Golden State Warriors campioni NBA 2015

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Curiosità

Warriors campioni NBA 2015 - © 2015 twitter.com/espnstatsinfo
Warriors campioni NBA 2015 – © 2015 twitter.com/espnstatsinfo
I Golden State Warriors vincono la decisiva gara 6 delle NBA Finals contro i Cleveland Cavaliers 97-105 e si laureano campioni NBA 2015, 39 stagioni dopo il loro ultimo titolo vinto, il più largo margine tra due vittorie della storia.
Per la franchigia della California si tratta della 83esima vittoria in stagione, la terza squadra a vincere così tante partite nella storia NBA insieme ai Bulls del 1995/96 (87W) e del 1996/97 (84W).

Steve Kerr diventa il primo coach rookie a vincere l’Anello da Pat Riley che nel 1981/82 aveva portato in trionfo i Lakers, e il quarto della storia a vincere un titolo da allenatore e 5 da giocatore insieme a Bill Russell, Tom Heinsohn e K.C. Jones.


Andre Iguodala chiude la sua serie Finale con una prova da 25 punti, il suo massimo dal 4 novembre 2013 (32 punti contro i 76ers), che gli vale il premio di MVP delle Finals 2015. È il primo giocatore a vincere questo premio non partendo mai titolare durante la regular season.


25 punti per i Warriors li mette a segno anche Stephen Curry che entra nella ristretta lista formata da 6 giocatori capaci di vincere nello stesso anno il primo titolo di MVP stagionale e il primo titolo NBA. L’ultimo a riuscirci è stato Shaquille O’Neal nel 1999/00.
Inoltre Steph distrugge il record di triple segnate in una singola postseason che apparteneva a Reggie Miller (58 nel 1999/2000), mettendo a segno addirittura 98!


Golden State in questa gara 6 però è stata soprattutto Draymond Green che ha rischiato di essere espulso per 2 flagrant foul (nessuno fischiato dagli arbitri ma ben visibili dai replay) ma ha messo a referto una tripla-doppia, la seconda della sua carriera (2 gennaio 2015 contro i Raptors l’altra) da 16 punti, 11 rimbalzi, 10 assist.
Gli ultimi capaci di fare una tripla-doppia in gara 6 o 7 delle NBA Finals? Magic Johnson, Larry Bird, James Worthy, Tim Duncan, LeBron James e Draymond Green.


Lebron James nelle NBA Finals 2015 - © 2015 twitter.com/espnstatsinfo
Lebron James nelle NBA Finals 2015 – © 2015 twitter.com/espnstatsinfo
Non basta ai Cleveland Cavaliers l’ennesima prova fuori dal comune di LeBron James: 32 punti, 18 rimbalzi, 9 assist, tirando però con cattive percentuali (13/33 dal campo).
La sua media nella serie è di 35.8 punti 13.3 rimbalzi e 8.8 assist, il migliore in ciascuna categoria per entrambe le squadre, ed è la prima volta nella storia che accade.

LeBron inoltre diventa il sesto giocatore nella storia a raggiungere quota 5000 punti in carriera ai playoff, il più giovane a riuscirci.

Eloquente il dato sull’importanza di LeBron James in campo per i Cavs. In queste Finals con lui seduto in panchina, Cleveland non ha mai segnato:

Smith 0/9
Dellavedova 0/7
Jones 0/3
Shumpert 0/2
Totale 0/21

 

Risultato della notte

Cleveland Cavaliers – Golden State Warriors 97-105 (serie 2-4)
(Curry e Iguodala 25; James 32+18+9)

 

I Golden State Warriors sono campioni NBA

45 COMMENTS

  1. E’ finita come doveva finire. Essere lunghi conta. Tante possibilità (Livingston e Iggy dentro e Bogut fuori), tanti piccoli contributi decisivi (Lee in G4, sta notte Ezeli…).

    MVP meritatissimo a Iguodala. Sono felice per lui e per Livingston, che se lo merita davvero per quello che ha passato.

    Lebron, con MJ e Wilt è quello che più ha spostato nella storia del gioco. Mai visto giocare così una serie di finale (ma nemmeno di qualsiasi altro turno PO).

