Notte NBA – 06/02/2015: Davis vince una battaglia da leggenda contro Westbrook, gli Hawks superano i Warriors

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Curiosità

Russell Westbrook diventa il secondo giocatore della storia, dopo Wilt Chamberlain nel 1963, a segnare almeno 45 punti, aggiungendo 5 rimbalzi, 5 assist e tirando oltre il 50%, in due partite consecutive. Inoltre diventa il terzo, dopo Chamberlain e Baylor, a segnare almeno 45 punti in due sfide consecutive contro il medesimo avversario. Sempre Chamberlain e Oscar Robertson gli fanno compagnia per un dato leggermente meno esaltante: sono gli unici che, nonostante una prestazione da almeno 48+11+9, al termine hanno perso il match.


Anthony Davis diventa il primo giocatore nelle ultime 10 stagioni con almeno 40 punti, 10 rimbalzi e il tiro della vittoria allo scadere. Fortunata, ma splendida la tripla con cui decide la partita contro i Thunder ed è soltanto la terza in carriera per lui, su 24 tentativi.


Grandissima sfida tra Hawks e Warriors, le due migliori compagini viste finora nella Eastern e Western Conference e quarta sfida di sempre con la miglior percentuale complessiva (0.825) dopo almeno 45 gare giocate. La vittoria se la prende Atlanta, grazie ad un’ottima difesa di Jeff Teague nel limitare Stephen Curry e nonostante il career-high in termini di rimbalzi (20) per Draymond Green.


I Cavaliers interrompono la loro striscia positiva sul più bello, ad una sola vittoria dal loro record di franchigia di 13 successi consecutivi. A punirli i Pacers. E’ la quinta sconfitta stagionale con LeBron James e Kyrie Irving entrambi oltre i 20 punti segnati.


La vittoria per 16 punti dei Raptors sui Clippers, dopo essere stati sotto di 15 lunghezze al termine del primo quarto, è la più larga del genere dopo i 28 punti inflitti dai Nuggets ai Mavericks nel 2004.

 

Risultati della notte

Brooklyn Nets (21-28) – New York Knicks (10-40) 92-88
(Lopez 22; Anthony 21)


Indiana Pacers (19-32) – Cleveland Cavaliers (31-21) 103-99
(Miles 26; Irving 29)


Orlando Magic (16-37) – Los Angeles Lakers (13-37) 103-97
(Harris 34; Kelly 20)


Toronto Raptors (34-17) – Los Angeles Clippers (33-18) 123-107
(DeRozan 24; Griffin 26)


Atlanta Hawks (42-9) – Golden State Warriors (39-9) 124-116
(Teague 23; Thompson 29)


Boston Celtics (19-30) – Philadelphia 76ers (11-40) 107-96
(Sullinger 22; Mbah a Moute 18)


Detroit Pistons (20-31) – Denver Nuggets (19-32) 98-88
(Augustin 22+11; Lawson 20)


Houston Rockets (35-15) – Milwaukee Bucks (27-23) 117-111
(Harden 33; Antetokounmpo 27+15)


Minnesota Timberwolves (10-40) – Memphis Grizzlies (37-13) 90-89
(Wiggins 18; Green 15)


Oklahoma City Thunder (25-25) – New Orleans Pelicans (27-23) 113-116
(Westbrook 48+11; Davis 41+10)


Phoenix Suns (29-23) – Utah Jazz (17-33) 100-93
(Morris 34+12; Hayward 24)


San Antonio Spurs (32-18) – Miami Heat (21-29) 98-85
(Leonard 24; Johnson 18)


 

Il fantastico buzzer-beater di Anthony Davis contro i Thunder

16 COMMENTS

  1. Che dire di un sophomore come Davis?
    Piuttosto si conferma l’eccessiva dipendenza di OkC dei suoi Big. Basta che uno dei due non sia in giornata (in questo caso Durant: 9 su 26 al trio, di cui 3 su 10 da 3) che rischia seriamente di perdere, come è avvenuto. E con una diretta rivale per i PO. A questo punto tra le 3 in lizza quella che mi è meno simpatica (non ho detto antipatica) è proprio OKC.
    A proposito, Pompeio ci ha azzeccato: dopo due settimane dal 22 gennaio OKC ha recuperato soltanto una vittoria ai Suns, che però stanotte ha subito ristabilito le distanze!

    • Si, Davis forte, anzi fortissimo, ma KD … benedetto figliuolo si difende così su un ultimo tiro?

