Gli Oscar dell’Eurolega

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Nella notte degli Oscar, il cinema americano ha tributato omaggio alle proprie stelle, premiando le performance più intense e brillanti: Birdman, Alejandro Inarritù e Eddie Redmayne hanno trionfato nella notte più attesa dell’anno per quanto riguarda il cinema ma anche l’Eurolega, giunta ormai alla fase più attesa (conclusa l’andata delle Top 16) ha assegnato i suoi primi Oscar, in attesa di capire chi se li meriterà alla fine delle Final Four di Madrid.

Miglior attore protagonista

Nando de Colo e Boban Marjanovic. La corsa alla statuetta più attesa premia con un ex equo Nando de Colo e Boban Marjanovic, i due atleti che maggiormente hanno impressionato in questa Eurolega. Il francese, arrivato da San Antonio in estate, si è subito rivelato l’arma decisiva del Cska Mosca formato Itoudis. Il play ex Valencia viaggia a cifre interessanti con 16 punti e 3 assist, e al fianco di Teodosic ha formato la coppia di “piccoli” più micidiale del vecchio continente. Boban, ha vinto per due volte il premio di giocatore della settimana, impressionando per una crescita straordinaria e continua. Il brutto anatroccolo, lento e macchinoso osservato agli Eurocamp a Treviso, al Cska Mosca e allo Zalgiris Kaunas ha lasciato il posto a un centro tecnico che sigla 15 punti e cattura 10 rimbalzi, salvandosi dal calvario che la Stella Rossa Belgrado sta vivendo alle Top-16 (record 1-6).

Miglior attore non protagonista

Dimitris Diamantidis. Conferire un Oscar da non protagonista a Diamantidis può sembrare una blasfemia, ma il playmaker greco, trentacinque primavere alle spalle, è riuscito a trascinare il Panathinaikos senza accaparrarsi le luci della ribalta. Tagliato il prestigioso traguardo dei mille assist nella massima competizione a novembre, Dimitris sta mantenendo cifre sempre interessanti con 8 punti e 7 rimbalzi. Senza pretese, Diamantidis, ha portato il suo Pana, orfano dei grandi campioni degli anni passati, in seconda posizione a un passo dal l’ennesimo accesso ai quarti di finali, certificando la caratura di campione infinito.

Migliori effetti speciali

Real Madrid. La statuetta per i migliori effetti speciali finisce a Madrid, premiando una formazione spettacolare e vincente. Alley-oop, schiacciate e tanto contropiede sono le carte principale di Pablo Laso, che tenta l’assalto al trono europeo. I Blancos viaggiano a ritmo sostenuto grazie alla coppia Llull-Rodriguez, ossatura della nazionale spagnola, che dirigono l’orchestra che vanta Fernandez, Nocioni, Carroll e altri violini importanti sia tra le guardie che tra i lunghi (Ayon, Bourousis, Reyes). Ma, dai quarti in poi, sarà necessario trovare anche continuità per non concludere l’avventura Europa con un’altra medaglia d’argento.

Miglior regia

Giannis Sfairopoulos. Oscar alla regia consegnato nella mani del neo coach dell’Olympiakos Pireo Sfairopoulos. Il greco, che in carriera vanta i ruoli di assistente al CSKA Mosca e agli Houston Rockets, ha ereditato la panchina del Pireo a novembre dopo le dimissioni shock di Giorgos Mpartzokas. Dalle ceneri di una squadra atterrita, prevedibile e dal morale basso, Giannis ha costruito una compagine vincente e pericolosa, firmando un record di 14 successi e 3 KO. Inoltre può vantarsi di essere l’unico ad aver fermato l’Armata Rossa al Pireo.

Miglior film rivelazione

Artsiom Parakhouski,   Nizhny Novgorod - © 2015 Simone LucarelliNiznhy Novgorod. La formazione russa, guidata da coach Bagatskis, ha firmato l’impresa più bella dell’Eurolega qualificandosi alle Top-16. In un girone A, dominato dal Real Madrid, i bianconeri hanno ottenuto vittorie importanti contro Efes e Unics, prima di violare il Forum contro l’EA7 di coach Banchi. Coach Bagatskis ha usufruito delle esplosioni di Artsiom Parakhouski, centro bielorusso con un passato nel college di Idaho che guida la classifica index Eurolega e Tylor Rochestie, guardia americana ex Siena, che si sta dimostrando miglior marcatore della competizione con 19 punti di media. La strada per qualificarsi ai quarti risulta insormontabile con ostacoli chiamati Cska Mosca e Olympiakos, ma il Niznhy non smette certo di stupire.

Miglior film

CSKA Mosca. La statuetta più ambita termina nella bacheca del Cska Mosca, che si dimostra la squadra più forte e in palla del lotto. La formazione russa, rivoluzionata dalla cura Itoudis, ha confezionato un ruolino di marcia privo di sbavature, con quindici successi e un solo stop. Weems, Kaun, Teodosic, Fridzon il nuovo arrivato De Colo costituiscono un team che viaggia a pieno ritmo, miglior attacco con 89 punti, senza rinunciare a equilibrio e difesa. Nelle Top-16 il CSKA si è dimostrato più continuo del Real Madrid di Laso e più organizzato di Olympiakos e Maccabi, e attende ora il proprio Oscar finale per chiudere il ciclo. Ed intanto si è fatto un super regalo, ovvero il ritorno di Andrey Kirilenko!

Peggior film

Unics Kazan. L’Oscar per le performance più deludenti, trova numerosi e inaspettati candidati. Dall’EA7 Milano, che in dodici mesi è passata dallo sfiorare le Final Four a chiudere l’andata delle Top 16 con una sola vittoria, sino al Bayern Monaco di Djedovic e McCalebb, eliminato nella fase a gironi. Ma la delusione più inaspettata giunge dalla lontana Kazan, patria di quell’Unics che ha monopolizzato il mercato estivo con gli acquisti di Jerrels, White e Langford per poi crollare nella fase iniziale e mancare l’accesso alle Top-16. Ma attenzione, perché se l’Efes Istanbul di Ivkovic non centrasse l’accesso ai quarti dopo una campagna acquisti veramente importante, l’Oscar meno ambito troverebbe un nuovo e impensabile candidato.