Serie A: l’importanza del fattore campo

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Grazie alla vittoria sull’Umana Reyer Venezia nella 26esima giornata del campionato di serie A, l’Acqua Vitasnella Cantù mantiene la sua imbattibilità casalinga: ora ha un record di 14-0 nelle partite giocate al Pianella, come l’Olimpia Milano. Nell’era playoff la squadra brianzola ha mantenuto inviolato il campo in regular season in due occasioni, che sono comunque di buon auspicio: 2003/04 (17-0 finalista) e 1985/86 (15-0 semifinalista).

Questo dato iniziale ci permette di approfondire un tema molto spesso citato, ovvero quello del fattore campo. In questa stagione si vede molto bene che giocare tra le mura amiche del palazzetto di casa rappresenti un bel vantaggio per tutte le squadre: basti pensare che solo Montegranaro e Pesaro, le ultime due della classifica, hanno meno del 50% di vittorie in casa, e delle prime otto della graduatoria solo Roma ha ottenuto meno di 10 vittorie casalinghe, Milano e Cantù sono imbattute e altre quattro formazioni hanno subito non più di due k.o. (Brindisi, Siena, Sassari e Reggio Emilia). Insomma questi dati confermano che al giorno d’oggi è importantissimo cercare di vincere di fronte al proprio pubblico e fare in modo che sia ostico per tutte le squadre strappare un successo in trasferta. Infatti, a conferma di quanto sia dura vincere lontano da casa propria, solo una squadra in tutta la Serie A ha un record positivo in trasferta, ed è Milano (7-5), poi c’è Roma che ha un bottino in pari con 7-7, mentre tutti gli altri hanno raccolto più sconfitte che vittorie, e addirittura solo 6 team su 16 sono stati in grado di ottenere più di 4 successi in trasferta (Milano, Brindisi, Siena, Sassari, Roma e Varese).

Cercare di rendere il proprio palazzetto un fortino inespugnabile è indispensabile per tutte le squadre ma, in particolare per quelle che coltivano grandi ambizioni, è un fattore che spesso incide sul raggiungimento poi di quegli obiettivi. Naturalmente avere un percorso immacolato in casa e poi non riuscire ad esprimersi in trasferta non è una situazione ideale, basti osservare la Grissin Bon Reggio Emilia che ha un record in casa di 12-2 ma lontano dall’Emilia la situazione si rovescia e diventa 2-11; oppure la stessa Cantù che in trasferta vanta solo 4 vittorie a fronte di 9 sconfitte.
Infatti dall’essere imbattibili in casa a vincere il campionato ce ne passa ma di sicuro è un fattore però ricorrente: dal 2000 ad oggi chi ha poi vinto il campionato, in regular season non ha mai perso più di tre partite e ben tre squadre hanno chiuso imbattute (Fortitudo Bologna nel 2000, Treviso nel 2003 e Siena 2007, 2008 e 2009). Dunque non basta essere imbattibili in casa per poter aspirare a traguardi importanti, ma di sicuro è un punto di partenza dal quale poter poi sviluppare anche una mentalità vincente lontano dal proprio palazzetto.