Scommesse e gare al mattino: la nuova NBA di Silver

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Nei suoi 30 anni al comando della NBA, David Stern ha trasformato una Lega in crisi in una delle più ricche, remunerative e importanti organizzazioni sportive (ma non solo) al mondo. Adam Silver, colui che è cresciuto lavorando al suo fianco e ne ha preso il posto dalla scorsa primavera nel ruolo di commissioner, non vuole essere da meno e sta pensando a nuovi territori su cui espandersi per ottenere ancora più introiti. In un’intervista al canale finanziario Bloomberg, il 52enne Silver si è concentrato su due temi importanti: la legalizzazione delle scommesse sportive e la possibilità di giocare delle partite al mattino per favorire il pubblico internazionale, europeo ma soprattutto asiatico, considerando la Cina, e perchè no l’India, due mercati potenzialmente inesauribili in termini di guadagni.

Adam Silver ha dimostrato di saper tenere molto bene in mano il timone dell’NBA nell’ostico, intricato e delicato caso Sterling, dopo le dichiarazioni razziste dell’ex proprietario dei Los Angeles Clippers, e i giocatori sembrano appoggiarlo in toto. Per questo motivo il commissioner, manager apprezzato anche al di fuori degli Stati Uniti e invidiato da altri sport, potrebbe puntare sulla sua forte posizione per cercare di forzare confini finora inesplorati. Uno di questi riguarda le scommesse sportive che negli Stati Uniti sono illegali (tranne in tre stati) ma che nonostante ciò hanno visto gli americani contribuire a circa il 10% delle giocate in tutto il mondo per circa 3 miliardi di dollari spesi appoggiandosi a conti correnti registrati fuori dagli USA.

Questo il pensiero di Adam Silver:

Se qualche Stato accetterà la legalizzazione delle scommesse sportive allora ci sarà un domino e noi saremo ben felici di partecipare alla festa. Se ci sono scommesse su qualsiasi tipo di competizione sportive, aumentano le possibilità che le persone restino incollate all’evento lasciandosi trasportare. E’ in questo campo che noi trarremmo enormi profitti. Se le persone guardassero le partite e nel frattempo continuassero a scommettere con i loro smartphone, cosa che fanno già nel Regno Unito, questo aumenterebbe il periodo di attenzione verso il programma/evento sportivo“.

Un altro tema toccato dal commissioner nell’intervista con Bloomberg riguarda la possibilità di coinvolgere maggiormente il pubblico internazionale agevolandolo nella fruizione delle partite, il prodotto principale che l’NBA vende. Non è infatti da escludere in futuro la collocazione di un paio di partite per ciascuna squadra una volta ogni due mesi alle 10 del mattino ora di New York (le 18 in Europa), per favorire soprattutto il pubblico asiatico, in particolare cinese (lì la gara sarebbe intorno alle 22), ma anche quello Europeo.

Silver ha spiegato nei dettagli la sua proposta:

Penso che la sfida più grande per far crescere la NBA nel mondo sia quello di minimizzare le differenze sui fusi orari. Per far ciò potremmo considerare di cambiare gli orari di alcune partite. Una volta che l’audience in Cina diverrà sufficientemente importante non sarebbe così pazzo chiedere ai team di giocare una volta ogni due mesi, al sabato, una partita mattutina. In Cina avremmo la possibilità di raggiungere 100 milioni di persone, questa è la motivazione principale per cui si potrebbe vedere una squadra giocare alle 10 di mattina“.

Queste idee e proposte di Silver sono interessanti e fanno capire come questo 52enne avvocato di New York, a prescindere che si concretizzeranno o meno, sta lavorando intensamente per rendere ancora più solida e forte in vista del futuro una Lega già notevolmente ricca e moderna come l’NBA. Ma non c’erano grossi dubbi sulle qualità di Silver, cresciuto fianco a fianco col grande David Stern.

15 COMMENTS

  1. 100 milioni di nuovi appassionati quando lo share delle ultime Finals è stato sui 15 milioni di media è un’opportunità a cui l’NBA non può rinunciare.

