Notte NBA – 22/03/2015: Gallinari stellare, Westbrook altra tripla-doppia

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Curiosità

Italiani tutti in campo ma con risultati differenti: il migliore è Danilo Gallinari che nella vittoria dei Nuggets contro i Magic rinnova il suo massimo in carriera toccando quota 40 punti (in 33 minuti) con 12/21 dal campo (6/13 da tre), 10/11 ai liberi, 4 rimbalzi, 4 assist, 3 recuperi e 2 stoppate!
Vittoria anche per gli Spurs sugli Hawks con Marco Belinelli autore di 13 punti (4/7 dal campo e 2/4 da tre) e 5 rimbalzi in 25 minuti partendo dalla panchina.
Sconfitte invece per i Knicks contro i Raptors e per Andrea Bargnani che segna 16 punti con 6/13 dal campo e per i Celtics contro i Pistons con Gigi Datome purtroppo in campo solamente 5 minuti con 0 punti.


Ormai non fa più notizia Russell Westbrook che anche nella vittoria contro Miami piazza una tripla-doppia (12 punti, 10 rimbalzi e 17 assist), la decima della sua stagione e tutte nelle ultime 31 partite. Prima di lui solamente Michael Jordan ne aveva ottenute così tante in così poche partite, 10 in 11 gare nella stagione 1988/89.
Gli ultimi 4 giocatori a raggiungere le 10 triple-doppie in una singola stagione oltre a Russ? Larry Bird, Magic Johnson, Grant Hill e Jason Kidd.


Continua il buon momento dei Cleveland Cavaliers che battono i Bucks e blindano sempre di più la seconda posizione nella Eastern Conference. Da quando LeBron James è tornato in quintetto a gennaio, dopo aver saltato alcune partite per infortunio, la squadra dell’Ohio è 27-7 di record, il migliore nella NBA.


Vittoria anche per i Clippers, contro i Pelicans, con un Chris Paul molto ispirato che arriva a mettere a referto la sua diciottesima partita stagionale da almeno 20 punti e 10 assist (23+11), secondo migliore della Lega in questa statistica dietro a… ovviamente Russel Westbrook (19).

 

Risultati della notte

Milwaukee Bucks (34-36) – Cleveland Cavaliers (46-26) 90-108
(Carter-Williams 19; James 28+10)


Oklahoma City Thunder (40-30) – Miami Heat (32-37) 93-75
(Kanter 27+12; Whiteside 13)


Atlanta Hawks (53-17) – San Antonio Spurs (44-25) 95-114
(Millsap 22; Splitter 23)


Los Angeles Clippers (46-25) – New Orleans Pelicans (37-33) 107-100
(Paul, Griffin 23; Davis 26+12)


Toronto Raptors (42-28) – New York Knicks (15-46) 106-89
(DeRozan 23; L. Thomas 24)


Sacramento Kings (24-45) – Washington Wizards (40-30) 109-86
(Gay 26; Beal 19)


Boston Celtics (30-39) – Detroit Pistons (26-44) 97-105 OT
(Turner 23; Caldwell-Pope 27)


Orlando Magic (22-50) – Denver Nuggets (27-44) 100-119
(Oladipo 21; Gallinari 40)


Minnesota Timberwolves (15-54) – Charlotte Hornets (30-38)) 98-109
(Dieng 16; Williams 24)


Phoenix Suns (38-33) – Dallas Mavericks (44-27) 98-92
(Bledsoe 20; Parsons 19)


Los Angeles Lakers (18-50) – Philadelphia 76ers (17-53) 101-87
(Lin 29; Robinson 14)

 

La Top Ten della notte

6 COMMENTS

  1. Paul Pierce si conferma testa di cxxxo nonostante non sia più esattamente un giovincello. Casspi lo provoca e lui alla prima occasione fa un fallaccio idiota manco fossero al campetto e dovesse dimostrare che é un duro. Tristezza…

  2. Grande Gallo!
    Pessima partita di Atlanta, che fors esi sta un po’ rilassando, ma stavolta aveva anche tutti i titolari. Buon segnale invece per gli Spurs.
    Cavs davvero caldi e seri candidati alle finals adesso. Love invece lo vedo sempre peggio, non mi pare sia in grado di adattarsi al ruolo di terzo violino. Forse stringerà i denti ai playoffs, ma l’anno prossimo revedo un’altra canotta per lui.

  3. Westbrook ha inanellato un’altra tripla doppia: stagione straordinaria, è incontestabile. Però per curiosità sono andato a guardare le percentuali di tiro: 5 su 16 (1 su 4 da tre), pari al 31%. Non mi pare un dato trascurabile quando si valuta una prestazione, per cui non mi dispiacerebbe che venisse riportato.

    • Beh, mi sembra un po’ il voler trovare il pelo nell’uovo.
      E’ difficile tirare con il 50% dal campo quando sei la prima, la seconda e la terza opzione offensiva, tutta la difesa collassa su di te e la tua squadra in attacco dipende sempre e solo da te (non solo per demerito del coach, sia chiaro…)

      • Nella mia personale classifica il titolo di MVP quest’anno se lo giocano Westbrook, Harden e Curry (anche se il migliore di tutti resta LBJ: è l’unico a poter trasformare una squadra). Contano anche i particolari (per ora lo darei a Curry).

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