Quando nello sport si parla di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di giocare con cuore. La Montepaschi Siena, dopo aver vinto sette scudetti di fila e altre svariate coppe, sta dimostrando a tutto il palcoscenico della Serie A come essere più forti anche delle indagini che stanno sconquassando la società toscana.
Guidata dal suo coach, Marco Crespi, che sta dimostrando le sue grandi doti di motivatore dei ragazzi e di saper separare quello che accade fuori dal parquet dalla pallacanestro giocata, la MensSana ha vinto 5 delle ultime 6 partite, nel girone di ritorno ha un record di 10-4 e si è già assicurata la certezza del secondo posto al termine di questa regular season del campionato di serie A, dietro solo l’inarrivabile Milano. Insomma cambiano i giocatori, gli allenatori, la società naviga in cattive acque, ma quando si tratta di basarsi sul basket giocato Siena è sempre lì.
Quest’anno ha già vinto la Supercoppa a inizio stagione, è giunta in finale di Coppa Italia, in Eurolega è uscita alla prima fase solo per un canestro miracolato di Granger di Malaga. Eppure se Siena non si è disunita dinnanzi a tutto ciò il merito è di Crespi, che si è ritorvato capo allenatore dopo che l’anno scorso era il secondo di Banchi, in estate gli hanno nuovamente dimezzatro il budget ed ha perso gente come Moss, Kangur e Hackett a dicembre; ma grazie alla sua grinta i biancoverdi hanno ritrovato la voglia di stare in campo e quell’amalgama che da sempre li distingue e li caratterizza puntando su giovani come Cournooh, Viggiano e Green o valorizzando gente come Hunter e Haynes.
Resta difficile allora credere che quest’estate Siena possa scomparire dai panorami cestici italiani. Così come già accaduto per le gloriose Treviso e Fortitudo Bologna, l’Italia rischia di perdere un’altra piazza storica della palla a spicchi. Infatti contro la società è stata emessa un’istanza di fallimento da parte della Procura della Repubblica, dopo che a febbraio i soci non hanno approvato il bilancio, mettendo così in liquidazione la società, il che genera anche la revoca dell’affiliazione; ma parallelamente c’era anche un indagine della Guardia di Finanza che ha aperto un’inchiesta sui bilanci di Siena, ed è di oggi la notizia dell’arresto di Ferdinando Minucci (che non è più il presidente di Siena ma lo è della LegaBasket), della sua collaboratrice Olga Finetti e di due soci di aziende del settore pubblicitario, Stefano Sammarini e Nicola Lombardini soci della Essedue Promotion e della Brand Management, tutti con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’evasione e alla frode fiscale per una trentina di milioni.
Insomma la situazione è veramente tragica: la MensSana rischia di sparire anche se una strada per mantenere il titolo sportivo ci sarebbe ovvero quella di rinunciare alla Serie A e ripartire dai campionati minori tramite una società che si faccia carico della storia della MensSana. Per ora la partecipazione a questo finale di stagione non è in dubbio ma il 30 giugno la Federazione trarrà le prime conclusioni di questa vicenda e purtroppo non c’è da aspettarsi nulla di buono.
Indecente finire così, ma forse ancora più indecente, se le accuse saranno confermate, gestire una società in questa maniera (fraudolenta).
Mi chiedo però, tristemente, da appassionato della palla a spicchi: ma le altre società italiane che hanno votato, quasi plebiscitariamente, Minucci come presidente in pectore della Lega Basket come sono gestite?
In effetti bella domanda… Si spera sempre nella buona fede e nel fatto che non sapessero nulla del suo modo di gestire la società, ma di certo è difficile da credere purtroppo.
Vicenda che finirà veramente male, e altro colpo pesante al movimento italiano.
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