Playoff NBA – 24/04/2015: Rockets e Wizards sul 3-0, Spurs avanti 2-1

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Curiosità

James Harden,   Houston Rockets - © 2015 twitter.com/EspnNBA
James Harden, Houston Rockets – © 2015 twitter.com/EspnNBA

Partita incredibile a Dallas dove i Rockets vincono 130-128 gara 3 e volano sul 3-0. E’ la sfida playoffs col punteggio combinato più alto nei regolamentari dal 1995 quando Houston battè 140-126 gli Utah Jazz. Spicca la prova di James Harden che segna 42 punti, career high in post season: è il primo Rockets a superare i 40 nei playoffs da McGrady nel 2008.
Grande gara anche di Dwight Howard: 13 punti e 26 rimbalzi. Pareggiato il record di franchigia di carambole in post season, 26, di Olajuwon e Moses Malone.

Ai Mavericks non basta la straordinaria prova di Monta Ellis e Dirk Nowiztki, autori di 34 punti a testa. E’ la prima volta nei playoffs che due di Dallas superano quota 30 dal 2003, da Steve Nash e Nick Van Exel. Va sottolineato che i Mavs erano senza Chandler Parsons e Rajon Rondo.


Tutto facile in gara 3 per gli Spurs contro i Clippers. Prova maiuscola di Kawhi Leonard che festeggia il premio di ‘Difensore dell’Anno’ stampando il suo massimo in carriera, playoffs e regular season inclusi, con 32 punti.
16 minuti sul parquet per Marco Belinelli con 9 punti (4 su 5 al tiro).


Washington batte i Toronto Raptors e per la prima volta nella storia della franchigia si porta sul 3-0 in una serie playoffs. Solita grande prova di Paul Pierce che è protagonista nel finale: 16 punti con 4 su 5 da tre nella ripresa dopo un primo tempo da 2 punti con 0 su 2 dall’arco.
Brilla pure John Wall: dopo i 17 assist di gara 2, ne smazza 15 in gara 3. E’ il primo giocatore da Steve Nash nel 2010 con due gare consecutive nei playoffs da più di 15 assist.

 

Risultati della notte

Washington Wizards – Toronto Raptors 106-99 (serie 3-0)
(Gortat 24+13; DeRozan 32)


Dallas Mavericks – Houston Rockets 128-130 (serie 0-3)
(Ellis 34; Harden 42)


San Antonio Spurs – Los Angeles Clippers 100-73 (serie 2-1)
(Leonard 32; Griffin 14+10)

 

Leonard stende i Clippers con 32 punti

35 COMMENTS

  1. I rockets passeggiano su quello che resta dei mavs.
    Spurs distruggono i clippers… e pensare che nelle prime due sembrava che i clipps potessero sbatterli fuori!
    Grande lob city… ora venitemi a dire che rivers non ha colpe. Prima fra tutte prendere spencer hawes e lasciando il buco nello spot di ala piccola (paul pierce sarà bollito ma guardate cosa sta dande in sti P.O)
    Poi lo ripeterò fino alla nausea ma se sono anni che con sta squadra non vanno avanti non hanno capito che bisogna stravolgerla o migliorarla sensibilmente

    • Due panchinari e i Clips se la giocano con tutti.Ma tutti.Sulla mossa Hawes concordo,prendendolo si sono autoimposti l’hard cap,che gli ha sostanzialmente impendito di prendere Ed Davis (nulla di che,capiamoci,ma 10-15 minuti decenti ai PO te li può tranquillamente giocare).Poi la biannual exception a Farmar (tagliato a metà stagione)e’stato il motivo del mancato arrivo di Pierce e potrei continuare con le mosse di Rivers come GM (trade Bledsoe,il draft ecc..)

      • due panchinari?
        Serve un titolare inamovibile come 3 e poi due panchinari. Poi te la giochi con tutte… (fosse poco)

        • Si,due panchinari.Jamal,Ed Davis e McDaniels e questi potevano essere veramente qualcosa di grosso

          • Fatico a capire la logica “con due panchinari e altri 3” se la giocherebbero con tutti,perché una cosa del genere varrebbe per almeno altre 3-4 squadre che non arriveranno in finale ad ovest.

