Varese-Pozzecco rinnovano i voti di matrimonio

0
1270

A volte il passato ritorna, e se quel passato è positivo allora si rivela una gioia ancora più grande. Per Varese e i suoi tifosi questo giugno è stato così, perchè veder tornare Gianmarco Pozzecco dopo 12 anni dalla sua ultima presenza ufficiale è stata un’enorme festa. Dopo 8 anni passati come giocatore, con la vittoria di uno Scudetto e di una Supercoppa Italiana, il Poz torna come allenatore, una veste davvero strana se qualcuno l’avesse predetta solo qualche anno fa, ma che dopo le ultime due stagioni in panchina con Capo d’Orlando non appare per nulla così assurda, anzi. Cecco Vescovi ha scelto un simbolo della Pallacanestro Varese del passato per cercare di rilanciare la squadra nel presente e nel futuro, e quel simbolo è probabilmente il giocatore con maggior leadership e simpatia che il nostro paese ha sfornato negli ultimi decenni.

A Capo d’Orlando Pozzecco ha trovato un luogo perfetto prima per chiudere la sua carriera da giocatore e poi per iniziare quella da allenatore, ma Varese è quella che il tecnico ha definito “la mia casa” e quindi l’offerta non poteva essere rifiutata. 8 anni insieme non si possono dimenticare ma è altrettanto vero che nello sport, un ricordo positivo lasciato anni prima può trasformarsi velocemente in negativo se le cose non dovessero andare come ci si aspetta o come i tifosi vorrebbero. Pozzecco quindi dovrà stare molto attento a questo, anche se la cosa non lo spaventa:

“La pressione può essere anche positiva. Fa parte del mio ruolo, da giocatore non mi sono mai tirato indietro davanti a certe responsabilità. Non posso che essere contento dell’entusiasmo che si sta creando anche se sono consapevole che tutto ciò dovrà essere supportato da risultati sportivi adeguati. Abbiamo la grande responsabilità, tutti, di riportare Varese ai livelli migliori, l’entusiasmo è necessario.”

Non sarà facile però perchè la società nelle ultime stagioni ha faticato a livello economico (è in trattativa con Indesit come main sponsor che potrebbe portare un po’ di liquidità nelle casse dei lombardi e quindi sbloccare il mercato) e non può permettersi giocatori di primissima fascia, inoltre ha perso l’ossatura dello scorso anno con gli addii di Banks, Johnson, De Nicolao e Polonara, e dovrà quindi ripartire da zero con la costruzione. Anche questo non sembra spaventare più di tanto il Poz che continua a ribadire che Vescovi sta facendo un ottimo lavoro e che i giocatori voluti arriveranno:

“Voglio una squadra che abbia connessione, capacità di unire passione e professionalità, giocatori che credano in quello che fanno e che vogliano giocare a basket. Giocatori che facciano gruppo, che amino la maglia, che a fine stagione possono anche andare via, ma che si facciano amare dalla gente. Mi sono fatto un’idea di quello che potrà essere la squadra, dovremmo però essere molto oculati e riflessivi nelle scelte visto che il budget non sarà spropositato. Mi piacerebbe costruire una squadra con un’identità forte, con giocatori professionali e dalla profonda conoscenza del gioco.”

Per cercare di migliorare il decimo posto ottenuto la scorsa stagione nel campionato di serie A per ora sono arrivati Craig Callahan, ala classe ’81 reduce da una stagione a Verona a 13.7 punti e 7.1 rimbalzi, Ed Daniel, ala classe ’90 da Pistoia dove ha viaggiato a 8.7 punti (52.1% da 2 e 64.3% ai liberi) e 7.6 rimbalzi, Dawan Robinson, play classe 1982 provienente dall’Elitzur Netanya, squadra israeliana, dove ha giocato 35 minuti di media segnando 19.3 punti (57% da 2, 74.8% ai liberi) con 4 assist e 3.1 rimbalzi e Kristjan Kangur, di ritorno dopo i due Scudetti vinti con Siena e con Milano.
Si attendono ovviamente altri arrivi per rimpolpare un roster al momento povero e per dare la possibilità a Pozzecco di lavorare fin da subito con una squadra competitiva per cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati. Ci sono delle voci sul canadese Jevohn Shepherd e sul lungo americano Alex Stepheson, lo scorso anno a Lubiana, ma al momento tutto è abbastanza bloccato.

In attesa dei giocatori, ad ogni modo, questa è l’accoglienza che i tifosi di Varese hanno riservato al ritorno del Poz: