Notte NBA: Cavs, Bulls e Gay danno spettacolo

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Curiosità

Nella sconfitta dei San Antonio Spurs contro i Suns, Marco Belinelli in 21 minuti partendo dalla panchina firma 9 punti (3/5 dal campo, 2/2 da tre), 2 rimbalzi, 2 assist.


LeBron James segna 36 punti nella vittoria all’overtime contro i Bulls, il suo massimo contro Chicago dal novembre 2008.
Tristan Thompson ha pareggiato il record di franchigia dei Cavs con 12 rimbalzi offensivi.
Kevin Love diventa il primo giocatore dei Cavaliers da Brad Daugherty (1986/87) ad aver catturato almeno 13 rimbalzi in ognuna delle prime due partite di stagione regolare.


Pau Gasol nonostante la sconfitta si è fatto sentire nella metà campo difensiva chiudendo con 6 stoppate, suo massimo dal 26 dicembre 2009, a Sacramento.

E proprio nella partita tra Kings e Blazers c’è la miglior prestazione della notte, con Rudy Gay autore di 40 punti, il primo giocatore quest’anno a raggiungere questa quota, ed entrando nella storia della franchigia diventando l’unico autore di un quarantello insieme a Oscar Robertson (41 per i Cincinnati Royals, predecessori dei Kings, contro i San Francisco Warriors nel 1967/68).


 

Risultati della notte

Indiana Pacers – Memphis Grizzlies 89-97
(Copeland 16; Randolph 22+13)


Chicago Bulls – Cleveland Cavaliers 108-114 ot
(Rose e Hinrich 20; James 36)


Milwaukee Bucks – Philadelphia 76ers 93-81
(Mayo 25; H. Thompson 15)


Phoenix Suns – San Antonio Spurs 94-89
(Thomas 23; Parker 19)


Sacramento Kings – Portland Trail Blazers 103-94
(Gay 40; Aldridge 22)


Los Angeles Lakers – Los Angeles Clippers 111-118
(Hill 23; Griffin 39)

 

Highlights della notte

7 COMMENTS

  1. Grazie gay…
    cmq per me i caVs non l avrebbero vinta con quel rose indemoniato. Probabilmente quest anno ad est avremo finalmente un duello degno per le finals.
    Ma la schiacciata di kobe? Non ci sono piú parole per descriverlo

  2. Mayo l’anno scorso aveva fatto troppo schifo; non è così scarso e non poteva che migliorare.
    Magari c’entra anche il nuovo modo di giocare dei Bucks che, con l’arrivo di Kidd (e di Jabari, certo), mi sembrano disposti sul campo in modo più razionale (per le carattersitiche dei giocatori) ed efficace degli anni passati.
    Occhio a loro, perchè a est non è così impossibile fare i P.O.

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