    Nella mia carriera di tifoso NBA ho visto questi passaggi di testimone fra “dominanti” della loro epoca: MJ -> Shaq -> Kobe/Duncan -> Lebron. Adesso mi chiedo Lebron -> chi?

    • Tutti così convinti che l’MVP a Iguodala sia meritato?
      Ha viaggiato a 16.3 punti di media, con 5.8 rimbalzi e 4 assist, tirando il 35.7% ai liberi.
      Se il premio gli è stato dato perché ha segnato tanto, mi viene da far notare che tirava SEMPRE e PER SCELTA con 2 metri di spazio, perché la difesa Cavs aveva deciso di battezzare lui (di solito si battezza il giocatore meno pericoloso…). Quindi quasi tutti tiri non contestati.
      Se invece il premio gli è stato dato per la difesa su LeBron… beh, ha viaggiato a 35.8 punti e 8.8 assist (sarebbero 12/13 di media se gli esterni di Cleveland avessero segnato ogni tanto).

      Iguodala viene premiato per l’impatto emotivo che ha avuto? Allora l’avrei dato a Green.

      Boh, sinceramente io l’avrei dato a Curry se proprio non si voleva darlo a James.

      • Io l’avrei dato a Curry aldilà dei numeri: non ha avuto i numeri di LeBron ma, nelle ultime tre gare in particolare, non appena James provava a cambiare l’inerzia lui piazzava triple fuori ritmo, si inventava appoggi o passaggi superlativi.

        In alternativa LeBron, anche se ieri (immagino causa stanchezza) ha chiuso male la partita con due-tre errori non da lui.

        Iguodala credo che l’abbia vinto perché, da quando Kerr l’ha messo in quintetto, i Warriors non hanno più perso. Peccato solo che il merito non sia del tutto suo, anzi…

      • Convinti… l’MVP è sicuramente James. Per me Iguodala ha avuto il merito di girare la serie sia dal punto di vista tattico con la sua sola presenza in quintetto (anche se quello è più merito di Kerr), che mentale. I compagni stessi hanno detto che è stato un faro in queste finals.
        La difesa su Lebron è stata importante. Certo ha fatto comunque numeri irreali, ma con % bassi cosa che per lui è insolita. E tra i 3 che l’hanno marcato, dalle stat, la fatica maggiore l’ha fatta con Iggy.
        Curry per me è stato esageratamente limitato per essere considerato un MVP.

        • Il motivo per cui, anche per la regular season, avrei preferito Harden (ma non sto dicendo che Curry non lo abbia meritato).

        • Quindi è come se l’avessero dato a Mozgov nel caso in cui i Cavs avessero vinto, perché con lui in campo Blatt avrebbe “vinto” la serie tatticamente e per la sua grande difesa su Green.

          Boh, per me l’MVP non può essere uno che segna perché battezzato volontariamente dalla difesa avversaria per scelta tattica.
          E comunque l’anno scorso Leonard ha difeso bene su LeBron, non Iguodala quest’anno IMHO.

          • L’obiezione ci starebbe se Curry avesse giocato la serie che ha giocato Lebron. Ma così non è stato…

          • E’ chiaro che la mia è una provocazione. Ma era per fare un paragone. Cioè tutta la difesa collassa su LeBron quindi Mozgov ha tanto spazio e mette a referto ottimi numeri.
            Tutta la difesa collassa su Curry, Thompson e Green quindi Iguodala ha tantissimo spazio per mettere a referto ottime cifre.

            D’accordo con te che Curry non ha giocato il suo miglior basket, ma anche perché tutti gli aggiustamenti fatti da Blatt erano per limitarlo e togliergli il pallone dalle mani. Ed ecco che quindi Iguodala magicamente è diventato liberissimo di fare quello che voleva.

          • Ma sono d’accordo, però per assurdo posso dire che Miami non raddoppiava Leonard perché c’erano Duncan, Parker e soci, quindi…
            Non lo so, non dico certo sia l’MVP più strameritato della storia però per me ci sta.

