New Orleans Pelicans: una squadra in ascesa

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I Power Rankigs di inizio stagione sono un terreno scivoloso, nel quale non è raro cadere in trappole che possono riservare brutte figure per chi li stila. Stupisce che ESPN abbia messo, nel suo rituale Power Ranking settembrino,  i Pelicans al diciassettesimo posto complessivo nella Lega e al decimo nella Western Conference. La squadra della Louisiana è infatti una di quelle con il maggior margine di crescita (inteso come incremento di vittorie) e le 34 vittorie della passata stagione saranno verosimilmente migliorate dai ragazzi di Monty Williams, così come è facile aspettarsi un miglioramento della dodicesima posizione nella Western Conference e dell’ultima nella Division.

La chiave di questi miglioramenti non può che essere la salute di due uomini fondamentali come Ryan Anderson e Jrue Holiday che l’anno passato hanno giocato 56 partite in due (22 il primo e 34 il secondo). L’arrivo in estate di Omer Asik e il conseguente affiancamento ad Anthony Davis è tanto intrigante quanto rischioso. Sulla carta è una potenziale top-3 delle coppie di lunghi della Lega, ma teoria e pratica non sempre vanno di pari passo. Quello che è certo, è che Anthony Davis avrà parecchio lavoro sporco in meno da fare e una maggiore libertà lontano dal canestro, ma la staticità di Asik potrebbe essere d’intralcio quando il Monociglio vorrà attaccare il ferro. Se le coppie di lunghi hanno alchimie ed intese imprevedibili, quelle dei piccoli non sono da meno. L’esperimento fatto dai Pelicans lo scorso anno, ovvero affiancare Holiday e Gordon, si è dimostrato tutto sommato efficace, a fronte dei numerosi dubbi che erano sorti a riguardo. Quest’anno, i due compagni di back-court, avranno tempo e modo di amalgamarsi per il meglio, e il loro potenziale è tutto in crescita. Crescita che ci si aspetta anche da Austin Rivers che lo scorso anno, a causa dell’infortunio di Holiday, ha forse giocato più di quanto avrebbe dovuto con più bassi che alti.

In estate hanno lasciato la Louisiana due giocatori che l’anno scorso hanno ricoperto un ruolo importante nelle rotazioni di coach Williams: Anthony Morrow e Al-Farouq Aminu. Se il primo è stato sostituito con Jimmer Fredette (altra scommessa), il secondo non è stato invece rimpiazzato. Il significato del mancato riempimento del buco lasciato dal nuovo giocatore dei Mavs si può spiegare con l’intenzione da parte della dirigenza di dare maggiori responsabilità a Tyreke Evans, uno dei talenti più enigmatici della NBA. L’anno scorso Evans e Aminu si dividevano i minuti nello spot di ala piccola (28.2 il primo e 25.6 il secondo), mentre quest’anno è lecito aspettarsi un aumento di minutaggio per l’ex Sacramento dovuto alla mancanza di un giocatore con caratteristiche simili a lui nel roster.

I Pelicans 2014-15 si presenteranno al via con l’obiettivo di centrare la post-season, che in Louisiana manca dal 2011. Gli occhi saranno inevitabilmente puntati sul neo-campione mondiale Anthony Davis, leader e trascinatore indiscusso della franchigia di New Orleans e non solo. Sono in tanti infatti a vedere Davis come miglior lungo NBA in un futuro neanche troppo lontano. Con le presenze di Anderson e Holiday, non ci sentiamo di essere d’accordo con ESPN e la decima posizione ad Ovest che ha dato a New Orleans.

5 COMMENTS

  1. Eh ma chi sta fuori da playoff?Fascia A:Spurs,OKC,fascia B:Clips,fascia C:GSW,Dallas, Memphis,fascia D:Portland,Houston,Denver,Phoenix e NOLA.Per voi NOLA,molto banalmente,è superiore a Denver\Phoenix?

    • Beh, io innanzitutto metterei GSW in seconda fascia: se per una volta restano tutti sani possono far paura a tutti.

      NOLA credo che possa ambire al settimo o ottavo posto ad Ovest: deve fare un salto di qualità ma non vedo perché non abbia possibilità di fare quello che ha fatto Phoenix l’anno scorso (o Portland, che se non fosse partita a razzo non avrebbe nemmeno fatto i PO)

  2. L’hanno scorso Evans e Aminu si dividevano i minuti nello spot di ala piccola (28.2 il primo e 25.6 il secondo),

  3. Mi piacerebbe vedere sin da subito Davis ai PO, anche se dura. A parte OKC, Spurs e Clippers (non in quest’ordine) può succedere davvero di tutto.
    Warriors, Mavs e Grizzlies, che do per scontato facciano i PO, non mi sorprenderebbero se dovessero agguantare gli ultimi posti utili nelle ultime partite.
    Escludendo Lakers, Jazz, Kings e T’wolves, resta da capire per quali tra queste 5 il campionato non finirà ad aprile:
    Houston: perdono Parsons e Lin, non adeguatamente rimpiazzati. Harden e Howard da soli ad Est possono bastare, ma ad Ovest?
    Denver: tanti buoni giocatori, qualcuno che deve riconfermarsi (Gallinari), qualche altro che potrebbe esplodere definitivamente (Faried, Lawson): dovessero trovare una buona alchimia come ai tempi di Karl, l’ottavo posto non si discute.
    Portland: la panchina, punto debole della passata stagione, è stata leggermente rinforzata. Per la regular il solo quintetto titolare cmq può bastare, e Lillard è destinato a migliorarsi ulteriormente: tra le incerte, Portland è la squadra con le maggiori possibilità di PO.
    Phoenix: perdono un uomo di esperienza come Frye, ma sono gli stessi dell’anno scorso, con Bledsoe che deve obbligatoriamente riconfermarsi (e non infortunarsi); Dragic (che mi sembra sempre più forte) e Thomas, completano un backcourt quasi immarcabile, manca qualcosa sotto i tabelloni, ma forse potrebbe bastare; li vedo di poco sopra i Nuggets.
    New Orleans: c’è quel Davis che potrebbe trascinare i compagni ai PO, giocatore giovane e dominante come non si vedeva da almeno più di un lustro; salvo infortuni, ce la possono fare, spero in una crescita di Evans, mio pupillo, ma nel selvaggio West è davvero dura!!! I pelicans e la giocano con tutte le incerte che ho elencato, ma manca loro quell’esperienza da lotta per i PO che le altre negli ultimi anni hanno quasi sempre avuto…

  4. Io non penso che mettere i Pelicans al decimo posto sia tanto peregrino, almeno sulla carta.
    Hanno tutto da dimostrare, mentre all’ovest ci sono già tante realtà solide, certezze che sarà difficile scalzare.
    Insomma, i primi 6 posti credo siano già presi (SAS, DAL, CLIP,GSW, MEM, OKC in ordine casuale), gli altri due con molte probabilità andranno a Houston e Portland, mentre Denver, Phoenix, Nola sono tutte possibili outsider, senza trascuare il fatto che con Kobe sano ed assetato e i Kings comunque pieni di talento qualche outsider tra gli outsider può pure esserci.

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