Road to World Cup: Gruppo C – Fuori i secondi!

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L’Euzkadi attende con impazienza l’arrivo della FIBA World Cup. Dopo le infinite angosce del CD Basket Bilbao, la più importante città basca si prepara allo sbarco di Team USA e delle stelle del Mondiale iberico. La Bizkaia Arena di Barakaldo ospiterà le partite del Gruppo C (a Granada giocherà il Gruppo A mentre a Siviglia il gruppo B) e assisterà al ritorno sui parquet internazionali di Derrick Rose; la Finlandia di Petteri Koponen avrà il suo battesimo iridato contro la squadra di Mike Krzyzewski e inseguirà i suoi sogni dopo una partenza difficile. Turchia, Ucraina e Repubblica Dominicana assalteranno la qualificazione fin dalla prima giornata, mentre la Nuova Zelanda farà sentire alle sue avversarie tutta l’insostenibile leggerezza dell’Essere dell’emisfero australe.

TEAM USA

Sono per forza di cose i favoriti avendo a disposizione più talento di qualunque altra squadra, ma attenzione perchè le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

TURCHIA: UNA WILD CARD D’ORO

Il sorteggio di Barcellona ha ammiccato alle ritrovate ambizioni del basket turco: la Mezzaluna anatolica si è ritrovata nell’urna grazie alla benevola concessione di una wild card e ha ricevuto il dubbio privilegio di affrontare Team USA, ma ha subito notato che il livello delle sue rivali dirette non lasciava spazio alla paura. La carta colloca i ragazzi di Ergin Ataman alle spalle delle stelle d’Oltreoceano anche se il roster è ricchissimo di defezioni: da Ersan Ilyasova a Semih Erden a Ener Kanter il pacchetto lunghi potrà contare solamente sull’esperienza di Omer Asik, Oğuz Savaş e Kerem Gönlüm, mentre sul perimetro ci sarà la straordinaria versatilità di Emir Preldžič; la stella two-way del Fenerbahçe Ülker sogna di lanciare la stagione del tanto sospirato trionfo gialloblù con un grande Mondiale e prepara le sue numerose armi con grande cura. Furkan Aldemir alterna la sua freschezza alla sapienza del suo compagno di club Gönlüm e tiene alta la bandiera del Galatasaray insieme a Ender Arslan e Sinan Güler; Arslan si prepara a condividere la cabina di regia con l’eterno Kerem Tunçeri. Güler condivide lo spot di guardia con Melih Mahmutoğlu e il giovanissimo Cedi Osman, mentre il “piccolo” Barış Ermiş e il “lungo” Barış Hersek sperano ancora di convertire l’ottima stagione del Royal Halı Gaziantep e il trionfo nella Coppa di Turchia del Pınar Karşıyaka in una convocazione iridata. Ergin Ataman deve ancora annunciare le sue ultime scelte, ma la sua squadra trasmette agli appassionati del Bosforo sensazioni positive; un bel cammino è possibile, l’inizio della riscossa anatolica potrebbe essere vicino.

UCRAINA: LO SPORT OLTRE IL DOLORE?

Quando il sogno mondiale della Nazionale azzurra si è spento al cospetto delle “zingarate” esplosive di Eugene Jeter e le speranze di Coach Pianigiani hanno sbattuto contro i lunghi ucraini, Kiev ha festeggiato la prima qualificazione iridata della sua storia cestistica in un clima di tensione. Nei mesi successivi, le lacerazioni fra l’Ovest nazionalista e opportunisticamente filo-occidentale e le minoranze russe dell’Est hanno raggiunto il parossismo di una strana guerra civile; l’illiberalità imperialistica di Putin ha sobillato la Crimea e ha seminato nelle regioni di Donetsk e Charkiv il sordo spirito dell’indipendentismo, ma le ombre sciovinistiche e filo-naziste del governo “occidentale” non hanno mai sopito le preoccupazioni degli analisti più accorti. La guerra più difficile dell’Europa post-postmoderna ha sconvolto il Paese e ha minato la serenità della sua rappresentativa cestistica; per qualche settimana i tifosi hanno temuto che la FIBA togliesse la licenza alla squadra (dopo aver tolto la possibilità di ospitare Eurobasket 2015), ma le previsioni più pessimistiche sono state spazzate via e hanno lasciato il posto alla voglia di allestire un roster competitivo. Anche se i nomi non solleticano le fantasie, la solidità dell’amalgama ucraino minaccia le ambizioni delle avversarie; Jeter e Gladyr guidano il back court, Viacheslav Kravtsov presidia il pitturato e una serie di robusti giocatori di ruolo coprono il campo con il loro agonismo. La “lezione azzurra” insegna: mai sottovalutare i ragazzi di Kiev.

