Kyle Lowry in esclusiva: “Amo essere il leader dei Raptors”

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Intervista a Kyle Lowry © 2015 Basketcaffe.com
Intervista a Kyle Lowry © 2015 Basketcaffe.com

Kyle Lowry era uno dei grandi ospiti presenti all’adidas Eurocamp che si è svolto la scorsa settimana a Treviso. Il playmaker uscito da Villanova University è uno degli atleti di punta della casa delle ‘tre striscie’ ed è reduce da una grande annata a livello personale, impreziosita dalla convocazione per l’All Star Game di New York, anche se i suoi Toronto Raptors sono andati ben al di sotto delle aspettative, venendo eliminati 4-0 dagli Washington Wizards nel primo turno dei playoffs della Eastern Conference nonostante il vantaggio del fattore campo. Basketcaffe, presente alla Ghirada, ha fatto due chiacchiere in esclusiva con Kyle Lowry.

Arrivato a dieci anni di esperienza nella NBA, l’ex guardia dei Wildcats di Villanova dove giocava con Randy Foye e Allan Ray, sembra aver trovato la sua stabilità a Toronto dopo aver giocato, con alterni successi, tra Memphis Grizzlies e Houston Rockets. Lowry negli ultimi due anni ha tenuto le migliori cifre in carriera, attorno ai 18 punti, 5 rimbalzi e 7 assist a sera, e guarda caso sono coincisi con due annate estremamente positive per Toronto, chiuse entrambe col titolo della Atlantic Division. La macchia è però la doppia uscita al primo turno dei playoffs, sempre col fattore campo a favore, 4-3 contro i Nets nel 2014, 4-0 contro gli Wizards quest’anno.

Penso che coi Raptors abbiamo fatto una buona stagione anche se pensavamo e volevamo fare più strada nei playoffs. Io personalmente avrei voluto dare di più, alzare il livello mio e dei miei compagni per andare più avanti con la stagione. Ripeto, personalmente avrei dovuto essere più continuo e salire di livello quando la stagione si è fatta più calda. Per questo dobbiamo e devo lavorare per migliorare durante tutto l’arco dell’annata“.

Kyle Lowry - © 2015 adidas Eurocamp
Kyle Lowry – © 2015 adidas Eurocamp

Come accennato nella seconda parte di stagione i Raptors hanno faticato, complici anche gli infortuni, e sono arrivati alla post season con poche certezze e molti dubbi. La produzione dello stesso Lowry è crollata a 12 punti e 5 assist col 22% da tre, segno che qualcosa nel suo corpo non andava e contro gente del calibro di John Wall e Paul Pierce non puoi permettertelo. Il 29enne da Villanova però dice di aver imparato la lezione e di essere pronto per la nuova stagione.

L’obiettivo per la prossima stagione è ovviamente fare meglio. Per farlo serve che tutti migliorano individualmente e crescano nel loro gioco. Io voglio arrivare ad un super livello, so che posso farcela, per guidare al meglio i Raptors.

Lui di certo si sente la stella di questi Toronto Raptors, ha il carisma per essere il go-to-guy e il leader dello spogliatoio, status accertato anche dalla convocazione all’All Star Game di New York.

Sì, mi sento il leader di Toronto. Se amo questo ruolo? Certo che sì, è la mia squadra, adoro essere il leader, è il mio lavoro e voglio farlo al meglio.