Il nuovo Bamberg di Nicolò Melli

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Nicolò Melli,   Olimpia Milano - © 2015 Simone Lucarelli Photos
Nicolò Melli, Olimpia Milano – © 2015 Simone Lucarelli Photos
Per diversi anni si è parlato di fuga di cervelli per sottolineare la massiccia emigrazione di ingegneri, medici e fisici dal nostro paese per approdare in altri paesi europei o extra europei. Ora si comincerà a trattare la massiccia fuga di talento del nostro basket, che dopo le partenze di Datome per Istanbul e Hackett per Atene, si arricchisce anche del capitolo Nicolò Melli.

L’ex elefant prodige del basket italiano raggiunge coach Andrea Trinchieri al Bamberg, chiudendo l’esperienza quinquennale (un anno in prestito a Pesaro) maturata all’Olimpia Milano. Una scelta coraggiosa quella di Nicolò che alla soglia dei venticinque anni decide di tentare un’esperienza oltre i confini nazionali, forse per rivitalizzare una carriera mai pienamente sbocciata. I traguardi prestigiosi raggiunti con la formazione milanese, in cui spicca lo Scudetto della passata stagione nascondono diverse difficoltà accusate dal ragazzo di Reggio Emilia. Nicolò ha faticato più del previsto ad integrarsi ai giochi di coach Banchi, che spesso non favorivano i passaggi e la circolazione di palla, costringendolo a prendere tiri fuori ritmo o non da situazioni a lui congeniali. Diversamente ha migliorato la difesa e il tiro da fuori ha alcune volte infiammato le notti milanesi regalando qualche speranza ai tifosi. 5.3 punti di media e 3 rimbalzi in Eurolega sono le cifre che Nicolò ha confezionato con la maglia di Milano, un bottino sufficiente per strappare un contratto biennale da quasi 900mila Euro complessivi. Un bel gruzzolo, che bissa le importanti ambizioni del club tedesco, fresco vincitore del campionato.

Queste le parole di Melli per salutare Milano:

Cinque volte “grazie” come cinque sono gli anni che ho vissuto intensamente a Milano. […] Sono arrivato qui che ero un bimbo e me ne vado da ragazzo adulto felice e orgoglioso di quello che ho fatto sapendo di aver sempre anteposto a tutto il bene della squadra. Ho deciso di vivere una nuova esperienza all’estero per crescere, augurandomi così di diventare un giocatore migliore.

Una stagione positiva per il club di Trinchieri che ha superato il Bayern Monaco contro ogni pronostico, visto il budget investito dai Bavaresi per avere giocatori importanti come McCalebb, Dedovic, Savanovic e Gavel; il Bayern ha ceduto contro i biancorossi in finale (settima vittoria in Bundesliga), dimostrando ancora una volta come i nomi ed il curriculum dei giocatori spesso conti meno della chimica raggiunta dalla squadra. Ora l’allentare ex Cantù vuole alzare l’asticella in Europa, magari emulando il traguardo dell’Eurolega 2006 quando furono la prima ed unica compagine tedesca a raggiungere le Top16.

Per coronare il suo obiettivo Trinchieri ha voluto al Brose Baskets Bamberg oltre che Nicolò Melli anche Nikos Zisis. Il greco, autentico monumento del basket europeo, è reduce da una stagione importante al Fenerbahce con cui ha conquistato le Final Four di Madrid, concluse al quarto posto. Dopo Atene, Treviso, Mosca, Siena, Kazan e Istanbul il giramondo greco ha rimandato la pensione trasferendosi in Germania per sparare gli ultimi botti di una carriera che ha raggiunto il culmine con il trionfo dell’Eurolega 2007 con la maglia del Cska. Tra i nuovi arrivati ci sono anche i rookie da Virginia Tech Malik Muller (tedesco, firmato con un triennale) e da Iowa Gabe Olaseni, gli esperti Yassin Idbihi e Lucca Staiger lo scorso anno compagni di squadra al Bayern, il giovane playmaker sloveno Aleksej Nikolic (contratto quadriennale). Oltre ai giocatori riconfermati: Darius Miller, Brad Wanamaker, Jānis Strēlnieks, Patrick Heckmann, Elias Harris, Karsten Tadda, Daniel Theis e Andreas Obst.

Insomma la nuova coppia arruolata da Trinchieri per rivalutare il basket tedesco va ad inserirsi in un gruppo variegato, dove sono presenti giovani da lanciare e giocatori esperti per gestire le situazioni più complicate, consapevoli di essere capitati in un girone molto equilibrato: Cska Mosca e Maccabi Tel Aviv hanno prenotato i primi posti del girone D, che ammetterà altre due qualificate in un range che annovera anche Sassari, Malaga e Darüşşafaka Doğuş. Una vera battaglia, ma con la guida del giocatore greco e la voglia di rivalsa dell’ala italiana, Andrea Trinchieri ha due assi in più nel suo mazzo per provare a centrare un’impresa che non è fuori dalla portata dei tedeschi.