Futuro Lakers: chi dopo D’Antoni? Anche Messina sulla lista

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Dopo due stagioni pieni di dubbi, sofferenze, liti, critiche e quant’altro, Mike D’Antoni ha rassegnato le proprie dimissioni da allenatore dei Los Angeles Lakers nonostante un altro anno di contratto. L’ex coach di Suns e Knicks, arrivato a fine 2012 al posto dell’esonerato Mike Brown, non ha mai realmente convinto e i tifosi non l’hanno mai apprezzato, anche perchè Jim Buss, figlio di Jerry e fratello di Jeannie, ha voluto fare di nuovo di testa sua e ha scelto l’ex playmaker dell’Olimpia Milano invece di Phil Jackson, a lungo corteggiato e pronto a tornare in panchina. Invece quasi due anni di via crucis col povero D’Antoni. Ora si cercherà un nuovo coach: la lista è lunga e variegata, e comprende anche Ettore Messina!

Mike D’Antoni, dopo aver conquistato i playoffs l’anno scorso ma essere uscito al primo turno con lo sweep contro i San Antonio Spurs, quest’anno ha chiuso con il disastroso bilancio di 27-55, il peggiore nella storia della franchigia. Mike ha indubbiamente le sue responsabilità ma a sua parziale discolpa c’è il fatto di non aver mai avuto Steve Nash a disposizione, quest’anno non ha mai avuto Kobe Bryant, senza considerare i frequenti problemi a Pau Gasol, più quelli ai vari Henry, Young, Farmar, ecc.. Inoltre l’anno passato Dwight Howard è stato molto meno che a mezzo servizio e la chimica fallita con Kobe ha portato l’ambiente all’implosione.

D’Antoni lascia con una buona uscita da circa 2, 5 milioni di dollari (più della metà dei 4, 5 del contratto) e comunque il ringraziamento del GM Mitch Kupchak: “Nessuno avrebbe potuto fare meglio di Mike nelle ultime due stagioni, viste le tante difficoltà incontrate. Lo ringraziamo per professionalità e etica dimostrate e gli auguriamo le migliori fortune“. Meno ‘politically correct‘ Magic Johnson che, esagerando un filo, non ha trattenuto la sua gioia per l’uscita di scena di D’Antoni con un tweet al veleno.

Via D’Antoni, è ovviamente iniziato il turbillon dei candidati alla panchina della franchigia più glamour e chiacchierata della pallacanestro mondiale. Nelle ultime ore si sono fatti tantissimi nomi di allenatori, da alcuni che sono attualmente senza panchina, da altri che sono al college, da altri ancora che sono in Europa, più assistenti, commentatori televisivi e coach con un contratto in essere con un’altra franchigia. Di tutto di più insomma. Verosimilmente una decisione non verrà comunque presa prima del 20 maggio, giorno della Lotteria NBA per il Draft, in cui i Lakers sono coinvolti e hanno il 21.5% di possibilità di avere una delle prime tre scelte assolute e il 74.4% di avere la 6 o la 7.

Da escludere Mike Krzyzewski, già contattato in passato ma deciso a restare a Duke, Derek Fisher, il venerabile maestro che pare non sia interessato ad allenare, Mike Dunleavy, che non stuzzica l’ambiente, e Steve Kerr, che piace come profilo ma sembra abbia già un accordo con Phil Jackson per guidare i New York Knicks dalla prossima stagione. Caldi i nomi di Byron Scott e Kurt Rambis, due pretoriani della franchigia essendo due ex giocatori dei Lakers, con il primo dotato di lunga esperienza come coach NBA e con il secondo che è stato per sette stagioni assistente del Maestro Zen.

