma il suo atteggiamento lascia denotare la grande voglia di fare di un ragazzo che ha enormi mezzi fisici ma che deve affinare ancora alcune armi tecniche e un pò di disciplina difensiva per diventare determinante a tutti gli effetti. Altro ragazzo interessante è Amedeo Tessitori, classe ’94 in forza a Sassari, che quest’anno ha trovato poco spazio e ci ha messo un pòo’ ad entrare nel clima della Serie A ma spesso ha lasciato intravedere sprazzi di grande talento e siamo certi che il Banco di Sardegna punterà su di lui per il futuro.

Passiamo al reparto ali, un reparto in cui l’Italia lascia intravedere le cose migliori con Awudu Abass e Simone Fontecchio. Il primo è un canturino doc classe ’93 da quattro ormai nel giro della prima squadra ma solo quest’anno, con l’arrivo di Sacripanti, con cui ha vinto l’oro agli Europei under 20, sta trovando un buon minutaggio (quasi 10 minuti a partita), anche per lui notevoli doti fisiche ancora da affinare e disciplinare all’interno di un contesto di gioco; il secondo è del 1995, pescarese e gioca alla Virtus Bologna da due stagioni, per lui più di 10 minuti sul campo in entrambe le annate ma quest’anno, nonostante un infortunio, si sta affermando come difensore implacabile, sia a uomo che nella zona, ed è questa la sua caratteristica principale.

Infine il reparto guardie-playmaker quello forse più ricco di prospetti, tra i quali segnaliamo i vari Mussini, Akele e Vitali: il primo è un altro prodotto della scuola reggiana nonchè il più giovane di questi essendo un ’96, ha impressionato in Coppa Italia quando Menetti lo ha lanciato nella mischia per problemi di infortuni e lui con un misto di sfrontatezza e grande personalità ha dimostrato di avere grandi numeri e può crescere molto sotto Andrea Cinciarini; il secondo è di Treviso ma gioca a Venezia, classe ’95, è partito in sordina ma pian piano è emerso in un contesto non facile come quello della Reyer e chissà che non impari qualcosa anche dal neo arrivato Sasha Vujacic; infine Michele Vitali, fratello minore di Luca, del 1991, è alla prima stagione da protagonista con Caserta e in un ambiente del genere non si può che avere una grande tenacia ed un carattere tosto, cose che lo aiuteranno a migliorare un bagaglio tecnico già notevole.

Insomma questi sono solo alcuni dei nomi di un Italia che verrà: speriamo che possano crescere in tranquillità, dando loro modo di sbagliare ma anche di mostrare il loro valore.