Dopo 2 anni di delusioni il Real Madrid vuole l’Eurolega

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Florentino Perez è certamente un uomo molto ambizioso ma non altrettanto paziente. Qualità indispensabili se ricopri la carica di presidente del Real Madrid, il club più famoso del mondo. Dopo due finali di Eurolega perse consecutivamente, la prima con l’Olympiacos e la seconda con il Maccabi Tel Aviv, partendo sempre come squadra favorita alla vigilia, il club Blancos sta allestendo il roster per il definitivo assalto al trono europeo. Diverse conferme, qualche acquisto importante e una grande cessione il riassunto della strategia di mercato estiva targata Madrid.

Il capitolo allenatore risultava il nodo principale da sciogliere, con la società decisa a silurare Pablo Laso, dopo il doppio fallimento Eurolega-Liga ACB, mentre i giocatori si sono schierati per la conferma. Alla fine Don Pablo siederà sulla panchina madrilena anche per la prossima stagione ma la fiducia della società sarà centellinata ai successi raccolti.
Un Madrid che incassa l’addio di Nikola Mirotic, volato oltreoceano per sposare la causa dei Bulls. Perdita importante quella del Montenegrino naturalizzato spagnolo, nettamente uno dei prospetti più interessanti d’Europa e già vincitore del Rising Star Euroleague, che permetteva alle Merengues di aprire il campo grazie al suo tiro da fuori.
Più digeribile la cessione di Dontaye Dreper (volato all’Anadolu Efes), playmaker chiuso dalla coppia Llull e Sergio Rodriguez, MVP dell’ultima Eurolega, che di fatto entrava solamente nel secondo tempo (nel quintetto base per altro) per spaccare in due le partite. Perez, intanto, ha trattenuto Rudy Fernandez, scacciando le minacce del Panathinaikos a suon di milioni, e ha regalato altre due stelle a Laso, attingendo da un budget rivitalizzato dal nuovo sponsor giunto dalla Germania.

Per sopperire alla perdita di Mirotic il Madrid ha bloccato Andrés Nocioni, ala piccola argentina di fama internazionale. Il curriculum impressionante, fatto di titolo Olimpico e permanenza in NBA, ha convinto i dirigenti Blancos a concedergli un biennale nonostante i trentacinque anni. A Madrid, Andrés, porta l’esperienza accumulata in nove anni di NBA tra Chicago, Sacramento e Philadelphia, oltre ad un talento indiscusso e un carisma da leader. L’argentino inoltre risulterà molto utile nei meccanismi difensivi di Laso, apparsi troppo fragili nelle passate stagioni.

Altro tassello di esperienza approdato alla corte di Perez è Jonas Maciulis, guardia lituana con un passato anche nell’Armani Milano. Apprezzabile tiratore con un bagaglio offensivo di primo livello, Maciulis formerà una devastante coppia con Jaycee Carroll, altra conferma strappata dalla società della capitale. Infine il terzo colpo è stato quello di KC Rivers, visto anche a Treviso qualche anno fa, guardia con un ottimo tiro dalla lunga distanza che darà ulteriori possibilità di rotazione ad un roster già ampio, che conta sull’ossatura della nazionale spagnola Reyes-Llull-Rodriguez-Fernandez, per combattere sul doppio binario Spagna (la sconfitta in finale con i rivali del Barcelona ha bruciato parecchio) ed Europa.

Le delusioni inflitte da Olympiacos e Maccabi Tel Aviv nelle ultime Final Four non ha abbattuto l’ego dei Blancos, che puntano prepotentemente a quella coppa che manca a Madrid dal 1995, dai tempi del grande Sabonis. Gli ingredienti per fare bottino pieno sono numerosi, a cominciare da un sorteggio favorevole e generoso in Euroleague, con solo l’Anadolu Efes di coach Ivkovic e Krstic a minacciare la leadership delle Merengues. Laso ha l’occasione di raccogliere la “Decima” ma alcuni dubbi rimangono, come le difficoltà psicologiche riscontate in alcuni protagonisti nelle partite più importanti e la forzata convivenza di cosi tanti violini in una sola orchestra. La scorsa stagione il Madrid ha largamente dominato le partite in cui imprimeva il proprio attacco, ma cedeva ogni match concluso a fil di sirena. Dubbi che comunque non nascondono la forza di un team che annovera un talento incredibile, restando di gran lunga una delle favorite al titolo dell’Eurolega. Barcellona, Cska Mosca e Fenerbahce sono avvertite… il Real Madrid è ancora più forte.