      • Dai Davis ha pescato una preghiera in controtempo indicibile. La difesa era sufficientemente efficace, dai replay si vede che gli ha fatto pure modificare impostazione e parabola. non avesse difeso quel tiro non sarebbe entrato.

        • Oppip hai ragione, ma bastava fosse più presente al momento dello smarcamento e la palla non arrivava nemmeno a Davis. Gli ha lasciato 3 metri! Fosse stata una rimessa normale ok, ma era l’ultima azione…

          • Beh, lasciare Davis (0/8 fino a quel momento) libero a 8 metri dal canestro non mi sembra una mancanza gravissima. Però gli ha lasciato spazio, forse aveva paura che tagliasse a canestro per un tap-in…

      • Ragazzi Kd quest’anno non lo consideriamo, cioè è sempre forte ma quello vero è un’altra cosa, troppi infortunii, non ha ritmo gara, più mi sembra giochi un po’ con il freno a mano tirato, esempio meno penetrazioni.

      • KD non ha difeso male, se vedi il fermo immagine della partenza del tiro lui ha la mano messa bene ma Davis ha pescato il jolly stasera.
        Comunque non vedo l’ora di vedere Davis in una vera contender…piccoli dominatori crescono!

  2. Off-Topic: riforma dei playoff ventilata dal Commissioner, vi butto la mia proposta…
    Regular season da 58 partite per squadra (1 in casa e 1 fuori contro tutti); passano di diritto ai playoff le 6 vincitrici delle division mentre le altre 10 da gironcini di 3 squadre l’uno (4 gironi per conference, sfide andata ritorno tutti contro tutti); passano le prime, le seconde si affrontano in un altro gironcino in cui si qualifica la prima, le terze subito eliminate…
    Si andrebbe quindi ai playoff classici da 16 squadre, stessa formula attuale ma le qualificate ci arriverebbero con una merirocrazia migliore…
    Aspetto insulti e/o controproposte 🙂

    • Per semplificare, facciamo conto che la regular season si chiuda oggi, e che tutte abbiano avuto lo stesso calendario…
      Ad est qualificate di diritto Toronto, Chicago ed Atlanta; 1º girone: Was, Nyk, Bos/ 2º girone: Cle, Phi, Det/ 3º girone: Mil, Orl, Mia/ 4º girone: Cha, Ind, Bro
      Ogni squadra 4 partite, contro ogni avversaria in casa e fuori… Qualificate le prime, mentre le seconde si accorpano in un altro girone, stesse regole; chi lo vince qualificato! 3+4+1=8 squadre, stesso discorwo ad ovest. Playoff con accoppiamenti dettati dal record della regular season…

      • Dubito che cerchino di rivoluzionare tutto. A mio modo di vedere più semplicemente:
        – si portano i 16 migliori record
        – si sposta in una delle due conference le squadre che non entrano negli 8 posti canonici
        – il record di queste squadre nella RS vale per la posizione del tabellone.
        In sostanza ad oggi NOLA e OKC a est: OCK con la 8, NOLA con 6/7 (scontri diretti con i bucks).
        In alternativa andrebbe bene anche la supercazzola con scappellamento a destra …

        • Propongo questa soluzione (ma chi più ne ha, più ne metta!): sarebbe sufficiente introdurre un turno di PO in più, tipo “preliminari di Champions”.
          Quindi:
          1. Sono qualificate ai PO le prime 7 di ogni Conference;
          2. L’8° e la 9° di ogni Conferenze si scontrano incrociandosi.
          3. Se passano entrambe le squadre della stessa Conference, la 9° va nell’altra Conference.
          Eventualmente si possono ampliare i “preliminari dei PO”, estendendendoli alle squadre dalla 7° alla 10° di ogni Conference, ma secondo me è meglio la versione ristretta.

          • Bella idea, ma poi al primo turno la.prima dell’ovest rischia di doversi fare su e giu per il paese al primo turno. Secondo me va bene così

          • È vero, ha i suoi inconvenienti. Ma lo spostamento est-ovest è ridotto al minimo con una serie 2-3-2. Ad esempio, la 1′ all’est potrebbe incontrare un avversario più forte di quello che incontra la 2′. Però avrebbe comunque la certezza di avere la bella sempre in casa fino alle Finale. Mentre i vantaggi sono: chiarezza e semplicità della formula e brevità dei “preliminari” rispetto ad altre proposte. Comunque Il problema nasce dal manifesto squilibrio tra Conferenze. Non esiste rimedio senza un prezzo da pagare.

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