FINLANDIA: OCCASIONE D’ORO

L’incredibile mélange etnico della Scandinavia orientale debutta alla FIBA World Cup in un’atmosfera di gioia e speranza; il Gruppo C apre alla Finlandia ottime opportunità di qualificazione agli Ottavi e attende la frizzante versatilità del suo roster. L’ex-bambino-prodigio della Virtus Bologna Petteri Koponen garantisce punti e un’ottima pericolosità perimetrale, mentre l’illustre giramondo Teemu Rannikko porta in dote una notevole esperienza internazionale; Lehto, Koivisto e Salin completano il pacchetto arretrato e si propongono di rifornire adeguatamente le talentuose ali del Baltico. I naturalizzati Erik Jay Murphy e Gerald Lee (niente da fare invece per Drew Gooden cui non è stato dato il permesso di giocare per alcuni dubbi sulla sua doppia nazionalità) guidano una batteria che alterna alla solidità nordica di Tuukka Kotti i fondamentali di Hanno Möttöla e l’imprevedibilità di Kimmo Muurinen.
La prima curva porterà i colori accesi delle Stars and Stripes, ma gli snodi successivi offriranno ai finlandesi l’opportunità di mostrare tutta la loro voglia di stupire.

REPUBBLICA DOMINICANA: ATTENZIONE AL CARIBE

Le nazionali caraibiche rappresentano perfettamente l’atmosfera del loro mondo: le loro ambizioni sono sempre piuttosto enigmatiche poiché affiancano alla tranquillità di fondo delle genti equatoriali la voglia di emergere degli underdogs. Francisco Garcia (appena ri-firmato dai Rockets) e Ricardo Greer incarnano questi concetti fino al parossismo: il primo ha costruito una carriera NBA sulla capacità di leggere i contesti e sulla rapidità di adattarsi alle necessità degli altri che ha appreso nella sua splendida isola; il secondo ha minacciato generazioni di international players con il suo policromo talento offensivo. Il roster dominicano è pieno di incognite e mette al bando le certezze, ma gli appassionati possono aspettarsi una costante: i ragazzi del Caribe accenderanno le partite con il loro genio imprevedibile. I tifosi di Sassari osserveranno attentamente le gesta del loro prossimo beniamino Edgar Sosa mentre quelli di Cantù si gusteranno James Feldeine e alterneranno la ragionevole ambizione ad abbracciarli quanto prima all’auspicio di attendere una vera e propria stella; tutto e il suo contrario, il simbolo delle possibilità della Repubblica Dominicana.

NUOVA ZELANDA: LA LEGGEREZZA DEGLI ALL WHITES

Gli sportivi neozelandesi condividono un singolare destino: se non indossano l’uniforme nera della squadra di rugby più famosa del mondo, vivono le loro carriere senza pressioni. La straordinaria atmosfera degli antipodi avvolge le divise bianche dei Kiwi e alleggerisce le loro spalle; la carta non li considera e il campo sembra sorridere dei loro curriculum, ma la voglia di Coach Nenad Vučinić e l’ottima organizzazione del suo staff promettono scintille. Il giramondo Kirk Penney guida una banda di giovanissime promesse dei college USA e di onesti veterani del down under neozelandese; se i ragazzini mostreranno la stessa fame che ha trasformato Steven Adams in una pedina fondamentale dei vice-campioni della Western Conference (ma lui purtroppo non ci sarà), gli appassionati di Bilbao ammireranno la loro grinta e gli osservatori NBA prenderanno parecchi appunti.

44 COMMENTS

  1. Come al solito sbaglierò, ma mi pare un girone scarso (USA a parte). C’è possibilità per chiunque di prendere i 3 posti rimanenti per gli ottavi.
    Off Topic: pare certa una trade a 3 per Love che coinvolge Cle, Min e Phi. Così com’è mi verrebbe da dire che ci guadagnano tutti o quanto meno hanno tutti un convenienza nel farlo.

