L’Armata Rossa e i terribili giovani Catalani

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Definirle sorprese risulterebbe offensivo e riduttivo oltre che sbagliato, perché quando hai in bacheca otto titoli europei, non puoi considerarti una outsider ma sempre una delle squadre da battere, ma il cammino in Eurolega di Cska Mosca e Barcellona finora è qualcosa di davvero sorprendente. Il team della capitale russa sta riscrivendo i record della competizione, viaggiando a punteggio pieno nel girone B e vantando il miglior attacco della competizione. Settecentosedici punti messi a referto, con un +125 di differenziale sono numeri impressionanti che fanno tremare la concorrenza per il titolo europeo.

Il team di coach Dimitris Itoudis, che in estate ha rilevato la panchina lasciata libera da Ettore Messina, ha ritrovato la solidità dei tempi migliori, sfoggiando anche una pallacanestro divertente e spettacolare. Protagonista della rinascita dell’armata rossa è quel Milos Teodosic che sembra godere ancora della magia dei campionati Mondiali disputati in Spagna. Il playmaker serbo viaggia a cifre folli, con 17 punti, 8 assist e 20 di valutazione, avanzando una seria candidatura al titolo di MVP stagionale, trofeo già vinto nel 2010 con la casacca dell’Olympiakos. Coach Itoudis ha copiato lo stratagemma di coach Djordevic in nazionale, affiancando alla guardia di Belgrado un altro playmaker talentuoso come Nando de Colo, che dopo aver terminato l’esperienza oltre oceano, ha scelto Mosca per tentare l’assalto al trofeo che ancora gli manca.
Il Cska Mosca viaggia a pieno ritmo grazie a un equilibrio in cui le rotazione di coach Itoudis coinvolgono l’intero roster. Sonny Weems sta confermando le buone annate precedenti, mettendo a referto 15 punti con il 51% da due e il 42% da tre, mentre Sasha Kaun sembra aver raggiunto la piena maturità con 11 punti (continuando la grande crescita avuta sotto la guida del coach italiano). In difesa i veterani Khryapa e Fridzon consentono di mantenere l’equilibrio a coach Itoudis che può permettersi di schierare due guardie offensive senza sbilanciarsi troppo.

Lo scorso anno la corsa del Cska Mosca si è fermata in semifinale, complice un suicidio negli ultimi minuti contro i futuri campioni del Maccabi Tel Aviv (quest’anno già battuti nella fase a gironi). Ma l’armata rossa è tornata più forte con il generale Teodosic a guidarla, ed è pronta a riprendersi un titolo che manca dalla stagione 2006-2007.

A diversi chilometri da Mosca, c’è un’altra nobile città ancora imbattuta nel massimo campionato europeo. Il Barcellona di re Juan Carlos Navarro è al comando con 8 vittorie nel girone della morte, un risultato sorprendente per un team considerato in fase calante, ottenuto contro squadre di prim’ordine come Panathinaikos, Fenerbahce, EA7 Milano e Bayern Monaco. Coach Xavi Pasqual ha lavorato bene quest’estate, non soffermandosi sulle pesanti cessioni di Lorbek, Papanikolaou e Sada ma stimolando un gruppo giovane e interessante. Navarro continua a produrre il suo contributo con 10 punti di media (e il suo minutaggio e impiego viene centellinato), seguito da Ante Tomic, 11 punti, 8 rimbalzi e 20 di index e Justin Doellman, sorpresa del mercato estivo che ha concluso in doppia cifra anche in palazzetti insidiosi come Atene e Istanbul.
Ma il vero motore del Barca formato 2014 è la colonia di giovani approdata al Palau Saint Jordi. Abrines non si può considerare una sorpresa, data la sua esperienza e le attenzioni di cui gode dagli scout NBA (già scelto al Draft dai Thunder). La giovane guardia classe 1993 produce 8.5 punti ma le ultime prestazione sono parse un livello inferiore rispetto al folgorante inizio che ha castigato Milano. Thomas Satorasky e Deshaun Thomas, entrambi classe 1991, stanno ripagando gli investimenti promossi dal team blaugrana per portarli in catalogna, con il play ceco autore di 8 punti e la guardia americana ex compagno di Della Valle a Ohio State che sta rifacendo vedere le buone cose mostrate l’anno scorso a Nanterre. Ma il capolavoro di Pasqual (e della dirigenza blaugrana) è aver pescato un futuro asso come Mario Hezonja, guardia-ala di 202 cm di soli ventuno anni. Il croato viaggia a nove punti di media con un high di quindici messo a segno contro Milano. Il nuovo Navarro sta già avanzando le pretese per il suo regno.

Difficile tratteggiare le ambizioni delle uniche due squadre ancora imbattute in Eurolega, perché se entrambe ambiscono al trono del Maccabi, la strada che porta a Madrid è ancora molto lunga. Il Cska Mosca si sta dimostrando un team solido e costruito per vincere nel medio termine, grazie a giocatori giunti al pieno della maturità tecnica e fisica. Più difficile fare previsioni sul cammino del Barça, perché se è ipotizzabile immaginare, in futuro, un glorioso ciclo di vittorie blaugrana, gli interrogativi restano sulla data di inizio del ciclo. Per il momento godiamocele così.