Playoff NBA – 25/05/2015: Harden gioca da MVP e tiene in vita i Rockets

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Curiosità

Rockets shotchart - © 2015 twitter.com/espnstatsinfo
Rockets shotchart – © 2015 twitter.com/espnstatsinfo

I Rockets nel primo quarto sono quasi infallibili e mettono a referto 45 punti, pareggiando il record NBA per punti nel primo quarto in una partita di playoff (i precedenti: Mavericks contro Lakers nel 1986 e Lakers contro Suns nel 1985) e facendo registrare il nuovo massimo per la franchigia. Inoltre è il massimo di punti subiti dalla squadra di coach Kerr in un quarto quest’anno.


Il grande protagonista della vittoria Rockets è James Harden che tiene in vita la sua squadra e accorcia sul 3-1 contro i Warriors: il Barba spara 45 punti (career-high), il massimo per un giocatore di Houston in una finale di Conference. Meglio di lui con questa maglia nella postseason solamente Olajuwon che in due casi segnò 49 e 46 punti.


Incredibile serata dall’arco al Toyota Center: Warriors e Rockets combinano per 37 triple segnate (su 78 tentativi) e stabiliscono un nuovo record nei playoff NBA. Superate le 33 di Seattle, e degli stessi Rockets, nel 1996. E’ inoltre la prima volta nella storia della post season che entrambe le squadre segnano almeno 15 bombe (20 GSW, 17 HOU).


A Golden State non basta la grande prova di Draymond Green che chiude con 21 punti e 15 rimbalzi, oltre a 5 stoppate e 4 assist. L’uomo da Michigan State eguaglia Wilt Chamberlain e Nate Thurmond come unico Warrior con almeno 10 doppie doppie in una singola post season.

 

Risultati della notte

Houston Rockets – Golden State Warriors 128-115 (serie 1-3)
(Harden 45; Thompson 24)

 

Harden tiene in corsa gli Houston Rockets

4 COMMENTS

  1. Mamma mia. Avete visto il volo di Curry. Per molto meno ho visto saltare clavicole, polsi, ecc… Andata di stralusso e cero alla prima madonna che i GS incontrano sulla loro strada!!

    • Pazzesco. Più la rivedo e più mi impressiona. E’ un miracolo che non si sia fatto nulla, praticamente cade da un metro e novanta e non si é rotto niente. Meno male, abbiamo già visto abbastanza infortuni in questi PO e lui é l’ultimo che se ne merita uno!

  2. Visto adesso. Curry è davvero un miracolato (a prescindere dalla pericolosissima caduta su testa/schiena, avrebbe anche potuto fratturarsi la mano sinistra). Sarebbe stata una vera beffa per i Warriors. Forse, però, non tutto il male vien per nuocere, perché Thompson potrebbe essersi sbloccato.

  3. Dwight Howard: finché gli tiene la testa alterna tratti sembra quasi che possa tornare il centro dominante visto qualche anno fa.
    Peccato che, nonostante sia ormai un veterano, non riesce proprio a smettere di essere un bambino quando va bene e un cretino quando va male e si rende così un giocatore di grande potenziale ma assolutamente inaffidabile.

    Tra l’altra tanto rispetto per Bogut che si é preso un bel colpo e non solo non ha simulato, non ha quasi fatto una piega!

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