    • E’ super certa. Cambiano un po’ i particolari…
      Ad oggi dicono che pure Bennett rimane a Minnesota, che manda invece Shved e Mbah a Moute (fa da balia a Noel e Embiid?) a Philly per Young. Anche a me pare vada più o meno bene a tutti.

      Minnesota non è da Playoff ma ha belle prospettive per il futuro.

      Cleveland, sì ok anche a me intrigava Wiggins a fianco di Lebron, però con Love sono pronti praticamente da subito mentre col canadese avrebbero perso minimo 2/3 anni. Consideriamo che hanno preso pure Marion…

      Philly mah… prende Shved che è buono, Mbah a Moute che appunto può fare da chioccia ai due rookye e una prima scelta per l’anno prossimo. Senza infamia e senza lode.

      • Minnesota ci guadagna più di tutti: riesce ad ottenere sostanza in cambio di un giocatore che rischiava di perdere gratis. T.Young é già un buon giocatore, Bennett post-dieta può diventarlo e Wiggins é un potenziale crack. In pratica tra 2-3 anni rischia di diventare una contender.

        Cleveland può puntare subito al titolo: ha Irving-LeBron-Love più elementi di contorno niente male e grande esperienza dalla panchina (Miller, Marion). Resta il problema del centro perché Varejao non mi convince appieno ma restano un brutto cliente per tutti.

        Philadelphia da via poco e ottiene poco a meno che Shved esploda

        • Philly ha MCW, un possibile crack (Noel o Embiid?), una possibile ottima pedina di scambio (ancora, Noel o Embiid?) e tantissimo spazio salariale (-20M in due anni di Young). Waiting the free agency…

        • A me pare, invece, che Minnesota perda un vero All Star ancora giovane per un buon giocatore Taddeus Young, una follia al Draft ossia Bennett ed un potenziale crack tutto da verificare…datemi Love tutta la vita!

      • In questa versione dello scambio secondo me è Phila a perderci.
        Almeno, avesse preso Bennett aveva una scommessa aperta praticamente a costo zero. Poteva dargli ampio minutaggio e magari ritrovarsi con un ottimo giocatore (insomma, sono convinto che non sia quello che abbiamo visto la passata stagione). Così invece si sbarazzano del contrattone di Young, che comunque è un ottimo giocatore di complemento e basta.

        • se lo scambio va a buon fine minnesota fa il colpo del secolo. era stato beatificato il buon masai nella trade NY-DENVER perche riusci a prendere 5 giocatori per melo (5 mezzi giocatori ma 5 )
          qui per un ala con 0 esperienza ad alti livelli prenderebbe in cambio un potenziale giocatore molto piu forte di love (wiggins) una ex 1 scelta con potenziale (Bennett) e Young che è un ottimo giocatore….
          ora ognuno ha le sue idee ma gia lo scambio love wiggins è a favore di minnie il contorno sarebbe un surplus inaspettato per i twolves.

          • Momento: Love-Wiggins sarebbe uno scambio a favore di Minnesota?
            Non scherziamo. Love non ha esperienza PO, Wiggins non ha proprio esperienza NBA.
            Kevin Love é il giocatore che due anni fa veniva etichettato così (non da me, dagli addetti ai lavori) “Love sarebbe da MVP ma gioca in una squadra che ha un record non all’altezza”. Il miglior rimbalzista della Lega. Un grande attaccante. E un clutch player.

            Wiggins può diventare un giocatore migliore di Love (io sono convinto che diventerà un dominatore della Lega). Ma potrebbe anche diventare un super-atleta, super-difensore ma non ottimo anche in attacco

          • Pure per me uno è uno scambio a favore di Minnesota: 3 prime scelte (di cui addirittura 2 numeri 1 ed una che ti sceglierai tu) per un giocatore in scadenza che il prossimo anno dovrai rifirmare al massimo salariale (sempre che non ti tiri il bidone e se ne vada nonostante le promesse)…

            Io continuo a dire che non l’avrei fatto, al limite avrei aspettato ancora qualche mese e preso per la gola Minnesota che lo avrebbe ceduto per molto meno (magari facevi uno scambio alla pari Wiggins-Love ed utilizzavi Bennett + la scelta al draft 2015 per rimediare ancora qualcosa di decente tipo un centro di riserva).