          • Per me MVP, vuol dire il miglior giocatore delle finali, punto e lo prendo alla lettera. Quindi MVP 2015 è Lebron James, lo era anche lo scorso anno; se poi bisogna darlo assolutamente al migliore della squadra vincente è un altro paio di maniche e numeri alla mano sarebbe Curry, che nei momenti importanti, anche triplicato, ha creato punti dal nulla. Ma è fuori di dubbio che dovrebbe andare al Re all’unanimità perché da solo, in particolare nelle ultime due Finals, ha tenuto testa, non solo a grandi difensori (Leonard e Iguodala), ma anche a grandi difese (Spurs e Warriors).

          • E tu hai doppiamente ragione! LeBron non solo é stato il migliore in campo, ma é stato MVP nel senso di Most Valuable Player proprio come lo intendono gli americani: con lui in campo i Cavaliers sono una squadra, con lui fuori sono completamente un’altra cosa.

            Più passano i giorni e più il titolo dato a Iguodala mi sembra immeritato, regalato…

          • Intendiamoci, io sono felicissimo per Iggy, ha coronato la carriera, ma quest’anno più che mai Lebron ha dominato in lungo e largo, dai PO alle Finals un uomo solo al comando, mentre Andre partiva dalla panchina. Leonard invece è inamovibile, giovanissimo, cambia volto agli Spurs, era stato determinante in tutte le serie, in particolare nelle finali contro OKC e Miami e quindi l’MVP per lui ci può anche stare.

          • Non hanno mai dato l’MVP al giocatore della squadra perdente.
            Il caso di Jerry West resterà unico: votarono per l’MVP prima di gara-7, un pò come successe con Zidane ai Mondiali del 2006: miglior giocatore del torneo, ma deciso prima della Finale (obv, dopo la testata a Materazzi non credo l’avrebbe vinto).

  2. contento che abbia vinto una squadra costruita tramite draft e non facendosi abbagliare dalla free agency più di tanto anche se come si vede ci vuole molto tempo per avere dei risultati.
    per quanto riguarda la partita non c è stata gara a mio modo di vedere una marea di palle perse, quasi tutte nei primi due quarti, e soprattutto 6 su 26 da 3 per i cavs. la gara si è decisa qui.
    un sacco di tiri apertissimi degli esterni divorati.
    lasciando stare quelli di lebron (2/10) totalmente fuori ritmo ma shumpert e james jones… tutti buonissimi tiri uncontested.. tutti sbagliati.
    mozgov giustamente dominante sotto canestro

    • Esatto! è qui che devono mangiarsi le mani… per tutta la serie JR, Shump e stanotte pure Jones, hanno sparacchiato tutte triple con spazio. Nonostante la differenza tecnica tra i due roster potevano cmq portarla a casa…

  3. Non c’è niente da fare, le finali si vincono con gli attributi dei veterani: Livingston, Iguodala, Lee, Barbosa etc. e i Warriors hanno imparato una grande lezione e cioè che la forza è prima di tutto mentale, i numeri sono una conseguenza e non sempre dicono la verità. Sono troppo contento per Iggy, leadership monumentale; la serie è cambiata quando i suoi hanno capito che ha le palle grandi come quelle di Lebron, che fino a gara 4 aveva dominato tutto e tutti col suo carisma. I Cavs non si devono mangiare le mani, perché arrivare così lontano in quelle condizioni può essere solo motivo di orgoglio, visto che nessuno di loro si chiama Lebron James.

    • No chiaro, hanno sicuramente fatto di più di quello che era lecito aspettarsi. Potenzialmente potevano già uscire coi Bulls a vedere la qualità del roster. Però quello che dice leo è vero… tanti errori con spazio, che un giocatore NBA non può comunque permettersi.

      • I Cavs sono Questi: ritmi bassi, iso per Lebron ad ogni azione, pessime percentuali, difesa alla morte e intensità a rimbalzo. Non credo ci si debba stupire degli errori, anche i Warriors per quasi tutta la serie hanno tirato male, in quel caso si che ci sarebbe da puntare il dito: “beh, Curry e Thompson hanno sbagliato ottimi tiri, ben costruiti e non contestati”, ma qui parliamo di Shumpert (acciaccato) e JR Smith. Se tiri male con Love e Irving in campo credo che si parli un altro livello di pallacanestro e allora si, giù di critica; io credo che quest’armata Brancaleone più Blatt e il re sia solo da applaudire. Sono arrivati in finale, hanno portato i Warriors a gara 6, due partite all’over time, una vinta fuori casa, per me niente da dire.

