Il punto della situazione sugli Indiana Pacers

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I roster della National Basketball Association sono un cantiere sempre aperto, e all’inizio del mercato dei free agent, tutte le franchigie devono sciogliere un dubbio a dir poco esistenziale: andare avanti con il progetto tecnico della passata stagione oppure ricostruire da zero? Naturalmente tale scelta è influenzata sopratutto dai risultati sportivi raggiunti nella stagione conclusa.
Ed ovviamente tra due opzioni diametralmente opposte si posizionano le vie di mezzo, che nascono dall’indecisione della dirigenza o dall’attesa di una presa di posizione da parte dei giocatori che animano il mercato free agent.
In questa terra di mezzo sono stanziati gli Indiana Pacers, la grande promessa mai realizzata della Eastern Conference, l’antagonista perfetta dei Miami Heat che sul più bello però è sempre venuta meno.

Per la truppa di coach Frank Vogel si può parlare di un progetto indubbiamente vincente, come riportato di seguito:

Il quadriennio di Indiana ai vertici della Eastern Conference

* = record relativo a Frank Vogel subentrato a Jim O’Brien

All’alba di una nuova stagione NBA la dirigenza ha deciso di confermare sia coach Vogel sia il progetto tecnico, anche se l’obiettivo dichiarato è quello di portare ad Indy un top player in grado di innalzare il tasso tecnico della squadra.

Scartando da subito la possibilità di accapararsi un top free agent da 18M$ a stagione, gli obiettivi dichiarati riguardano sopratutto il settore guardie con Goran Dragic ed Eric Bledsoe in cima alla lista (e che Phoenix potrebbe decidere di sacrificare per esigenze di mercato). In background però Indiana ha ingaggiato C.J. Miles con un contratto quadriennale da 18 milioni di dollari complessivi, aggiungendo profondità e talento alla propria panca.

Ma le future strategie di mercato passano inevitabilmente per due snodi fondamentali: evitare il più possibile lo sforamento del salary cap ed il rinnovo contrattuale di Lance Stephenson. Ed è proprio questo a tenere con il fiato sospeso dirigenza e tifosi: l’offerta di 44M$ complessivi in 5 anni è stata rispedita a Larry Bird senza troppi complimenti e adesso la situazione è di stallo.

Considerando i 20M$ allungati a Jodie Meeks dai Detroit Pistons appare ovvio che Stephenson (che nelle quattro stagioni con contratto da rookie ha guadagnato complessivamente 3.4M$) sia alla ricerca di un lauto contratto, anche alla luce delle sue ottime statistiche (13.8 punti, 7.2 rimbalzi e 4.6 assist). Inevitabilmente però un’offerta più sostanziosa a Stephenson ridurrebbe il margine di manovra dei Pacers sul mercato (il monte salariale di Indiana è ad oggi di 65M$). La rinuncia di 8.7M$ per il contratto di Evan Turner (che è diventato free agent) permetterà di risparmiare anche se il problema resta.

Ma come detto all’inizio i Pacers si sono dimostrati una squadra bella da vedere in regular season ma in forte difficoltà sopratutto ai playoffs, e tutto ciò non può essere il solo effetto di un roster non adeguato. Infatti non si possono dimenticare i problemi in spogliatoio nati tra Hibbert, George e lo stesso Born Ready che hanno pian piano sgretolato i sogni di battere gli Heat e volare alle Finaks.

Come (profeticamente) suggerì Paul George all’indomani della sconfitta di Indiana contro San Antonio il primo aprile:

L’unione di San Antonio ci ha insegnato come si fa a vincere. Loro hanno giocato uniti, come se fossero un’unica cosa, come eravamo noi a inizio stagione.”

Subito seguito a stretto giro di posta dalle dichiarazioni di Roy Hibbert:

Ci sono giocatori egoisti in questa squadra, siamo entrati in una spirale negativa, ne abbiamo già parlato, ci siamo riuniti già parecchie volte, eppure non è servito.”

In definitiva, per portare Indiana ad un livello superiore occorrerà quest’estate lavorare su più fronti, rafforzando la squadra a livello di roster e come unione, anche effettuando scelte importanti (come potrebbe essere la cessione di Roy Hibbert) anche perchè tutti i progetti tecnici in NBA non sono eterni, e sopratutto quando i risultati attesi non arrivano, allora è meglio ricominciare da zero, con buona pace di tutte le parti in causa coinvolte.

33 COMMENTS

  1. Bel casino! Se la situazione interna allo spogliatoio non si é risolta, forse conviene veramente fare tabula rasa e ripartire con un nuovo progetto.

  2. Per me se riescono si sbarazzano di hibbert… se riescono.
    ps. Ma di sto melo vicino a LA Manco unq menzioncina 😀

    • … sicuro mai … diciamo che con l’arrivo di Howard e Nash (con bryant e Gasol in rooster) ero sinceramente preoccupato. Kobe non lo vedo a farsi da parte alle Wade, lo stesso dicasi per Melo. 40 tiri in due a partita (minimo) e i rimbalzi li prende Randle …
      Sulla carta un flop annunciato, libero di sbagliarmi.