    Primo passo verso una lega globale con division in Europa ed Asia?

    • I have a dream
      Un campionato globale in cui raccogliere l’elite del basket mondiale…
      CHE ROBA POTENTE ANCHE SOLO DA PENSARE

      • Orpo! Ci vorrebbe un sociologo, perchè io penso che ci siano anche delle resistenze (avete presente federazioni locali e roba simile) perchè ciò non avvenga. Ma forse avete ragione voi … il dio denaro avrà il sopravvento.

        • Speriamo. Di sicuro dovrebbero spingere non poco gli americani per farlo.
          In Europa da due decenni si parla di una superlega proprio in stile NBA per il calcio, ma in anni di progressi se ne son visti pochini…

          • Ma nel calcio non c’è qualcosa di simile all’NBA al di là dell’Atlantico, quindi il paragone non calza. L’NBA è una macchina da soldi già adesso, figuriamoci su scala planetaria.

          • Il calcio (e lo sport in generale in Europa) è legato alle federazioni nazionali e internazionali.
            L’NBA (come tutte le leghe pro americane) è una lega privata senza nessun vincolo o sovvenzione statale quindi può decidere da se e non ha resistenze di alcun genere.

            Inoltre la Champions attuale è una macchina da soldi impressionante e non c’è alcun interesse a sconvolgere questo “sistema”.

            p.s quanto riguarda la GBA (Global basket Association) io sono un convinto sostenitore e credo si farà appena si riusciranno a diminuire i tempi di percorrenza logistici dei voli intercontinentali. Io scommeterei su una GBA entro il 2050 con una division in Europa (6 squadre Spagna, Italia, Germania, Inghilterra, Turchia, Russia) e Asia (5 in Cina in città con 10+ milioni di abitanti + 1 nelle Filippine)

          • Mi fa piacere “sentire” questo ottimismo nell’aria. Purtroppo io non la vedo così rosea, ma non tanto per quanto riguarda la parte sportiva, ma la “politica” in generale … ma mi fermo qui perchè la politica la lasciamo ad altri forum 🙂

  2. Un saluto a tutti gli amici che hanno scommesso sulla vittoria della Spagna al momento del forfait di KD 😉
    #Visionari

  3. Evvaiiiiii!!! Ieri sera ho dovuto tifare Blues ma a qualcosa é servito!!!
    Vedere i pompatissimi spagnoli uscire prima della Finale contro una squadra francese con grandissime assenze (Parker e Noah bastano?!) é stata davvero una goduria.

    E sottolineo come, anche in questo blog, c’era chi diceva in tempi non sospetti che gli spagnoli si sarebbero sciolti come neve al sole quando cominciava ad alzarsi la temperatura…

  4. Partita vinta da Collet e persa da Orenga. La Francia diminuisce il numero di possessi, gioca al limite dei 24 e “sporca” l’incontro, mettendo le mani addosso in difesa, e stroncando sul nascere il contropiede iberico. Huertel fondamentale nel gestire l’attacco nel finale, mentre Diaw solito scienziato che dirige l’orchestra in attacco e in difesa. Difensivamente fondamentale Gobert sempre nella posizione corretta quando c’era da chiudere l’area.
    E difficile trovare qualcuno della Francia che abbia steccato.

    La Spagna deve recriminare sulle scelte del suo CT. Era evidente che una partita così la vinci su i nervi, e non vedo quale migliore occasione per usare Reyes. Fernandez inutile (toglierlo pare brutto), ma soprattutto un Rubio impaurito nel gestire i possessi finali.La fotografia della partita è il quintetto con Navarro – Calderon – Rubio che ha regalato rimbalzi a tutto andare ai galletti. Orenga aveva in mano una Ferrari, ma non ha saputo stare lontano dal fango. Saltato il piano A, non c’era il piano B. Con un roster così è inaudito.

    • Hai detto tutto. La Francia ha fatto tutto bene, ma il piano tattico era scontato. Gestirsi bene l’attacco per non far correre gli spagnoli. Hanno ottenuto più dello sperabile da Heurtel, ma non hanno avuto nemmeno ste prestazioni monster da elementi di talento come Batum o Gelabale. Vinta essenzialmente a livello di coaching, soprattutto per demeriti di Orenga.

