Anthony, Wade e Bosh restano: è una scelta di cuore?

8
2047

Se LeBron James ha deciso di cambiare aria, lasciando i Miami Heat per tornare a casa, in Ohio, firmando coi Cleveland Cavaliers, e innescando un piccolo domino che ha coinvolto Pau Gasol, Luol Deng e Chandler Parsons, gli altri pezzi pregiati del mercato dei free agent, ovvero Carmelo Anthony, Chris Bosh e Dwyane Wade (più Dirk Nowitzki, ma era scontata la conferma ai Mavs), hanno deciso di rifirmare con le stesse squadre, pur avendo deciso solo qualche settimana prima di uscire dagli accordi esistenti. Melo ai New York Knicks, Flash e CB1 ai Miami Heat.

Il tabellone del mercato NBA powered by Basketcaffe.com

CARMELO ANTHONY

Sembrava che Anthony potesse davvero lasciare la Grande Mela per accettare la corta di una tra Rockets (scartati subito), Bulls e Lakers (intriganti i primi per il progetto, i secondi per le luci di Hollywood), e successivamente dei Miami Heat una volta perso LeBron James, ma alla fine, anche spinto dal desiderio della moglie Lala, ha deciso di rifirmare con i New York Knicks. Convinto dalle parole del nuovo coach Derek Fisher, dal progetto di Phil Jackson e soprattutto dai soldi, un quinquennale da 124 milioni di dollari, cinque in meno del massimo salariale, un piccolo regalo alla franchigia che nell’estate 2015, senza più Stoudemire e Bargnani a libro paga, potrà muoversi più facilmente sul mercato.

Anthony ha annunciato la sua permanenza ai Knicks con un messaggio sul proprio sito ufficiale: “In questi anni sono stato sostenuto dal sistema Knicks nel migliore dei modi, e ora vogliono restare qui per costruire insieme qualcosa di importante. Per la mia città e la mia squadra. Arrivato a un punto cruciale della mia carriera, mi sono sentito in dovere di valutare tute le possibili alternative, lo dovevo a me stesso e alla mia famiglia. Ma vi assicuro che in fondo al mio cuore non ho mai esitato. Alla fine posso dire di essere dei Knicks con tutto il mio cuore“.

CHRIS BOSH

Il texano sembrava quello più sicuro di lasciare i Miami Heat, soprattutto dopo l’addio di James. E invece, dopo essere stato ad un passo dalla firma con gli Houston Rockets per tornare di fatto a casa, ha deciso di restare agli Heat firmando un quinquennale da 118 milioni di dollari, il massimo possibile. E’ stato un colpo immediato di Pat Riley che, subito dopo aver perso LeBron, non poteva perdere anche CB1, conscio del fatto che comunque Wade sarebbe rimasto.

“Sarei bugiardo se dicessi che l’offerta di Houston non era allettante. Per loro sarei stato il pezzo mancante per l’assalto al titolo. E’ stata davvero dura dire di no. Ma penso che restare a Miami sia la scelta giusta, il mio cuore è qui, la mia famiglia sta bene qui e credo che tutti, squadra e franchigia comprese, possano beneficiarne”.

DWYANE WADE

Rifirmato Bosh, anche Wade ha deciso di restare ai Miami Heat, la squadra che lo ha scelto è con cui è diventato la star che è ora. E con Wade altri pezzi del puzzle come Chalmers, Andersen e Haslem, più gli arrivi di Granger, McRoberts e Luol Deng, colui che dovrà essere il terzo dei nuovi Big Three. Sì perchè Bosh ora dovrà essere più coinvolto e produttivo offensivamente mentre Wade dovrà tornare il go-to-guy pre LeBron James, nonostante i problemi fisici che lo hanno notevolmente rallentato nell’ultima stagione. Flash operato una vera e propria scelta di cuore perchè ha rinunciato a 42 milioni di dollari nelle prossime due stagioni e, come LeBron, ha firmato un biennale da circa 31 milioni, lasciandone 11 in tasca agli Heat per muoversi sul mercato.

Il secondo anno di contratto contiene la player option mentre l’accordo, come nel caso di Melo Anthony, include la ‘No Trade Clause’, la clausola che permette al giocatore di rifiutare uno scambio (ce l’hanno solo Kobe, Garnett, Nowitzki e Duncan in NBA). Wade però vuole chiudere la carriera con Miami e la frase su Instagram dice tutto: “Home Is Where The Heart Is… My Home, My City, My House.. #HeatLifer“.

8 COMMENTS

  1. Dunque riassumendo 124 in 5, 118 in 5, 34 in 2 … in effetto sono scelte difficili … si, si, scelta di cuore!

    • Eh, nella maggior parte delle giacche eleganti il portafogli sta molto vicino al cuore 🙂

      Scherzi a parte credo che l’unico che non abbia guardato solo ai soldi sia Dwyane Wade, anche se vista la sua forma fisica dubito potesse molte squadre disposte ad offrirgli cifre più alte di quelle che gli darà Miami

      • In realtà Wade è rimasto fregato secondo me. Non gli conveniva assolutamente uscire dal suo contratto. Probabilmente lo ha fatto convinto che (o per convincere) LBJ avrebbe rifirmato. Così non è stato ed è rimasto lui, a cifre inferiori, ma comunque superiori a quelle che gli avrebbero offerto altrove.

      • Comunque quest’anno si farà la “virtute” di coach Spoelstra & co. Sono molto curioso di vedere come verrà impostata la squadra. A pelle, io li farei “pedalare”, e molto velocemente, in attacco, mentre in difesa ho dei seri punti di domanda.

        • Beh, Wade rimasto fregato a 15,5 all’anno mi sembra un po’ troppo, soprattutto visto come ha chiuso la stagione.
          Dare a Dwyane 20 milioni é un bel rischio oggi come oggi.

          E poi credo che lui, una volta uscito dal contratto, abbia deciso che preferisce guadagnare un pochino di meno ma provare a convincere qualcun altro ad andare a Miami per creare i nuovi Big Three…a differenza di Bosh che, come l’ultima volta, si prende il massimo e via

          • Rimasto fregato rispetto a quanto avrebbe preso senza uscire dal contratto!
            Adesso prenderà meno e secondo me avrà ben poche possibilità di vincere il titolo. A meno che Deng non si dimostri più forte di James.

          • No, no, non volevo contraddirti. E’ che fa impressione leggere certe cifre 🙂

            Mi sa che per gli Heat si apre un anno di attesa dove quasi sicuramente faranno i PO ma, se Wade non sarà in gran forma, dubito non oltre il primo-secondo turno…

          • Superare il secondo turno significherebbe arrivare in finale di conference! Per farlo Wade dovrebbe ringiovanire di 3-4 anni 🙂 … e non so se basta. A mio modo di vedere (credo saró in minoranza) superare il primo sarebbe giá un buon risultato. Oltre quasi un miracolo.

Comments are closed.