Serie A: Cremona e Pesaro per stupire

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Guardando la classifica del massimo campionato italiano ci sono due cose che stupiscono più di altre: le posizioni di Vanoli Cremona e della Consultinvest Pesaro, che si sono affrontate nell’ultimo turno di campionato, anche qui con un risultato a sorpresa. Ad inizio stagione le opinioni erano piuttosto condivise da tutti gli operatori: Cremona una buona squadra ma da metà bassa della classifica, Pesaro una squadra incognita con tanti giovani, che avrebbe lottato per la retrocessione con l’acqua alla gola fino all’ultima giornata, come l’anno scorso. E invece proprio così non sta andando: è vero che i conti si fanno a fine campionato ma è pur vero che chi ben comincia è a metà dell’opera.

Un grande merito nel buon inizio di queste due formazioni ce l’hanno di sicuro i due allenatori. Cesare Pancotto finalmente può preparare una stagione senza subentrare a campionato in corso ma lavorando e costruendo la squadra sin dall’estate; e i risultati confermano la bravura del coach marchigiano che nelle ultime due annate si è legato a Cremona riuscendo, l’anno scorso, a cogliere una salvezza che sembrava un miraggio. Ma bisogna fare i complimenti anche a Sandro Dell’Agnello, coach di Pesaro, alla sua terza stagione in A, la seconda consecutiva con la VL, e sempre con squadre costruite al risparmio e con una situazione societaria sul filo del rasoio; bravissimo l’anno scorso a far credere i suoi nella rimonta e nella salvezza, bravissimo quest’anno a far amalgamare una squadra di giovani.

Cremona

La Vanoli è settima in classifica con un record di 5 vinte e 5 perse, a causa del ko casalingo proprio contro Pesaro, in piena corsa per un posto alle Final Eight di Coppa Italia. Quello che più stupisce di questa formazione è che 3 delle 5 vittorie finora conquistate sono arrivate in trasferta e tutte su parquet non facili a partire da quello di Reggio Emilia (capolista, espugnato alla seconda giornata), così come delle tre sconfitte interne due sono arrivate per mano di due dirette concorrenti come Capo d’Orlando e Pesaro. Insomma una squadra che quando è in giornata è in grado di fare cose incredibili (vedi triplo overtime a Trento e vittoria a Reggio) così come, quando stacca troppo presto la spina è anche capace di perdere partite già in tasca.
La spina dorsale dei lombardi è tutta italiana, rappresentata dall’asse Vitali-Cusin. Il primo quando veste la canotta bianca-azzurra si trasforma e diventa vero trascinatore: viaggia a 12.1 punti di media con 6.1 rimbalzi, 5.8 assist e 6.4 falli subiti a partita. Cremona è riuscita a creare un roster ben equilibrato tra americani ed italiani: tra l’altro mettendo in mostra due ragazzi interessanti come Luca Campani e Fabio Mian. Una squadra a cui manca solo un po’ di continuità per poter confermare la posizione in classifica: per il resto lo spirito e la mano di coach Pancotto si vedono.

Pesaro

Data già da tutti come vittima sacrificale del campionato, sta ribaltando questo pregiudizio sul campo. I marchigiani dopo le prime quattro sconfitte iniziali, frutto dell’adattamento dei tanti classe ’90 al nostro campionato, hanno cambiato marcia conquistando tre vittorie nelle successive sei uscite, timbrando anche successi importanti contro Roma o, come l’ultima, espugnando Cremona, sempre rigorosamente in rimonta; così ora si ritrovano penultimi, ma con ben tre vittorie di vantaggio sul fanalino di coda Caserta con lo scontro diretto ancora da giocare. Si diceva roster giovane: il più vecchio è Musso classe ’86, per il resto sono tutti giocatori nati dal 1989 in su, con alcuni americani alla loro prima esperienza con il basket europeo ed italiano in particolare.
Così dopo essersi adattati al nuovo gioco i vari LaQuinton Ross, Anthony Miles e Juvonte Reddic hanno aumentato i giri del motore inserendosi meglio nei meccanismi della squadra, dove però il vero trascinatore e anima rimane Musso, l’unico rimasto dall’anno scorso, che viaggia a 12.3 punti di media con 4 rimbalzi e 2.3 assist a partita il tutto con l’80% da due punti e il 33.9% da tre. Insomma di sicuro Dell’Agnello ha già fatto un lavoro encomiabile ma molta strada va ancora percorsa perché siamo solo alla decima giornata e la salvezza si dovrà costruire domenica per domenica.

Le immagini della sfida tra le due squadre di domenica