          • Cleveland è la sola e vera vincitrice della Trade: prende un All Star vero in un ruolo delicato come la Power FOrward, giovane e professionista sano ed integro e si priva di una scelta scellerata come Bennett e di un potenziale crack come Wiggins ma tutto da verificare in Nba…?! Philadelphia ottiene ancora scelte per un rebuilding che avverrà, forse, nel 2020 e, perdipiù, perde un buon giocatore come T. Young…?!
            E Minnesota…? Dopo Garnett, perde anche Love ed attirare All Star nel Minnesota è impresa ardua…quasi impossibile.
            Riassumendo…datemi Kevin Love tutta la vita!

  2. Ciao ragazzacci 😉 da quanto tempo che non ci si sente (e sti cazzi direte voi 🙂 ).Come procede l’estate?Volevo proporre un off-topic dell’off topic:i Sacramento Kings e piu’ in generale un’analisi (sempre che vogliate) squadra per squadra della prossima stagione (ovviamente una al giorno eh,dato che di roba su cui parlare c’e ne sta poca).Se volete scrivere mi piacerebbe,dato che e’ da un po’ che non si parla di basket insieme a voi del forum 🙂

    • Ecccheeé … ti ha punto una tarantola?? Ci sono ancora i mondiali e gli scambi non sono ancora conclusi … calma, calma 😉

  3. Mah… per me è una trade che va bene a tutti tutti.
    Anche io in linea squisitamente tecnica terrei Wiggins piuttosto che prendere Love. Però quanti anni devono passare perché Wiggins diventi un all-star: 3, 4? Cleveland deve cavalcare gli anni migliori di Lebron e quindi meglio per loro avere qualcuno di già formato. E’ vero, Love ha zero esperienza ai PO, ma Wiggins allora ha zero esperienza in NBA e quindi siamo lì.
    A Minnesota va strabenissimo. Hanno un potenziale crack, più Bennet, più Young più Lavine. Prospettive rosee.
    Philly ci guadagna una prima scelta e scarica ancora di più il pay roll. Inoltre tornasse Embiid in tempi brevi sospetto lo vogliano far giocare da quattro tenendo un quintetto con 2 super lunghi, quindi di Young se ne facevano poco. Sicuramente sono quelli che ci guadagnano meno, ma non ci perdono niente.

    • Calo la scure:io attualmente (e ripeto attualmente)in assoluto lo scanbio Wiggins-Love lo farei sempre.Ad esempio se Wiggins fosse stato a GS o Chicago avrei fatto lo scambio tutta la vita.A Cleveland mi lascia un po’perplesso,perche’ora la difesa ha minus quasi ovunque,e soprattutto manca difesa sul pick’n’roll e a protezione del ferro (escluso Varejao,che pero’non gioca piu’di 40 partite a stagione da 4 anni consecutivi). Tipo a GS anche con due minus come Curry e Kevin avresti avuto i difensori per nascondere le loro pecche:Iggy,Ezeli,Green,Bogut,Rush,Livingston ecc.Infatti secondo me gli Warriors si pentiranno di non aver voluto inserire KT nella trade.Per Chicago lo stesso discorso.Il problema di Love non e’la marcatura in single coverage,ma un problema di gente che ti arriva al ferro dappertutto.Detto questo pero’capisco benissimo anche i Cavs:mi si apre una finestra,cerco di sfruttarla al massimo.E poi per me Love e’troppo sottovaluto ragazzi,Cleveland si e’portata a casa un top 10 NBA cedendo Wiggins (c’e da vedere cosa diventa,per ora e’ Gerald Green con la difesa),Bennett (che nella migliore delle ipotesi e’un buon role player) e una scelta (che sara’tipo una 27).Se per voi “vince” Minnie…

      • Concordo in generale. La difesa però è molto sistemica, cioè dipende molto da tutto il quintetto in campo e quindi dal coach. Anche il Beli è un difensore decente negli Spurs, come lo era a Chicago. Non è nemmeno un discorso esclusivo sulla difesa, ma dipende molto dal “bilanciamento”. Nel senso, non sei una squadra di specialisti difensivi? Inizia ad attaccare bene e difenderai meglio. Hai presente gli Spurs?
        Tu mi dirai “e me cojoni! Pop è Pop”, e hai ragione 🙂 Però Blatt non è proprio un cretino, anzi per me è uno dei 4/5 migliori allenatori al mondo e se non paga l’impatto con l’NBA e le sue regole non scritte può fare davvero la differenza.
        Quindi da questo punto di vista dipende molto da Blatt, che resta per me il primo motivo per seguire Cleveland.

