Milano senza gambe, a Sassari la Supercoppa

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La Dinamo Sassari ci ha preso gusto e dopo la Coppa Italia vinta al Forum la scorsa primavera, conquista anche la Supercoppa, primo appuntamento della stagione 2014-15. Sul parquet amico del PalaSerradimigni il Banco di Sardegna vince l’edizione 2014 del trofeo – per la prima volta nel formato final four – battendo l’EA7 Emporio Armani Milano in finale 96-88. Parquet amico fino ad un certo punto perchè i sardi contro Milano non avevano mai vinto. All’Olimpia, senza Shawn James e con un David Moss in campo per appena un minuto, non bastano i 26 punti di MarShon Brooks. La Dinamo è guidata da Jerome Dyson, 25 punti in finale, nominato giusto MVP.

La Dinamo Sassari di coach Sacchetti, rivoltata come un calzino sul mercato dopo la passata stagione (via i Diener, i Green e molti altri, dentro Sosa, Logan, Dyson, Sanders e Lawal) e in attesa di debuttare per la prima volta in Eurolega, ha vinto con merito in una finale dominata per larghi tratti, sempre condotta in testa, e con una superiorità atletica e fisica netta. L’EA7 Emporio Armani di Banchi, senza James e Moss, con Melli ancora in rodaggio e una condizione fisica generale decisamente in ritardo, ha trovato con l’orgoglio e il talento dei nuovi Brooks, Ragland e Kleiza il modo di rientrare anche fino al -1 dopo essere sprofondata a -21, ma alla fine i campioni d’Italia in carica non hanno trovato lo spunto per conquistare la tanto desiderata Supercoppa, trofeo che manca nella pur prestigiosa bacheca delle Scarpette Rosse.

Al PalaSerradimigni, con diversi spazi vuoti nonostante in finale ci sia la squadra di casa contro i campioni d’Italia, la Dinamo parte fortissimo e scappa subito via grazie alle schiacciate di Lawal e alle scorribande di Dyson e Sosa per 29-14 di fine primo quarto. L’Olimpia – 0 su 6 da tre nel primo periodo – è in rottura prolungata e a inizio secondo quarto sprofonda a -21 (35-14). Qui però succede l’incredibile: Sassari stacca totalmente la spina e Milano rientra fino al 36-33 con un parziali di 19-1 firmato da un sontuoso Brooks, il solito Kleiza e un gioco da 4 punti di capitan Gentile. La gara è tirata e nervosa, gli arbitri assestano tecnici da una parte e dall’altra, ma all’intervallo è il Banco di Sardegna ad allungare di nuovo, sul 50-40, con una bomba di Sosa e un long two di Logan.

Nel terzo quarto è una battaglia, con Milano che trova il modo di accorciare sfruttando le tante forzature di Sassari. L’Olimpia con Brooks fallisce la tripla del potenziale pari sul 58-55 ma si rifà con la bomba del -3 (64-61) e al 30′ il punteggio è 72-68 per i sardi. Banchi può finalmente contare anche su Ragland che si mette in partita e mette tutti i suoi 16 punti nel terzo parziale. Il quarto e ultimo periodo si apre con l’ennesima tripla di MarShon Brooks (26 punti per l’ex di Nets e Lakers alla fine, top scorer del match) che vale il -1 sul 72-71 ma Milano non va oltre: la Dinamo risponde con un break di 9-0 propiziato da uno scatenato Dyson e i sardi tornano avanti in doppia cifra, 81-71. A 6′ dalla fine capitan Gentile – nervoso e impalpabile con solo 4 punti – esce per falli ma nonostante tutto l’Olimpia ha ancora la forza di tornare a -6 (86-80). E’ l’ultimo sussulto perchè l’ex brindisino Dyson mette la bomba del 95-85 e poi il libero della staffa.

Al suono della sirena inizia la festa della Dinamo, col presidente Stefano Sardara che alza la Supercoppa e poi coach Sacchetti e Dyson premiati individualmente. Oltre all’ex guardia di UConn per Sassari ci sono anche 14 punti di Todic, Sosa e David Logan: la Dinamo ha destato una grande impressione e appare la più serie candidata al ruolo di anti Milano in campionato. Per l’Olimpia questa Supercoppa è solo un incidente di un percorso che è appena all’inizio ma nel quale ripetersi sarà tutt’altro che scontato. Gli infortuni e la condizione fisica sono un’attenuante: diamo tempo a coach Banchi e ai suoi ragazzi di ritrovare la forma migliore. Intanto onore alla Dinamo Sassari, splendida realtà del basket italiano.