Free agency: Jordan cambia idea e resta ai Clippers

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DeAndre Jordan - © 2015 twitter.com/Sportscenter
DeAndre Jordan – © 2015 twitter.com/Sportscenter

Qualche colpo di scena il mercato dei free agent ce l’aveva già regalato nei giorni scorsi, uno di questi era stata la firma di DeAndre Jordan con i Dallas Mavericks. Il centro in Texas avrebbe preso meno soldi e giocato con una squadra che difficilmente sarebbe stata una vera contender per il titolo; i problemi con Chris Paul però si pensava fossero più grandi del previsto e così la voglia di Jordan di avere un ruolo più importante nella franchigia. Tutto però fino a ieri sera quando sono arrivati i primi segnali che il giocatore aveva cambiato idea e sarebbe rimasto con i Clippers, segnali che sono diventati ufficialità poche ore fa, con la firma su un contratto quadriennale da 88 milioni di dollari, con player option sull’ultima stagione.

Jordan quindi dopo aver dato la parola a Mark Cuban e a tutta Dallas, influenzando le scelte di mercato anche di altre squadre, se l’è rimangiata in modo non particolarmente etico ma dentro i canoni del regolamento NBA che dal 1 al 9 luglio vede sì l’apertura del mercato ma con la possibilità solamente di chiudere accordi verbali, per poi ufficializzarli dalla mezzanotte del 9. Un meccanismo che dopo questo brutto affare è molto probabile verrà modificato perché di solito all’NBA questo tipo di “pubblicità” non piace, e siamo sicuri che Cuban farà sentire la sua voce (l’avrebbe fatto in ogni caso con il suo carattere).

Questo voltafaccia di DJ ora rilancia i Clippers come una delle squadre favorite per la vittoria nella Western Conference: Paul-Griffin-Redick-Jordan formano una spina dorsale importante che già la scorsa stagione aveva fatto bene, ma i punti di forza quest’anno arrivano dalle aggiunte di Paul Pierce, che ha abbandonato Washington ed è tornato finalmente nella natia Los Angeles per puntare al titolo, e di Lance Stephenson voglioso di rilanciarsi dopo la disastrosa esperienza agli Hornets. Il primo porterà esperienza e tranquillità nei momenti più caldi della partita, il secondo dalla panchina porterà energia, difesa forte e un pizzico di esuberanza.

In tutto questo gli sconfitti sono i Dallas Mavericks che si ritrovano ora senzo centro titolare e senza uno dei cardini del loro futuro da ricostruire. Lasciato partire Chandler per Phoenix, perso Hibbert andato ai Lakers, a Cuban non rimangono moltissime possibilità sul mercato visto che i nomi sono sempre gli stessi: McGee, Stoudemire, Josh Smith, Seraphin tutti giocatori che non convincevano Rivers per i Clippers ed è difficile soddisfino le idee tattiche e di rinnovamento dei Mavs. Cuban e Nelson negli ultimi anni una soluzione l’hanno sempre trovata, ma questa volta sembra veramente difficile riuscire a trovare un centro di alto livello per dare l’ultima chance a Nowitzki di vincere un titolo.

Nella notte poi sono arrivate anche le firme di Jeremy Lin con i Charlotte Hornets su un biennale da 4 milioni, per fare la riserva di Kemba Walker e magari spostarlo in ruolo di guardia in alcune occasioni. Di Luis Scola con i Toronto Raptors su un annuale da 3 milioni, un aggiunta che dà alla panchina di coach Casey maggiore pericolosità in attacco, soprattutto in post vista la grande abilità dell’argentino. Di Sonny Weems con i Phoenix Suns dopo l’esperienza europea con un biennale da 5.6 milioni e l’acquisizione di Ray McCallum da parte dei San Antonio Spurs che hanno spedito ai Kings una futura scelta di secondo giro al Draft.

8 COMMENTS

  1. Secondo me i Mavs non ci rimettono cosí tanto, non erano una contender con DJ e non lo sono senza.
    Dispiace per Dirk che rimarrà in una squadra in ricostruzione (cosa che vole evitare) per senso del dovere ma, a mio avviso, anche con DJ non avevano chance.

      • Direi scelta obbligata. L’anno scorso ha dato un ottimo contributo, ed è molto importante offensivamente. Ed ora trovare qualcuno di meglio o anche di ugual livello sarebbe impossibile. Devono assolutamente vincere subito.

        • senza ombra di dubbio. Sarebbe una delusione stratosferica non aver vinto nulla con quei big 4 a disposizione per 3/4 anni da star.
          OkC rischia seriamente di perdere KD l’anno prossimo.

  2. Lin è passato dal triennale di 25mln ad un biennale da 4: fosse esplosa quest’anno la Linsanity, con i contratti che stanno girando, avrebbe firmato per almeno 10-12 mln a stagione. Che sfiga!

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