        • Guarda anche qui in linea generale concordo,in particolare sul discorso del quintetto e del “bilanciamento”.Basti pensare a Chicago (Boozer e Dunleavy),Golden State (Lee e Curry) e Charlotte (Al Jefferson!!!) che nonostante pecche varie sono riuscite a tirare su una difesa top-5.Da questo punto di vista per me Cleveland puo’ tranquillamente eguagliare GS,anzi Love e’un difensore nigliore di Lee,per la conformazione del quintetto:un grande difensore perimetrale (LBJ-Iggy) e un rim protector (Varejao-Bogut).Su Blatt quoto

          • Lee è un difensore molto superiore a Love sia in single coverage (più alto) che di squadra (decente nei p&r, veloe con i piedi).

          • Love é però un difensore più efficace in post ed essendo il miglior rimbalzista della Lega non concede tanti canestri da seconde possibilità.

            E’ vero che non é rapido con i piedi ma non é che Lee sia esattamente Serge Ibaka…

  4. In molti nn si sarebbero privati di Wiggins così a cuor leggero. Però è anche vero che dietro a LeBron non avrebbe avuto lo spazio che si conviene ad una prima scelta. Detto questo, per il momento ci guadagna Minnie, che porta a casa due giocatori giovani che possono accrescere di molto il loro livello (Wiggins potrebbe diventare un All Star, Bennett non è sicuramente quello visto nella sua prima stagione potrebbe diventare un buon role player). Per il resto vedremo: Love è forte, ma non ha mai giocato un minuto di PO e dicono tutti che praticamente non difende per cui potrebbe non bastare per vincere il titolo(ma si diceva inizialmente anche di Miami, che ha giocato sempre o quasi senza centro).

    • E che infatti il primo anno non ha vinto il titolo. Ad oggi non vedo i Cavs molto meglio dei Miami di ieri.
      Segnalo che lo stesso Wiggins è contento di non giocare all’ombra di Lebron, ed ha ragione ad esserlo secondo me.

      • Wiggins senza LeBron avrà più spazio e avrà tempo e modo di crescere in una squadra che non deve puntare per forza al titolo in due-tre anni (ma i PO dopo due, tre anni si).

        Aggiungerei che ha gestito molto bene la situazione non semplicissima nella quale si é trovato e l’essere stato ceduto dopo essere stato scelto per primo potrebbe dargli la motivazione per spaccare in due la Lega

        • Love non è un problema in difesa in single coverage?
          Mi ricordo una partita contro Denver due anni fa o giù di lì dove nel primo tempo la metteva da ogni punto del campo ma in difesa lasciava due punti per ogni punto che faceva.
          Inoltre, nonostante lo diano 6-10, è molto più basso massimo 6-9 (ma io punterei su un 6-8 come Lebron) e paga in post contro tutte le ali grandi della lega. Se consideriamo poi che a Cleveland non hanno nemmeno un centro che possa proteggere il ferro crea più problemi di quanti ne risolva (perché comunque è un fattore a rimbalzo).

          Secondo me le statistiche di Love tendono a far sottovalutare i suoi difetti che, in una corsa al titolo, possono essere fatali.

          • vabbè tu sei l anti-love per eccellenza :D, mi vuoi dire che in quella partita andò sotto pure contro faried?
            comunque sono d accordo con te (anche se come al solito tendi ad esagerare quando si parla di lui) però non hai tenuto conto che quest anno giocherà ad est quindi non avrà tutti sti temibili avversari contro

          • E’sicuramente un difensore mediocre,ma non e’il tipo di cancro che ti impedisce di tirare su una difesa decente.Per dire,Minnie l’anno scorso ha avuto una difesa decente,per alcuni tratti da top 10,nonostante giocassero con Rubio-Martin (non difendeva 5 anni fa),Brewer (un pazzo che si getta sulle linee di passaggio) e Pekovic (uno dei peggiori rim protector della lega).Paga in post,ma per me si va verso una lega piu’ pick’n’roll centrica che post-centrica;non e’che sul pick’n’roll vada meglio eh.Poi comunque se mi dici che Cleveland non ha un rim protector di alto livello alzo le mani.Varejao e’un lungo a protezione del ferro tra i migliori della Lega,paragonabile a Bogut come livello difensivo.

          • In quella partita andò sotto contro Gallinari e mi impressionò anche come fosse molto più basso durante il salto a due (almeno 3-4 cm).

