Notte NBA – 08/04/2015: Spurs già in clima playoff, Pistons e Suns eliminate matematicamente

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Curiosità

Italiani in campo: vittoria per Danilo Gallinari nell’amichevole di fine stagione contro i Lakers. 27 punti, 7 rimbalzi e 4 assist per il Gallo che tira 9/19 dal campo, 7/14 da tre e 2/4 ai liberi.
Ennesima sconfitta dei Knicks e di Andrea Bargnani che contro Indiana chiude con 15 punti (5/11 dal campo, 2/2 da tre, 3/3 ai liberi) e 6 rimbalzi.
Ancora nessun minuto per Gigi Datome da parte di coach Stevens, mentre Belinelli viene tenuto a riposo un turno da coach Popovich.


1 minuto e 22 secondi in campo, 2 punti con 1/2 al tiro e 1 rimbalzo per Sim Bhullar nella sconfitta dei Kings, che entra nella storia della Lega e del suo paese, diventando il primo giocatore indiano a segnare dei punti nella NBA.


I San Antonio Spurs battono anche i Rockets nel derby texano e allungano la loro striscia di vittorie consecutive (19-3 il record dal 27 febbraio), pareggiando il record NBA di 9W in fila con almeno 12 punti di margine. Le uniche squadre capaci di fare una striscia così lunga, prima dei neroargento, sono state i Cavaliers del 2008/09 e gli Heat del 2011/12.
Dall’altra parte Houston segna 10 tiri da tre punti, toccando quota 894 triple in questa stagione, superando il record NBA fatto registrare dai Knicks 2012/13 a quota 891.


Vittoria per i Washington Wizards che contro i 76ers fanno registrare il loro nuovo record di franchigia per percentuale al tiro, addirittura 65.3% (ma era 72% all’intervallo). La vittoria arriva senza John Wall che interrompe la sua striscia di 208 partite giocate consecutivamente.


 

Risultati della notte

Philadelphia 76ers (18-61) – Washington Wizards (45-33) 90-119
(Covington 27; Beal 21)


Detroit Pistons (30-48) – Boston Celtics (36-42) 103-113
(Drummond 22+14; Thomas 34)


Orlando Magic (25-53) – Chicago Bulls (46-32) 105-103
(Oladipo 23; Butler 19)


Charlotte Hornets (33-45) – Toronto Raptors (46-32) 74-92
(Walker 15; DeRozan 18)


New York Knicks (15-63) – Indiana Pacers (35-43) 86-102
(Galloway 19; G. Hill 20)


Brooklyn Nets (36-42) – Atlanta Hawks (59-19) 111-114
(Lopez 26+10; Horford 24)


Milwaukee Bucks (38-40) – Cleveland Cavaliers (51-27) 99-104
(Carter-Williams 30; Irving 27)


Memphis Grizzlies (53-25) – New Orleans Pelicans (42-36) 110-74
(Randolph, Gasol e Green 15; Davis 12)


San Antonio Spurs (53-26) – Houston Rockets (53-25) 110-98
(Parker 27; Harden 22)


Utah Jazz (36-42) – Sacramento Kings (27-51) 103-91
(Hood 20; McLemore, Landry e Casspi 16)


Denver Nuggets (29-49) – Los Angeles Lakers (20-58) 119-101
(Faried 29+11; Clarkson 21)


Dallas Mavericks (47-31) – Phoenix Suns (39-40) 107-104
(Ellis 20; Green 30)


Portland Trail Blazers (51-27) – Minnesota Timberwolves (16-62) 116-91
(Aldridge 24+13; Wiggins 29)

 

Top Ten della notte

18 COMMENTS

  1. Voglio proprio vedere se Pop tra due giorni mette Leonard su Harden oppure vuole nasconderlo per i PO. Oggi lo ha risparmiato e Harden è stato difeso (molto bene tra l’altro) da Green e Joseph.

    • Chi vince la propria division automaticamente è tra le prime 4 anche se ha un record inferiore alla 5a, 6a, 7a, 8a. Non mi ricordo se però ha pure il vantaggio campo?

      • … a me risulta solo che, a pari punti, chi vince la propria division sta sopra. Se entrambe vincono la division o entrambe non la vincono si calcola a scontri diretti.

        Il fattore campo va da se per come viene stilata la classifica.

        • No, chi vince la propria division automaticamente è tra le prime 4 ma solo come griglia. Per il fattore campo si guarda il numero vittorie.

        • In pratica ad oggi Portland 4° perché ha vinto la division ma fattore campo ai Clippers 5° ma con più vittorie.

      • Per essere chiari fino in fondo (e spero di non cappellare):
        – le vincitrici di division sono tra le prime 4 assieme alla “migliore delle rimanenti” e la posizione da 1 a 4 dipende dal record W-P
        – nel caso in cui ci sia parità tra una delle vincitrici di division e la “migliore delle rimanenti” la posizione migliore del seeding (come ha detto Mercury) è della vincitrice di division
        – il vantaggio campo è sempre della squadra con il miglior record (es. ad oggi POR giocherebbe una eventuale g7 a LAC)
        – per ulteriori parità i posizionamenti nella griglia tengono conto nell’ordine: scontri diretti, miglior % contro le squadre della propria division, miglior % contro le squadre della propria conference.
        Scusate il pippone 🙂

  2. Considerato quello che stà facendo a Boston e la loro uscita dai PO (per l’amor di Dio … siamo sempre a ovest), si può dire che i Suns hanno fatto una cagata galattica a dare via Thomas? Ok, preso Knight, ma dovranno rifirmarlo mi pare e non credo verrà via gratis. Boh?

  3. Io per Leonard ho una passione smisurata. Il fatto che gli spurs lo gestiscano già ora, ci assicura di avere un impero spurs anche per i prossimi anni.
    Non tifo Spurs è risaputo.
    Ma l’ammirazione che ho per loro è immensa. Sono senza dubbio la miglior franchigia dell’intera lega.

    • Condivido l’ammirazione e ho profondo rispetto per SAS. Ciò non toglie che m’hanno veramente piallato i testicoli e li guferò alla morte per tutti i PO 😀

      • Guferò anch’io con tutti i porta-sfiga possibili.

        E comunque gli Spurs non hanno mai vinto in back-to-back, vorranno mica rompere questa tradizione?

        • Non avevano mai perso una Finals NBA con Duncan (2013), non erano mai arrivati alle Finals per due anni di fila (2014)… Non c’è due senza tre?

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