      • con tutti ? gli altri sono anni luce avanti e a meno che i panchinari che intendi tu non siano di livello medio-alto i clips son destinati a terminare questo ciclo senza vittorie significative

    • Aspetta a cantare il “de profundis” per i Clippers. Se vincono la prossima si rimettono in piena corsa, altrimenti sono davvero andati. Intendiamoci: gli Spurs sono nettamente i favoriti a questo punto, ma hanno giocato solo 3 partite. Leonard sembra proprio immarcabile per i Clippers, ma probabilmente non solo per loro. Ha una caratteristica dei grandi giocatori: nei PO migliora.

      • ho visto la partita e gli spurs con giocate “semplici” di giocatori “semplici” hanno insegnato basket rifilando 30 banane ai malcapitati Clips; ho visto un paio di dai e vai con diaw a velocità 0,5x , qualche extra pass di ginobili e i clippers non sapevano da che parte girarsi.
        Trovo che la vittoria in gara2 sia fondamentale e forse è valsa la pena di spremere Duncan dato che già la prossima sarà pivotal per i LAC.

        • I Clippers hanno buttato via la serie in gara2.
          Dispiace perché vorrei tanto veder sorridere CP3 ma gli Spurs sono troppo esperti per non portarla a casa (infortuni permettendo)

      • Leonard non è marcabile perché non raddoppiabile. Ad oggi la serie la sta decidendo Mills con la sua gara 2, ed ho detto tutto…

    • Gian, se Griffin non gli regalava un contropiede questi erano 2-0 con i campioni in carica. Non esageriamo…

  2. Anche il buon Aradori, dopo diversi esponenti del nostro forum (mi viene in mente il buon Pompeio) si lamenta per il fatto che Pop non fa fallo se si trova sul +3 sull’ultima azione (“queste cose le fate voi europei”) mentre inizia con l’hack-a-tiratorescarsoditurno già nel terzo quarto. Legale ma di una noia davvero mortale.

    La dico grossa: se in tanti seguiranno l’esempio di Pop non mi sorprenderebbe un intervento della Lega nell’ottica di vietarlo…

    • Sul fatto che sia di una noia mortale sono d’accordo,però non mi pare giusto vietarlo,i tiri liberi fanno parte dei gesti tecnici del basket e dirò una follia ma penso che un giocatore NBA di qualunque livello e ruolo non dovrebbe tirare sotto il 65/70%,altrimenti è un problema suo e della sua squadra…..

      • Mh, in effetti non ho specificato un punto fondamentale.

        Io odio l’hack-a-chiunque ma sono d’accordissimo con te sul fatto che un giocatore NBA non si può permettere certe percentuali. Stiamo parlando di gente che campa di basket e che non riescano a tirare almeno con il 60% é incredibile.

        Quello che volevo dire é che non sarei del tutto sorpreso da un intervento della Lega che lo farebbe in ottica “dobbiamo vendere il miglior prodotto possibile” e che potrebbe pensare che l’hack-a-chiunque possa far vendere meno…

        • Se diventasse una “piaga” diffusa,probabile che l’NBA ci metta una pezza in qualche modo e onestamente da spettatore ne sarei felice,però anche se è vero che se per la Lega lo spettacolo deve venire prima di tutto,per i team alla fine vincere è quello che conta e quindi se si rivela una tattica utile difficile non giustificarli,chissà magari il buon De Andrè Jordan questa estate troverà i giusti stimoli per mettersi sotto con i liberi……

      • Non sono d’accordo. Va privilegiato il gioco, per chi il gioco lo guarda. Prendete ad esempio il rugby. Lo dico a prescindere dal mio gufare Spurs, lo giuro! 🙂

  3. E non sarebbe poi neppure così difficile: basterebbe tornare alle vecchie regole che rendevano certi tiri liberi facoltativi anzichè obbligatori.
    Così, se ti legnano uno scarso, fai la rimessa e ti tieni il possesso.