            Varejao e rim-protection nella stessa frase?
            0.7 stoppate per partita in carriera, lo scorso anno con lui in marcatura gli avversari segnavano al 54% (giusto perché citato, Bogut ha 1.6 stoppate di media in carriera, e lo scorso anno concedeva il 46% ai suoi avversari e dava 1.8 stoppate). Senza contare che ha superato i trenta e è injury-prone come pochi.

            Fonti: http://stats.nba.com/playerTrackingDefense.html?pageNo=1&rowsPerPage=25&filters=TeamAbbr*E*CLE&sortField=BLK_TOT&sortOrder=DES

            Cmq, continuo a dire che è uno scambio che si poteva fare, ma se Cleveland attendeva ancora un po’ li poteva prendere per la gola e ottenere Love alle sue condizioni e non a quelle di Minne (magari ottendendo un centro di back-up decente come Koufos o Mozgov).

          • Potrebbe essere, ma non dimenticare che non era mica solo Cleveland interessata a Love. Se ti ricordi per lunghi tratti non era nemmeno data come la squadra più vicina ad assicurarselo.

            E’ chiaro che aspettare febbraio per vedere Wiggins e Bennett in campo per i Cavs sarebbe stato perfetto, ma dubito che i Wolves sarebbero rimasti ad aspettare con pazienza perché la paura di perdere Kevin a gratis era tanta.

            Senza contare che, comunque, se avessi visto che Wiggins diventerà Jordan a quel punto non lo avresti più scambiato.
            Mentre se si dovesse rivelare un Gerald Green più difensore a Minnesota chi ci mettevi nello scambio, Irving?

          • Ok,54 % al ferro giocando con Kyrie,Waiters,Tristano e Gee.Bogut 48 % con Iggy e Thompson e Lee (che tu citi come difensore nella media).Grande stoppatore=grande rim protector?Le due cose possono coincidere ma non sempre.Splitter stoppa poco,eppure e’uno dei migliori rim protector della Lega.Sullo scambio concordo,anche perche’ con Wiggins e Love sei una squadra da titolo,con solo uno dei due no

          • Senza ironia, è molto bello leggere le discussioni (a mio modo di vedere decisamente competenti) che state facendo. Io sono un po’ più terra a terra. Se Cle vuole cercare di vincere il titolo da qui a 3 anni (e mi pare ovvio che questo sia l’obiettivo) doveva fare questo scambio: chi c’era di meglio in circolazione? LBJ ha 30 anni e un fisico spaziale, ma anche per lui inizierà un minimo di declino e (toccando ferro) qualche acciacco con il tipo di gioco che fa lo devi mettere in preventivo. Poi, scusate, al momento vedete a est una squadra migliore di Cle? e’ chiaro che qualche difetto ci sarà, ma mettere su un roster da 0 che sia già perfetto è impossibile. Dall’altra parte mi pare che nessuno si si a rinforzato in maniera clamorosa e al momento SA e OKC mi sembrano le solite due candidate alla finale. Secondo me Cle ha comunque buone “chance” di vincere il titolo già adesso.

          • a Ovest SAS sicuro, poi OKC perché c’è Durant, i Clippers (occhio a loro), e Dallas mina vagante…
            a Est CLE, MIA e CHI, ma giusto perché Cleveland sono “nuovi” altrimenti li vedrei già in finale.
            Concordo che per Cleveland era uno scambio che DOVEVA essere fatto.

          • Ad Ovest:OKC (questo per me e’ l’anno di KD),SA e Clips (buone aggiunte Hawes e Farmar).Dallas ha un attacco spaziale,ma la difesa…e in piu’Chandler non e’ piu’ quello di 3 anni fa.Mi intrigano molto i Pelicans (AD dominera’il mondo),mentre per me Portland sarà una “delusione”.Ad Est Cavs,Chicago e Miami.E occhio ad Atlanta(e Washington).Vedo comunque un Est estremamente livellato (verso il basso eh) e rispetto allo scorso anno questo e’un bene

    • A me pare non corretto usare il blog a fini pubblicitari. Un annuncio può essere anche tollerato, ma quattro sono “inquinanti”.