    • hai esordito nel blog con una analisi super tecnica e ora mi parli di forza mentale e che i numeri non sempre dicono la verità 😀

      • Se fosse il livello dello scorso anno o due anni fa conterebbero e come, ma Cleveland che arriva a gara 6 giocandosele tutte e dico tutte fino alla fine, con quelle percentuali è una sconfitta per ogni appassionato di statistica e detto fra noi, io non lo sono.

  4. Diciamo che vista la rosa rimasta ai Cavs è un mezzo miracolo che si sia arrivati a gara 6,eppure ho la sensazione che nonostante questo potevano fare qualcosa in più,so che è un discorso paradossale,ma come detto da altri di tiri buoni ne hanno avuti davvero tanti,chiaro che poi se non li metti….Detto questo onore ai GS a un certo punto hanno avuto la tremarella di quando hai tutto a favore e rischi di fare un flop epico e in questo l’MVP a Iguodala è strameritato,bene anche l’NBA che non è caduta nella voglia di darlo per forza a un nome di richiamo,anche perché penso che che a LBJ di avere l’MVP senza l’anello interessasse proprio poco mentre l’avrebbe lasciato ben volentieri anche a DellaVedova in cambio del anello.

  5. Giusto cosi,ha vinto la squadra che ha dominato la stagione dall’inizio alla fine:si apre una nuova era per il basket IMO.Sempre più spesso vedremo quintetti con i Green di questo mondo da 5,con difensori versatili che possono cambiare tutto.Felicissimo per Harrison Barnes,mio pupillo da sempre,e per Steph,dopo tutta la merda che ha dovuto mangiare nelle prime stagioni lo merita.Adesso vedremo durante l’estate le mosse che faranno,io sono convinto che qualsiasi offerta per Draymondo verrà pareggiata.Applausi anche a Kerr,da esordiente ha avuto due maroni quadrati (il cambio Iguodala-Bogut e’straordinario,ma vedi anche la gestione di Lee,il piu’pagato),ha rigenerato Barnes,ha liberato tutto il talento di Thompson,ha lanciato Green in quintetto.Su Lebron mi dilungherò dopo

      • Il mio era un discorso generale sulla stagione…in queste finali non e’stato il Klay della RS ti do’ ragione

      • Per me no, anzi al contrario: ha saputo adattarsi alle situazioni, ha difeso quando doveva difendere, ha attaccato quando doveva attaccare e si è mosso per allargare il campo quando alla squadra serviva spazio.
        Ha messo le sue caratteristiche (3+D+cambi) al servizio della squadra ed è quello che serviva per vincere il titolo. Se avesse provato a fare l’eroe probabilmente i Cavs la portavano a casa.

    • Sicuramente il basket sta cambiando, soprattutto il ruolo dei lunghi, ma io non credo si apra una nuova era, non è così facile trovare tanta abbondanza di giocatori così versatili, così forti difensivamente, precisi da tre e capaci a giocare anche da playmaker. Non dimentichiamoci che Kerr ha giocato fino allo sfinimento con Bogut, poi si è dovuto adattare e ha la fortuna di avere Green che è una specie di piccolo Barkley, con tutto il rispetto per sir Charles.

      • Perdona ma non sono d’accordo,quasi tutti i front-office ormai cercano i cosiddetti two way player,specialmente adesso che si va verso una NBA orientato pesantemente verso il tiro da 3 il passing game.E’difficile essere monodimensionali in questa NBA,quando tutti i giocatori in campo si muovono costantemente.Fare ogni cosa a un livello “B” e’la nuova skill cercata nei giocatori NBA.Una PG che possa cambiare sui i pick’n’roll ha valore unico.Sul discorso che poi non tutti hanno Draymondo ti do ragione,ma ogni squadra ormai cerca il proprio big men che possa cambiare almeno alla fine dello shot clock.Per me si sta andando in quella direzione.Vedi anche Spurs 2014 con Diaw e doppietta Heat con Bosh e Battier

        • Stiamo dicendo la stessa cosa, solo che io intendevo che sarà un processo lungo che neanche Spurs e Warriors hanno ancora compiuto.