Jeff Van Gundy, George Karl e Lionel Hollins sono profili interessanti, allenatori con esperienza NBA, un’identità di gioco e di gestione ben definita e soprattutto sono liberi e desiderosi di tornare in pista, quindi più facilmente ingaggiabili. Più complicato arrivare a Tom Thibodeau, che secondo alcune fonti sarebbe il favorito di Kobe Bryant. I Lakers proveranno a chiedere ai Chicago Bulls di poter almeno fare un’offerta al coach che ha appena terminato la prima stagione del suo nuovo contratto quadriennale da 17 milioni totali. I soldi non sono un problema per i gialloviola ma la sensazione è che Thibs stia bene ai Bulls e che, causa infortuni a Rose, non sia ancora riuscito ad implementare il suo progetto e voglia continuare nella Windy City.

Si sono fatti i nomi anche di due allenatori di college come John Calipari e Kevin Ollie. Il primo, già avvicinato in passato agli stessi Lakers e ai Knicks, non sembra intenzionato a lasciare Kentucky dove è un assoluto padrone, gestisce il programma più talentuoso e cool del college basket ed è il re del reclutamento: difficile voglia lasciare uno status già così alto per rimettersi in gioco.

Kevin Ollie è il nome nuovo, quello di un giovane coach (come Brad Stevens per i Celtics) che ha vinto il titolo NCAA con UConn al primo colpo e che ha doti per diventare un grande allenatore. Potrebbe essere il timoniere ideale per un nuovo corso e in più potrebbe essere un’ancora importante per provare a convincere Kevin Durant a firmare per i Lakers nell’estate 2016, quando sarà free agent: pare che i due siano molto molto amici. Last but not least Ettore Messina.

A lanciare il nome dell’attuale coach del CSKA Mosca che è alle Final Four di Eurolega, è stato Adrian Wojnarowski di Yahoo!, seguito a ruota da Zeno Pisani, corrispondente a LA per Gazzetta e Rivista NBA. Il nome dell’allenatore italiano, che nelle ultime settimane è stato avvicinato alla panchina degli Utah Jazz dopo che l’anno scorso era stato ad un passo da quella degli Atlanta Hawks, è molto caldo perchè viene ritenuto uno dei migliori tecnici al mondo e perchè conosce già l’ambiente dei Lakers avendo svolto un ruolo di assistente/consulente di Mike Brown nell’annata 2011-2012. Interpellato da Eric Pincus del Los Angeles Times Messina ha risposto: “Sono molto orgoglioso di aver lasciato ottimi ricordi nella mia stagione ai Lakers. Al momento non c’è nulla, sarebbe inappropriato fare qualsiasi commento circa questa situazione“.

La situazione è in divenire, nelle prossime settimane inizieranno i colloqui e per la fine di maggio ci sarà quasi sicuramente una decisione. Tanti i nomi presenti sulla lista di Kupchak e della famiglia Buss, fa piacere che ci sia anche quello di Ettore Messina, meritevole di una chiamata dalla NBA dopo i grandi successi in Europa.

6 COMMENTS

  1. A voi, che di sicuro ne sapete più di me, chiedo: è vero che pure i Jazz si sono mossi in maniera energica per avere Messina come head coach?

  2. I Jazz al momento sono senza allenatore e pare abbiano pensato a Ettore Messina, tra i vari candidati. Sembra certo comunque che Messina lascerà Mosca e infatti il CSKA ci sta provando con David Blatt del Maccabi.

  3. Credo che i Lakers debbano, anzitutto, ricostruire il proprio management aggiungendo professionalità eccellenti perché la famiglia Buss è umorale come poche (richesse oblige…), Jerry West manca da morire ed il fascino di LA sui giocatori non è più quello di un tempo…
    Mike D’Antoni è un super professionista ed il commento di Magic Johnson dimostra quanto sia difficile il “clima” di Los Angeles.
    Vedremo al Draft cosa combineranno.
    P.S. Magin Johnson a mio personalissimo avviso esce davvero male dal commento su D’Antoni e dalla vicenda Sterling…MAI sviscerata completamente ma giusto strumentalizzata.

    • Magic ha fatto una barbara figura con queste uscite.
      I lakers sceglieranno dopo il draft probabilmente, ma le figure dirigenziali peccano di poca esperienza e di poca abilità.

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