Torneo 2015: Kentucky favorita ma l’upset è dietro l’angolo

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Finalmente, il Torneo NCAA! Dopo una lunga e intensa stagione conclusa con i tornei di conference che hanno come al solito incendiato la March Madness, arriva il momento di giocare per il titolo: servono 6 vittorie per tagliare l’ultima retina, quella che significa “Campioni NCAA”. Si parte martedì e mercoledì notte con le First Four che completeranno il tabellone a 64 e da giovedì prenderà il via ufficialmente la lunga marcia verso le Final Four del 4 e 6 aprile al Lucas Oil Stadium di Indianapolis. Le quattro numero 1 sono Kentucky, ancora imbattuta in stagione con 34 vittorie, nel Midwest Regional, Villanova nell’East Regional,  Wisconsin nel West Regional e Duke nel South Regional.

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MIDWEST REGION

Midwest Regional - © 2015 twitter.com/NCAA March Madness

La pressione è tutta su Kentucky dopo le 34 vittorie e la perfect season finora, ma è quasi impossibile pensare che i Wildcats di Calipari non arrivino almeno alla Final Four. Gli Harrison, Towns, Cauley-Stein e gli altri sono fuori scala, per talento atletico e fisico, per tutte le altre 67 squadre invitate, ma su gara secca l’upset è sempre possibile. I campioni della SEC teoricamente se la vedranno con Maryland delle guardie Wells e Trimble (sempre che superi la Valparaiso di coach Drew) nella semifinale del Regional di Cleveland mentre in finale potrebbe esserci la #2 Kansas. I Jayhawks di coach Self non hanno però mai convinto troppo e saranno senza Cliff Alexander: rischiano subito con New Mexico State, poi avrebbero una tra Indiana e Wichita State, senza più la pressione della perfect season dell’anno scorso, e nell’eventuale semifinale del Regional i campioni dell’ACC di Notre Dame, sontuosi con Jerian Grant (fratello di Jerami dei 76ers), ma che prima devono superare uno scoglio insidioso, il sistema di Butler o l’atletismo di Texas del futuro top pick al Draft Myles Turner.
ALLA FINAL FOUR: Kentucky

EAST REGION

East Regional - © 2015 twitter.com/NCAA March Madness

Villanova ha perso 2 gare in tutta la stagione, è la stessa squadra dell’anno scorso e punta a rifarsi dopo il deludente Torneo 2014. I Wildcats di coach Wright, campioni della Big East e con il “nostro” Ryan Arcidiacono puntano dritto alla semifinale di Syracuse e ad attenderli troveranno presumibilmente la Lousiville di coach Pitino e dei talenti Harrell e Rozier. I Cardinals però devono fare attenzione subito a UC Irvine del gigante Ndiaye (quasi 2.30) e subito dopo a chi si salva tra la Wyoming di Larry Nance Jr. e Northern Iowa del tuttofare Seth Tuttle (classica sfida 12-5 con upset alert). Nella parte bassa le sorti di Virginia, #2, dipendono dalla salute di Justin Anderson: sulla strada dei Cavaliers (29-3 in stagione) con ogni probabilità Michigan State, rinata nel torneo della Big Ten (coach Izzo una garanzia), o Oklahoma della stella Buddy Hield che al primo turno sfiderà Albany, arrivata al torneo grazie alla prodezza dell’australiano Peter Hooley, appena rimasto senza la madre morta di cancro (la STORIA del momento). Villanova è favorita ma Virginia, se Anderson sta bene, può ribaltare il pronostico e andare a sfidare Kentucky.
ALLA FINAL FOUR: Virginia

WEST REGION

West Regional - © 2015 twitter.com/NCAA March Madness

Come lo scorso anno rischiano di essere ancora Wisconsin e Arizona a giocarsi il posto al Grande Ballo. I Badgers di Kaminsky e Dekker, #1 del seeding, sono i favoriti nella parte alta e sono rinfrancati dal titolo della Big Ten vinto in rimonta su Michigan State: il pericolo più grosso potrebbe uscire dal possibile scontro tra Arkansas, in crescita dopo la finale della SEC e con l’interessante Bobby Portis, e North Carolina, sconfitta nella finale dell’ACC ma con tanto talento a disposizione, a partire da Marcus Paige. Nella parte bassa Arizona, #2 del regional, potrebbe rischiare al secondo turno contro chi esce dal duello tra la VCU di Shaka Smart, senza però l’asso Briante Weber, e Ohio State del fenomeno D’Angelo Russell. Occhio al possibile upset al primo turno fra la #14 Georgia State e la #3 Baylor: i Panthers hanno un backcourt invidiabile col play Ryan Harrow, passato da Kentucky, il super tiratore RJ Hunter (roba da Draft) e Kevin Ware, il ragazzo che si spezzò la gamba nel 2013 quando giocava per Louisivlle. Tutto però porta ad una finale del regional a Los Angeles tra Kaminsky e soci contro la difesa dei Wildcats con l’atletismo dei vari Stanley Johnson, Brandon Ashley e Rondae Hollis-Jefferson.
ALLA FINAL FOUR: Wisconsin

SOUTH REGION

South Regional - © 2015 twitter.com/NCAA March Madness

C’è grande attesa per vedere all’opera Duke, la #1 del seeding. Coach Krzyzewsky, che deve riscattare l’uscita al primo turno con Mercer del 2014, ha un gruppo attrezzato per arrivare in fondo con la probabile futura prima scelta assoluta Jahlil Okafor e Tyus Jones punte di diamante. Sulla carta i Blue Devils se la vedranno con una tra la Utah di Delon Wright (se supera l’ostica Stephen F. Austin) e Georgetown, che punta sui chili di Josh Smith per avere la meglio di Eastern Washington, col miglior marcatore d’America Tyler Harvey (23 di media con anche una gara da 42 punti). Nella parte bassa la #2 è Gonzaga: coach Few (con l’assistente italiano Riccardo Fois) va a caccia della prima Final Four in carriera, ha un roster solido e ben attrezzato in cui spiccano Kyle Wiltjer, Kevin Pangos e Domantas Sabonis (figlio del Re del Baltico) – due canadesi e un lituano! – e proverà ad arrivare dove non è mai riuscito. Lì sotto però c’è teoricamente un avversario molto ostico come Iowa State: i Cyclones di coach Hoiberg vincitori della Big 12, che sulla strada avranno l’ostica SMU di Larry Brown, sono una squadra speciale che gioca senza dare riferimenti, sempre a mille all’ora e con un leader tecnico come Georges Niang. Sulla carta si può ipotizzare una finale tra Duke e Iowa State, coi Blue Devils favoriti per andare al Grande Ballo.
ALLA FINAL FOUR: Duke

2 COMMENTS

  1. Considerando i Wildcats favoriti d’obbligo io dico Kentucky, Virginia, Wisconsin e Gonzaga, però è proprio Kentucky quella che rischia di più.

  2. Io dico occhio a Gonzaga. Nel mio bracket l’ho mandata fino in fondo 🙂
    Però è ovvio che se c’è una favorita quest’anno, non può che essere Kentucky.

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