  5. Love ha bisogno di un compagno di reparto in grado di coprire i suoi difetti…un pò come Chandler faceva con Dirk!
    al posto di varejao vedrei molto meglio uno alla robin lopez…

    Ma phila come si è ridotta? cedere young era davvero necessario? capisco liberare spazio per investire su free agent ma qui si rasenta il ridicolo!
    dai via young per prendere mba moute che vale si e no la metà al solo fine di risparmiarti 9mlx2..trade che non stà in pedi imho se il tuo pay roll è praticamente al minimo per i prossimi anni..

    • Mah, Young (giocatore che a me piace) è un 3 senza tiro o un 4 leggero … atipico per definizione. Se il progetto è giocare con le due torri (alla Memphis) allora il SF deve essere uno con doti balistiche di livello. Questa è la logica per cui Young, a quel prezzo, era fuori contesto.

      • Concordo che giocando con 2 torri il 3 deve avere un tiro affidabile…ma il progetto non mi convince ugualmente. .dovrebbero giocare con j rich da 3,e mba moute e emblid e noel alternarsi da 4 e 5 giusto? I due rookie non hamno un tiro adfidabile nemmeno dalla media ed essendo appunto rookie, offrono 0 certezze! A questo punto io avrei pptato per tenermi young che quantomeno sai cosa puo darti oltrr a portare esperienza e spogliatoio in un roster xomposto da tutti rookie e sophomore,o al massimo avrei tentato una trade per una sf decente..
        Fossi un tifoso dei 76, col piffero che spenderei anche solo un penny per andare a vedere una squadra del genere. .

      • Young è stato ceduto per la scelta (1 scelta di Miami) tanto usciva dal contratto alla fine della stagione (ha un Player Option).
        Onestamente non sarei sorpreso si durante la stagionne a Phila arrivassero dei giocatori con contratti mostruosi in scadenza nel 2015 (come ad esempio Stat oppure Bargnani) insieme a qualche scelta.

        Hinkie è stato chiarissimo dopo il flop di Bynum: tabula rasa e si ricomincia dal draft ma sono stati sfortunati e non hanno potuto scegliere nè Wiggins nè Parker e quindi la ricostruzione è rimandata di un anno. Voleva Bennet per Young ma Minne non l’ha voluto cedere e allora si sono presi contratti in scadenza e una scelta al primo giro del 2015 (Miami, quindi direi tra la 20 e la 24).

        • @Steve: sono un simpatizzante sixers e CREDIMI … è da anni che non spenderei un penny per vedere una partita di phila 🙂 Proprio in quest’ottica (ovvero un altro anno nella merda cosa vuoi che sia) personalmente condivido la scelta fatta: il prossimo anno una scelta alta (ovvero la propria) una, come detto da Emanuele, probabile tra la 20-25 (quella di Miami e se Wade non sta bene anche ) e la scommessa Sved che se va di culo … Tenendo Taddeo (giocatore che mi è sempre piaciuto) cosa facevano più che vincere qualche partita in più.
          Quindi largo ai giovani, con un coach giovane e programmiamo il futuro … certo che prima di vincere un titolo ce ne vuole.

        • Poche precisazioni (condivido in pieno quello che hai detto Ema eh): 1)Young ha una Early Termination Option (cambia niente,e’ che sono un perfettini io). 2)Phila ha Noel,Embiid (puo’davvero diventare uno dei migliori centri all-time),Saric (che prima o poi dovra’arrivare) e varie scelte.Hinkie non ha ancora “perso” una trade,anzi.. 3)Detto questo,si ragiona dal 2017 in poi

  6. uhmm sono ancora titubante sulla “politica” di hinke ma capisco che osservando le cose dal vostro punto di vista le scelte della dirigenza ci possano stare!
    rimango però dell’idea che abbiano un bisogno disperato di veterani che possano aiutare il team non tanto a vincere qualche partita in più (tanto l’obiettivo è perdere) ma aiutino i giovani nel loro sviluppo… come diceva Emanuele, lo spazio per prendersi qualche contrattone in scad c’è ed avere qualche veterano che faccia spogliatoio e trasmetta eperienza, etica del lavoro, serietà e discilina ad un gruppo cosi giovane lo ritengo fondamentale!

    Non resta che attendere qualche annetto…spero si ripiglino, phila mi è sempre stata simpatica 🙂

    • Condivido l’idea dei veterani che aiutino i giovani nel loro sviluppo, ma da questo punto di vista non è necessario prendere un KG (ad es.), perchè potrebbe bastare un Jason Collins (ad es.): non so se mi sono spiegato …

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