      Appunto, Orenga. Per tutto il torneo hai vinto con scarti intorno ai 30 punti. Faceva tanto schifo dare dei minuti anche a gente come Reyes o Claver? Soprattutto il secondo, a mio parere, ieri sarebbe stato fondamentale. Nel senso che M Gasol non riusciva assolutamente ad attaccare Diaw spalle a canestro. Ibaka in attacco non ti da mai molto. Ci stava male uno verticale come Claver a giocare da 4 con P Gasol da 5? Almeno avrebbe potuto attaccare frontalmente Diaw per giocare dei penetra e scarica.

      Poi vado sullo scontato… Rubio se non lo fai correre è catastrofico. Specie negli ultimi minuti non puoi tenere uno che tira col 20% dal campo. Perché non dare la palla in mano a Calderon (visto che Rodriguez aveva una mano monca)?
      Inoltre la non pericolosità di Rubio al tiro ha dato modo alla Francia di raddoppiare forte sul post di Gasol con i piccoli (soprattutto a inizio partita), e in generale di riempire il pitturato e di giocare in anticipo sulle linee di passaggio.

      Spagna comunque molto sopravvalutata, soprattutto quando dicono “tutti i campioni al loro apice”. Questo è l’apice di Pau Gasol? Cioè, a livello FIBA sposta sempre, ma 5 anni fa era un altro giocatore. E Navarro? e Calderon? Questi sono in fase calante altro che apice. Inoltre va beh, Rubio è il più sopravvalutato del globo, ma anche Marc Gasol a me non sembra sto fenomeno. Grandi mani, grande QI, ma se non riesci a dominare uno che ti rende 20cm che centro sei. Più bello che efficace (ne avevamo già discusso tempo fa di questo…).
      Ultima considerazione… forse Mirotic serviva più di Ibaka, ma qui vale il senno del poi a bestia.

      Mensione speciale per Gobert, che ha dato tantissimo in difesa.

      ps GODO

      • su l ultima parte non sono molto d accordo Con questa competizione penso che possiamo dire addio alla grandissima Spagna , già il prossimo anno non sarà più forte come oggi, e negli anni a venire sempre peggio.
        Però comunque da questo magnifico gruppo hanno tolto 2 europei , 1 mondiale, 2 finali olimpiche e 3 finali europee .
        Ora arriveranno tempo peggiori ma fa parte dello sport . è il momento per altre Nazioni.
        a parer mio questa sconfitta non ridimensiona i giocatori spagnoli come dici spesso tutto stiamo parlando di un gioco di squadra dove esistono tantissime componenti e poi proprio ieri parlavo con un amico dicendo che sarebbe stato il primo mondiale senza un vero upset e che prima o poi per la legge dei grandi numeri doveva accadere.
        detto fatto 😀

        • No non ci siamo capiti.
          Tolto team USA, la Spagna di questo decennio è una delle nazionali più forti di sempre insieme alla Jugoslavia dei bei tempi (e mi commuovo) e l’Argentina della generacion dorada (che anche loro ci danno tristemente l’addio). Nessuno penso possa dire il contrario.

          Io intendevo che il roster di oggi era un po’ troppo pompato. Cioè non mi si può dire che questo è il miglior Navarro, tanto per fare un esempio. Il miglior Navarro non lo vediamo da qualche anno.
          E l’equivoco sta anche nella sopravvalutazione eccessiva di alcuni giocatori, che sono buoni/ottimi ma non fenomeni. E per me i 3 casi più eclatanti sono:
          – Rubio (ca va sans dire)
          – Ibaka
          – Gasol (Marc chiaramente, che l’altro è un fenomeno davvero)
          Oh occhio che gli ultimi 2, a livello FIBA specialmente, ad avercene. E non hanno perso per colpa loro, ma come abbiamo già detto è più la responsabilità del coach che dei giocatori. Però mi pare ci sia un po’ troppa esaltazione per questi giocatori. E’ tutto.

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