  4. Anche a me ha fatto impressione vedere Duncan in gara 2 prendere con entrambe le braccia l’avversario per costringerlo a tirare i tiri liberi.
    Forse dirò una bestialità, ma l’hack-ecc. potrebbe anche essere considerato fallo tecnico, se questo viene considerato come condotta contraria al fair-play in base all’art. 38.1.2/3.
    Così recita il regolamento italiano:
    “Art. 38 Fallo Tecnico
    38.1 Regole di comportamento
    38.1.1 Il corretto svolgimento di una gara richiede da parte dei componenti
    di entrambe le squadre (giocatori, sostituti, allenatori,
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    vice-allenatori, giocatori esclusi e le persone al seguito) una
    piena e leale collaborazione con arbitri, ufficiali di campo e
    commissario, se presente.
    38.1.2 Ogni squadra è chiamata a dare il massimo per assicurarsi la
    vittoria, ma ciò deve essere sempre fatto seguendo una condotta
    improntata a sportività, correttezza e fair-play.
    38.1.3 Qualsiasi deliberata o ripetuta violazione a questa collaborazione
    o allo spirito di questa regola deve essere considerata
    fallo tecnico
    (seguono altri commi).
    Penso che il regolamento NBA sia sostanzialmente conforme.
    Il problema però nasce dal fatto che l’hanno permesso contro Shaq per fermarne lo strapotere fisico ed ora non vedo come possano tornare indietro.

        • Gratuita e pessima. Tra l’altro nemmeno io vedo un problema ad approfittarsi di un difetto degli avversari (per me è come mettere la zona contro un avversario scarso da 3 oppure sfruttare un mismatch).
          Però il modo in cui la usa Pop è sbagliato, l’hack-a-xxx serve a incasinare il gioco offensivo degli avversari, usato in maniera costante provoca solo di far adattare gli avversari al ritmo e ne paghi le conseguenze in attacco.
          Io credo che il modo migliore di usarla è quando la squadra sta subendo un parziale (5-0/7-0) per interrompere la striscia oppure contro una squadra che gioca molto velocemente (tipo gli Hawks o i Warriors) per riuscire a rallentare il ritmo gara (tra l’altro facendo riposare i tuoi giocatori).

        • Rilassati, ero ironico.
          Tutto ciò che è permesso dal regolamento non può essere antisportivo per definizione, e infatti non si parla di questo.
          Ma paragonarlo alla zona è eresia. Perché allora il fallo intenzionale per non regalare un contropiede o dei punti facili viene punito con un tecnico?
          Come è gia stato detto l’hack è stato tollerato per limitare Shaq. Adesso è ora di tornare indietro. Perché vedere 20 minuti di Jordan che tira liberi non fa certo bene allo spettacolo, ed è lo spettacolo che conta.

          • prima quoti jader che mi cita il regolamento paragonando l hack a condotta contraria al fair-play e poi subito dici che non c è antisportività in questo comportamento, ripeto aiutami a capire che io non ci arrivo

          • Non c’è perché il regolamento lo permette, ma a mio parere non dovrebbe permetterlo. Semplice…

          • Secondo me (e sottolineo che è solo la mia opinione) la questione centrale è questa: il giocatore ha diritto di fare fallo volontariamente oppure no?
            Secondo me la risposta è negativa.
            Il fatto che si prevista l’uscita dal campo del giocatore che raggiunge un certo numero di falli non significa che abbia diritto di fare volontariamente quei falli. Il basket è un gioco di contatto, e per questo è previsto l’evenienza del fallo, ma secondo me non deve essere mai intenzionale: un conto è cercare di prendere la palla e colpire invece il braccio dell’avversario, altro conto è colpire volontariamente il braccio dell’avversario. Il primo caso è un fallo di gioco, non voluto, il secondo è un fallo “antisportivo”, che viola le regole ex art. 38.1.2/3.
            Tali regole dicono che una squadra può e deve fare il massimo per vincere, ma stabilisce anche l’obbligo di farlo con una “…condotta improntata a sportività, correttezza e fair-play” e precisano “Qualsiasi deliberata o ripetuta violazione… allo spirito di questa regola deve essere considerata fallo tecnico”.
            Io ritengo che fare sistematicamente fallo sul giocatore debole nei tiri liberi violi l’obbligo di “condotta corretta”, per cui può essere considerato fallo tecnico.
            Altro esempio: il fallo al giocatore in contropiede è fallo tecnico perché costituisce “deliberata.. violazione allo spirito di questa regola”,cioè “voluta” (o “dolosa”, per usare un altro termine), violazione dell’obbligo di condotta corretta.
            E’ chiaro che nel dubbio il fallo va sempre considerato commesso per errore, ma quando è manifesta la volontà di fare fallo, il fallo è “tecnico”.
            Mi rendo perfettamente conto che si cresce convinti di avere diritto di poter “spendere” 5 falli quando si vuole, ma il regolamento, secondo me consente solo di fare falli per errore e al quinto esci.
            Scusate il “pippone” (oggi è domenica ed avevo tempo).

