Celebration Day a Milano: in archivio lo Scudetto dell’EA7

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L’EA7 Emporio Armani Milano festeggia per l’ultima volta lo Scudetto conquistato lo scorso giugno battendo 90-75 la matricola Aquila Trento, neo promossa in serie A. La gara è stata tutt’altro che semplice ma il risultato, seppur fondamentale, è l’ultimo stralcio di una serata speciale cui hanno partecipato quasi 8mila spettatori al Forum di Assago. L’Olimpia ha organizzato il “Celebration Day” in occasione della prima gara casalinga della stagione: come succede da tradizione in NBA, la formazione biancorossa ha issato sul soffitto del palazzo il banner con lo Scudetto 2013-14, il 26esimo della storia dell’Olimpia. Un tricolore autografato dal patron Armani prima di essere inserito insieme a quelli del passato: una firma dal valore inestimabile considerati gli sforzi economici e la passione del patron negli ultimi anni.

L’Olimpia targata Armani è tornata sul tetto d’Italia dopo un lungo digiuno durato 18 anni e una lunghissima rincorsa che nel recente passato aveva sempre cozzato contro la Mens Sana Siena. Tutti hanno ancora davanti agli occhi il canestro sulla sirena di Curtis Jerrells al PalaEstra in gara 6 della scorsa serie finale, una prodezza che ha permesso alle Scarpette Rosse di giocare e vincere la decisiva gara 7 davanti ad un Forum stracolmo. Sì perchè un altro punto importantissimo e di certo non meno rilevante è che la Milano targata Giorgio Armani ha richiamato il pubblico milanese che si è di nuovo affezionato alla squadra ed è tornato in massa al palazzo per sostenere una squadra competitiva e battagliera che ha incarnato la tradizione Olimpia. Non soltanto al Forum comunque, se si considerano i tanti tifosi assiepati davanti ai maxischermi che il comune di Milano aveva piazzato nei luoghi simboli della città proprio in occasione delle finali e per rispondere ad una richiesta insostenibile di biglietti.

Il Celebration Day è la naturale conclusione di un percorso che, dopo diverse sconfitte, ha trovato una vittoria meritata e costruita col lavoro e la dedizione. Prima della palla a due contro Trento l’EA7 era schierata a bordocampo davanti al tavolo degli ufficiali mentre il palcoscenico è stato giustamente lasciato al patron Armani che ha ringraziato il pubblico, ha reso onore alla squadra e ha autografato il tricolore, poi issato al cielo del Forum mentre risuonava l’inno di Mameli.

A margine della partita il patron Giorgio Armani, festeggiato da una fragorosa standing ovation, ha detto:

Il sogno ora è quello di rivincire lo Scudetto. Final Four di Eurolega? Beh, non pretendiamo troppo anche se in ogni caso è normale sperare di ottenere il massimo. Quello che mi appassiona della pallacanestro è la forza che esprimono i giocatori nell’immediato, non ci sono intervalli, non c’è un momento di stasi. E’ un continuo susseguirsi di azioni che possono che possono cambiare il corso di una partita. Inoltre è uno sport molto creativo e che confida moltissimo nel lavoro di squadra“.

Anche un tifoso speciale da Denver, Colorado, come Danilo Gallinari, da sempre legatissimo ai colori dell’Olimpia Milano, ha festeggiato il Celebration Day.

Per la cronaca la partita è stata tutt’altro che semplice per Milano, con la matricola Aquila Trento che non ha per nulla vestito i panni della vittima sacrificale nella festa del Forum. La Dolomiti Energia ha risposto al meglio alle folate di Milano, è stata più volto sotto anche in doppia cifra ma a metà quarto quarto era ancora in scia. Ci hanno pensato Kleiza e Ragland a suon di triple a stendere definitivamente Trento e consegnare a Milano la vittoria nella seconda giornata di serie A, ciliegina sulla torta di una serata che va dritta nella storia dell’Olimpia e che tutti sperano sia solo la prima di una lunga serie di successi. Come aveva detto coach Banchi prima della partita, l’obiettivo è “riempire tutto lo spazio che ancora è disponibile su questo tetto“.