Durant resta con Nike per 300 milioni di motivi

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Chiamiamoli motivi, chiamiamoli pure dollari, la realtà è che Nike, colosso dell’abbigliamento sportivo fondato da Phil Knight e con sede a Beaverton, in Oregon, ha dovuto rompere per bene il salvadanaio per trattenere l’MVP dell’ultima stagione NBA Kevin Durant. Il nativo di Washington DC, il cui contratto col ‘baffo’ è scaduto, è andato vicinissimo ad accettare la corte serrata del marchio emergente Under Armour, che tra le sue file vanta Stephen Curry come testimonial di punta, capace di mettere sul tavolo una proposta decennale da 265 milioni di dollari. L’asso dei Thunder ha vacillato ma alla fine, con l’intercessione del suo agente Jay-Z, ha strappato un nuovo sodalizio con Nike che secondo alcuni gli porterà nelle tasche quasi 350 milioni di dollari per i prossimi anni.

Durant aveva firmato con Nike poco dopo essere stato scelto al Draft con la numero 2 assoluta nel 2007 e aveva deciso di legarsi al ‘baffo’ per una questione sentimentale: infatti, nonostante adidas offrisse molto di più, si ‘accontentò’ di 60 milioni di dollari in 7 anni pur di rappresentare il marchio che fin da bambino preferiva. Sette anni dopo è stato lui stesso a dare l’annuncio via Twitter del rinnovo contrattuale con la casa di Beaverton.

La trattativa però non è stata semplice anche perchè, cosa abbastanza strana secondo gli addetti ai lavori, Nike ha atteso che un suo grosso testimonial andasse a scadenza di contratto prima di sedersi al tavolo per l’eventuale rinnovo. E qui la rampante Under Armour ha capito che poteva fare il colpo della vita e ha messo sul tavolo un’offerta per i prossimi 10 anni con una cifra compresa tra i 265 e i 285 milioni di dollari contro i 20 milioni a stagione proposti dallo Swoosh.

Durant è apparso davvero interessato all’offerta di Under Armour che aveva deciso di puntare forte su di lui per conquistare il mercato di tutto il Nord America ed era pronto a dargli ben più di quello che paga al Tottenham (16, 5 milioni di dollari l’anno). Inoltre la casa di abbigliamento sportivo ha sede a Baltimore, circa 40 miglia da Seat Pleasant, cittadina natale di KD, e questo lo avrebbe riportato ancor di più alle origini cui è legatissimo. Questa cosa aveva anche diffuso il panico tra i tifosi dei Thunder che già pensavano all’estate 2016, quando Durant sarà free agent, e immaginavano un suo addio per tornare a casa e firmare con gli Wizards.

Alla fine però Durant, dopo aver tentennato, ha deciso di negoziare nuovamente con Nike perchè è il marchio dominante sul mercato, perchè può permettergli di crescere in termini sia economici, sia mediatici, e perchè il ‘baffo’ dà maggiori garanzie rispetto ad una casa che è sì in grande ascesa ma che non ha ancora basi eccessivamente solide. Per Under Armour, dopo aver fallito l’assalto un anno fa a Blake Griffin, rimasto con Jordan Brand (sempre Nike), un nuovo nulla di fatto con Durant. KD, secondo quanto riportato anche dal Wall Street Journal, ha firmato con Nike un decennale fino al 2024 da circa 300 milioni di dollari che comprendono anche bonus legati alle vendite e alla crescita del suo personale logo, più altri 50 milioni al momento del suo ritiro dal basket. La conferma di Durant con Nike dà qualche speranza in più anche ai tifosi di Oklahoma City di rivederlo in maglia Thunder anche dopo il 2016. E ha fatto felice un altro uomo Nike come LeBron James che ha cinguettato: “Siamo il meglio!”.