          • Tutto questo per dire che secondo me non c’è bisogno di nuove regole per punire l’hack-ecc: bastano quelle che già di sono.

          • Tutto questo per dire che secondo me non c’è bisogno di nuove regole: bastano quelle che già di sono.

          • Condivido per me pop fa benissimo a farlo se il regolamento glie lo consente.
            MA non si può andare avanti a vedere una partita di tiri liberi sbagliati (tra l altro i clippers sono dei super idioti,a non far fare allenamenti intensivi prima e durante i playoff a de andre)
            STA cosa se non eliminata quanto meno modificata. Tipo dopo tre hack to… I liberi li decide la squadra che subisce a chi farli tirare. PER esempio

          • Non ci posso credere, dopo Emanuele sono d’accordo pure con Gianlux!
            Gian… amico mio! Abbracciami guascone!

          • Domanda:

            Che differenza c’è tra i falli a deandre e i falli ripetuti a fine gara per non far tirare da 2 e da 3 gli avversari? Sec me nessuna, la ratio é la stessa. Non penso di riuscire a farcela difendendo, faccio fallo per prendermi un vantaggio.
            O decidi di sanzionare tutti i falli non fatti per recuperare palla come antisportivi-intenzionali oppure rischi di creare scompensi….
            Faccio notare che nessuno giocatore al mondo pensa che sia un comportamento antisportivo far fallo sistematico a fine gara sotto di 6-7-8 punti a un minuto dal termine, eppure son tutti falli non per recuperare palla o fermare avversario…

          • A me sembra molto diversa la dinamica del fallo. Cioè qui parliamo di falli nella metà campo della squadra che attacca su uno a 5 metri dalla palla che cerca di andare dall’altra parte del campo.
            Ti chiedo allora… che differenza c’è fra questo e il fallo sega braccia su uno che sta andando a schiacciare, punito con un flagrant.

            Ripeto poi… è una questione di spettacolo. E’ bello vedere una serie di tiri liberi (tirati male :)) che inizia già al terzo quarto? No, quindi va impedito.

          • @Guido8. Una certa differenza c’è, perché nei finali di gara non faccio fallo sempre sullo stesso giocatore, ma sul portatore di palla, persino se è un grande tiratore di liberi. Ma il problema che poni è reale e per risolverlo c’è bisogno di un criterio di valutazione univoco, valido per tutte le situazioni che possono capitare. Io proporrei il seguente: poiché non è facile stabilire quando un fallo è volontario (tecnico) e quando è di gioco, se c’è anche il minimo dubbio il fallo è di gioco. Di conseguenza si fischiano come tecnici solo solo i falli manifestamente volontari, plateali. Ad esempio, quando un giocatore nel finale di partita “abbraccia” l’avversario per fare fallo, mandarlo ai liberi sperando che sbagli e riconquistare palla, a mio parere è fallo tecnico, perché “abbracciare” è un fallo platealmente volontario. So perfettamente che gli arbitri lo considerano fallo di gioco, ma secondo me è antisportivo. Bisogna guardare caso per caso, ma in sostanza il criterio è questo: il fallo platealmente volontario è tecnico. Nell’interpretazione delle regole conta molto lo spettacolo e tenere la speranza accesa fino all’ultimo è una forma di spettacolo. Forse è per questo che i falli nel finale di partita non vengono mai fischiati come tecnici. Mi rendo conto che la mia è un’interpretazione isolata, però non credo che, regole FIBA alla mano, sia del tutto campata in aria.

  5. @jader

    D’accordo sul sanzionare qualunque fallo fatto non per recuperare palla come antisportivo (in USA flagrant 1) . Così, appoggiandomi al discorso di pompeio, aumenterebbe anche lo spettacolo di alcuni finali di gara…

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