Kevin Durant rinuncia ai Mondiali in Spagna. Altri lo seguiranno?

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Nella tarda serata di ieri un’altra notizia shock ha sconvolto la Nazionale di Team USA dopo il terribile infortunio di Paul George: Kevin Durant ha informato il board di USA Basketball di aver deciso di non partecipare al Mondiale di Spagna 2014 in programma dal 30 agosto al 14 settembre per cercare di riposare fisicamente e mentalmente dopo la difficile stagione passata con i Thunder e in vista della prossima annata.

Un fulmine a ciel sereno che nessuno si aspettava e che per forza di cose è legato al grave infortunio che terrà la stella dei Pacers lontano dai campi per almeno tutta la prossima stagione. Le smentite sono arrivate subito, ma KD non è infortunato e fino a qualche giorno fa non aveva mai espresso la volontà di non far parte di questo gruppo, anzi, sembrava convinto a cercare il bis Mondiale dopo l’esperienza in Turchia 2010 come leader designato.

“E’ stata una decisione difficile perchè per me è un orgoglio rappresentare il mio paese ma dopo il primo raduno ho capito che non avrei potuto tener fede alle mie responsabilità. Devo fare un passo indietro, ho bisogno di riposare, fisicamente e mentalmente, per essere pronto per la nuova stagione NBA.”

Una notizia pessima per Team USA ma anche per tutta la FIBA che di fatto perde il giocatore più rappresentativo e la Stella più luminosa della manifestazione. A questo punto coach K dovrà cercare nuove soluzioni per la sua squadra visto che KD e PG erano i due tuttofare che davano qualcosa in più a questa Nazionale.
I due leader saranno Derrick Rose e James Harden, mentre vicino a canestro mancherà di sicuro qualcosa e Chandler Parsons che per molti era uno dei candidati ad essere tagliato nella definizione degli ultimi 12 convocati, di colpo si ritrova necessario per la sua capacità di giocare sia da 3 che da 4 aprendo il campo e potrebbe addirittura ritrovarsi catapultato in quintetto.
Tutto questo in linea teorica perchè non c’è la certezza che anche altri giocatori non decidano di seguire la strada della stella dei Thunder, rinunciando così alla competizione internazionale ma evitando di fatto possibili infortuni che pregiudicherebbero la loro stagione e, in casi più sfortunati, anche la carriera. Derrick Rose ad esempio torna da 2 anni di inattività ed entrambe le scelte, quella di restare con Team USA per cercare di ritrovare il feeling con il campo o quella di lasciar perdere ed allenarsi per tornare al 100% ad inizio stagione NBA, sarebbero plausibili.

Di sicuro l’assenza di Durant (aggiunta a quella di George) riapre un po’ i giochi per la vittoria della medaglia d’oro perchè se è vero che Team USA possiede lo stesso una quantità di talento superiore alle altre Nazionali, è altrettanto vero che la differenza non sembra poi così ampia con altre squadre (la Spagna rimane per forza di cose la seconda favorita) e in una manifestazione lunga e faticosa l’assenza di un leader potrebbe pesare parecchio.

2 COMMENTS

  1. L’infortunio di PG stà sollevando un putiferio in USA. Penso che i proprietari delle franchigie, se già davano di malavoglia i giocatori alle rappresentative nazionali, cercheranno d’ora in poi di opporsi in maniera ancora più decisa (es. contratti con vincolo di non partecipazione a eventi che non siano NBA o condizioni assicurative improponibili). Brutto dirlo, ma ballano vagonate di milioni di $ e non solo di contratti ai giocatori. Secondo me la situazione si farà pesante, ancora di più per tutti gli “internationals” della NBA.

  2. poteva almeno simulare un infortunio alle papille gustative 😀
    comunque secondo me quintetto sarà Rose-curry-harden-davis-cousins/drummond con lillard-irving-klay-faried-drummond/Cous
    ins-korver-plumlee dalla panca
    anche se secondo me portare uno come faried a quest competizioni non ha senso

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