  6. Vorrei che rigiocassero la serie non tanto con irving ma con love che tatticamente cambia tutto..troppe poche opzioni per Cleveland con i due lunghi che possono fare male solo sotto canestro. Thompson è un buonissimo giocatore ma tecnicamente limitatissimo

  7. Con Irving avrebbero vinto i Cavs , con anche Love non ne parliamo ….. l’errore dei Cavs e di Lebron è stato circondarsi di injury prone , Irving non lo puoi dare via ma Love è sempre stato fragilino

      • è vero ma se ricordi anche gli altri anni si era rotto una mano e poi un altro infortunio che gli avevano causato un intera stagione , non ha la solidità di altri giocatori , vedrai in futuro se non subirà altri infortuni……poi ti ricordo che soffre perennemente di mal di schiena e molto spesso è stato tenuto a riposo per non aggravarlo .

        • Purtroppo hai ragione. Sia Love che Irving sono considerati injury-prone anche se nelle ultime due stagioni hanno giocato sempre più di 70 partite.

          Ad essere ottimisti, tuttavia, bisogna notare che negli Warriors vincenti giocano Curry e Livingston che dovrebbero essersi già ritirati da tempo secondo alcune previsioni…

          • Si è vero Curry sembra un miracolato perchè a suo tempo la caviglia gli dava parecchie noie e si parlò anche di una possibile carriera condizionata invece…….

  8. D’accordo, tutto quello che volete, ma diamo l’anello ai Grizzlies!

    Non so quanto durerà questa squadra, potrebbe aprirsi una dinastia simile a quella degli Spurs e molto dipenderà anche da alcuni fattori interni (rinnovo di Green in primis e forse quello di Barnes), ma un plauso enorme va fatto alla dirigenza che non ha sbagliato una mossa, nè con il draft con le scelte di Curry, Thompson, Barnes, Green, Ezeli, nè con il mercato con Iggy, Livingston oppure Bogut dando via Ellis (unica pecca il contratto di Lee). Un progetto partito da lontano che ha portato i suoi frutti, e, titolo o no, i Warriors hanno gettato le basi per poter competere ad altissimi livelli per i prossimi 3-4 anni almeno (che siano di esempio a chi tanka). Complimenti!

  9. L’ho finita di vedere adesso è avete detto tutto voi, quindi mi dedicherò ad alcuni commenti da libro cuore:
    – grande Kerr che, caratterizzando i suoi come persone che si sacrificano ha fatto i nomi di David e André.
    – mi ha fatto male al cuore vedere Russell tenuto in piedi da una persona per lato.
    – mi ha fatto bene al cuore vedere Curry urlare al nome di A.I. come MVP.
    E adesso concentriamoci sulla finale scudetto che mi sta divertendo il suo 🙂

  10. Io sono il piu’ forte,nessuno mi puo’ battere e’ l’ego del sig. James che mi da fastidio ben gli sta’ e ne perdera’ ancora di finali sin quando credera’ di vincere le partite da solo facendo fare da comparsa ai suoi compagni,ho azzeccato il pronostico,e vi dico fin da ora che Love cerchera’ di andarsene da Cleveland perche’ non ne puo’ piu’ di giocare con lui.

    • Ok Walton, LeBron non ti piace (avrai i tuoi motivi per non piacerti il più grande giocatore di basket del momento…) ma hai visto veramente che serie ha giocato?
      “Fare la comparsa ai suoi compagni”? Dellavedova 20 punti e Mozgov 28 in una Finale NBA secondo te li rifaranno mai nella loro carriera con un altro compagno vicino? E se Shumpert avesse segnato qualche canestro in più anche lui avrebbe fatto un ventello…

      Boh, io avrò visto un’altra serie evidentemente.

      Per il discorso della frase “I’m the best player in the World” (non ha detto nessuno mi può battere) sinceramente vorrei chiedere ad altre 6-7 superstar NBA e ho come l’impressione che tutti direbbero questa frase, perché non puoi essere a quei livelli se non credi di essere il più forte di tutti.
      E comunque lui ha solo detto la verità 🙂

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