Torneo di Koper amaro per l’Italia

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Alessandro Gentile vs Slovenia - © 2015 twitter.com/italbasket
Alessandro Gentile vs Slovenia – © 2015 twitter.com/italbasket
La Nazionale di Simone Pianigiani non è riuscita a ripetere le buone prove del torneo di Tbilisi anche a Capodistria, perdendo due partite su tre e mostrando ancora parecchi problemi di amalgama, comunicazione difensiva, e fluidità offensiva. Sulla strada che porta a Eurobasket 2015 l’Italia inciampa e il tonfo contro la Slovenia dovrà far pensare lo staff tecnico su come risolvere le lacune messe in mostra dai padroni di casa.
La facile vittoria contro la Finlandia 86-72, arrivata soprattutto grazie alla grandissima precisione da oltre l’arco dei tre punti, aveva mascherato un po’ i problemi della squadra; contro una squadra non irresistibile attaccare sempre con il pick&roll centrale e da li far muovere la palla per trovare tiri aperti era stato piuttosto facile. Due facce nella sfida con l’Ucraina: nel primo tempo una squadra perfetta, che ha trovato tantissimi punti in tutti i modi, difendendo anche in modo aggressivo e portandosi in vantaggio di più di 20 punti. Nel secondo tempo una squadra impaurita, che ha perso l’aggressività e ha fatto precipitare le percentuali al tiro, immobilizzando l’attacco e perdendo addirittura 75-77.

Infine nella terza partita le assenze di Gallinari (riposo) e Cinciarini (a casa per la nascita del figlio) si sono fatte sentire ma non possono essere delle scusanti per il 76-67 in favore degli sloveni, squadra tosta e quadrata nonostante l’assenza della stella NBA Goran Dragic che non prenderà parte all’Europeo. Se contro gli ucraini il blocco totale offensivo era arrivato nel secondo tempo, ieri sera è successo nel secondo periodo passando dal +6 al -10. La lavata di capo di coach Pianigiani ha effetto perché gli azzurri tornano anche davanti sia nel terzo sia nell’ultimo quarto, fino all’ennesimo blackout che permette un parziale di 11-0 che regala la vittoria alla Slovenia.

Coach Simone Pianigiani a fine gara ha posto l’accento sulla disabitudine di questo gruppo di giocare partite importanti:

“Oggi abbiamo interpretato una gara consistente, che ci ha fatto capire che per noi questo extra-sforzo deve essere abituale a questi livelli. La nostra disabitudine a giocare con le mani addosso e con questa ruvidità ci ha portato a perdere, mi auguro che tutti ora siano consapevoli perché abbiamo ancora poco tempo per farci trovare pronti.”

Non tutto è da buttare del torneo di Koper ovviamente. Ad esempio Alessandro Gentile sta diventando sempre più un leader di questa squadra, spesso l’unico capace di attaccare le difese andando fino in fondo per prendere anche qualche fallo e tirare dei tiri liberi; la sua aggressività gli permette di trovare canestri importanti, ma andrà incanalata nel giusto verso, ovvero non contro gli arbitri o gli avversari e senza trasformarla in nervosismo. Anche Belinelli e Bargnani hanno risposto bene in attacco, attaccando i miss-match e affinando il loro pick&pop che ha fatto parecchio male a Finlandia e Ucraina, ma per entrambi la difesa rimane un problema abbastanza insormontabile, ed infatti non è un caso che ieri coach Zdovc ha attaccato quasi sempre loro due quando erano in campo. Gallinari ha giocato bene contro la Finlandia, un po’ meno contro l’Ucraina, ma rimane l’ago della bilancia di questo gruppo; troppo utile la sua presenza come 4 per aiutare a rimbalzo e in difesa e avere un’altra arma devastante in attacco. Notizie meno positive, a livello personale, invece arrivano da Gigi Datome che non sembra aver ancora trovato il suo posto in questa squadra e con i nuovi compagni, pagando probabilmente anche la mancanza di gioco degli ultimi 2 anni.

Ma i veri problemi arrivano come già detto dall’incapacità di difendere sui pick&roll, e non solo i due difensori direttamente interessati, ma anche quelli che dovrebbero ruotare e aiutare in centro area. Troppo spesso gli avversari hanno esposto l’Italia a queste brutte figure, trovando punti facili sotto canestro, o sfruttando rotazioni lente anche tiri aperti da tre punti.
In attacco invece la mancanza di un qualsiasi schema che non sia un pick&roll centrale che coinvolga anche più volte Bargnani senza aver creato nessun vantaggio, si fa sentire quando le difese alzano l’aggressività e le nostre percentuali calano. Pianigiani dovrà riuscire a trovare un modo per mettere in ritmo i tanti tiratori in un altro modo, oltre che iniziare a dare la palla in post basso sfruttando i tanti miss-match dei nostri esterni contro quelli più piccoli avversari.

Nel prossimo fine settimana l’Italia giocherà il Torneo di Trieste con Georgia, Russia e l’università di Michigan State, nell’ultimo test prima degli Europei che iniziano il 5 settembre. Ultime partite amichevoli e poi si farà sul serio. È tempo di cambiare registro.