      Ma se sei contento tu, siamo contenti tutti!

      • Sulla carta serviva a la una star per incominciare il nuovo corso.. ora si punta su
        Melo, (non stravedo ma di freeagent che fanno la differenza come.lui e lebron non ne vedo)
        Se viene (ho I miei dubbi) la costruzione incomincerà proprio da lui, con nash in scadenza il prox anno e bryant in scadenza quello dopo.
        Poi punti di vista c’è chi regala soldi per giocatori mediocri…ora non possiamo spenderli noi per un all star?

        • … mica dico che è meglio niente di Melo! Il valore di Melo è assoluto. Ricostruire su un trentenne che costa 96 milioni (mi sembra) e che contribuisce poco allo sviluppo dei giovani non mi sembra una gran mossa!

          Fossi in Melo ad LA non ci andrei con il progetto attuale, piuttosto Chicago e rinuncio a qualche soldino.

          • 30 enne sei nel pieno della maturazione della carriera… ma poi parliamoci chiaro chi punta sui giovani prospetti ? Le franchige che tankano.. non quelle che vincono!
            Chicago ha spazio salariale.. ma oltre noah non vedo grandi campioni (rose dopo due infortuni al crociato è un gran punto di domanda)
            NY è in ricostruzione cosí come I lakers… la franchigia migliore sarebbe houston.
            Ma dovrebbe coesistere con harden e howard.. sono quasi certo che se I lakers prendono melo quest anno, nel giro di due anni arrivano un altro paio di star (tra cui love)

          • Bhe chi l avrebbe mai detto che stat si rivelasse una sola pazzesca… cosí come chandler? Alla fine se vuoi vincere devi prendere per forza le stelle.. voi che fareste scusa puntereste su deng perchè melo nn difende 😀

        • Serviva un allstar, OK. Ma il progetto non è per nulla vincente dalla base (24 mln a un 35enne). Se arrivi a melo, poi firmi uno odue buoni giocatori e poi il nulla, il tutto senza avere un filo conduttore, un progetto tattico o un allenatore che possa plasmare la squadra dalla base. Oltre i dubbi sulla capacità di giocare insieme in modo produttivo dei due super difensori Kobe e melo

          • Beh, direi che é anche normale che sia così quando sei la prima o al massimo la seconda opzione offensiva della squadra, ma Kobe, anche se adesso non ha la rapidità laterale e l’esplosività di qualche anno fa, resta un signor difensore, sicuramente uno dei migliori nel suo ruolo

          • Si ma Kobe difende solo in partite secche ormai, quando è stimolato dall’avversario.
            Poi oltre a non difendere vorrei capire come attaccherebbero i due: un isolamento a testa per ogni azione?
            La prima opzione offensiva può permettersi di riposarsi ogni tanto in difesa, solo se è in un sistema collaudato, che copre le sue lacune, altrimenti finisce come NY degli ultimi anni o come i Lakers della raccolta di figurine

          • Beh, come possa co-esistere non ne ho idea. Per come la vedo io Kobe e Anthony non sono compatibili in attacco, nessuno dei due mi sembra disposto a passarla se non triplicato e ancor meno disposto a rinunciare a 15-20 tiri a partita.
            E’ anche vero però che Kobe, data l’età, potrebbe decidere di rinunciare ad essere la prima opzione in attacco.

            Ma, sinceramente, mentre lo scrivo non ci credo neanch’io 🙂

          • Appunto 😉 il problema è comunque a monte, chupachupak e buss non sarebbero in grado di gestire neanche una squadra ad nba 2k14

          • bhe difficile non avere utili a LA. le ultime stagioni dalla morte di buss padre credo dimostrino che non c’è una presenza forte e con le idee chiare a monte. parli degli utili, ma la stagione passata con un calo di pubblico impressionante non mi sembra sia stata una gran cosa; idem le scelte degli allenatori in base al roster presente; idem la scelta di far tutto ora senza allenatore…

  3. Intanto Diaw fa valere le prestazioni delle ultime Finals (ed anche delle finali di Conference) per strappare un contratto da 22 milioni in 3 anni, di cui 18 nei primi due ed il terzo solo parzialmente garantito.
    Pagato troppo ma è un contratto breve che lega il giocatore quando è ad alto rendimento (quest’anno) e da la possibilità di scaricarlo subito dopo.

    • Comunque contratti alti per tutti. Questo secondo me ha senso. Quando SAS dovrà ricostruire pesantemente (fra un paio d’anni) sarà già praticamente scaduto…

  4. Non so se l’avevate già commentata e non sarà il colpo dell’anno, ma per me bella presa anche quella di Hawes da parte dei Clips. Un centro che allarga il campo in attacco è una bella arma tattica per Rivers.

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