Reggio Emilia conquista la Supercoppa Italiana!

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Reggio Emilia vince la Supercoppa - © 2015 Foto Ciamillo/Comunicato press RCS
Reggio Emilia vince la Supercoppa – © 2015 Foto Ciamillo/Comunicato press RCS

E uno. Il primo trofeo della stagione se lo aggiudica Reggio Emilia, che incamera così la sua prima Supercoppa Italiana e ripaga così in parte la cocente delusione subita tre mesi fa quando si arrese in gara 7 a Sassari per lo Scudetto. Ma questa Supercoppa, oltre a mostrare il valore del progetto incentrato sugli italiani della Grissin Bon, ci ha anche detto che le quattro squadre presenti a Torino saranno anche quelle che molto probabilmente lotteranno per i bersagli grossi anche in questa stagione, essendo attrezzate e con mix di veterani, giovani e giocatori stranieri di valore.

LA FINALE

Proprio Reggio-Sassari aveva aperto questa manifestazione mostrando ancora una volta una partita equilibrata, decisasi a favore degli emiliani ma con Haynes che ha sbagliato il tiro della vittoria finale. I ragazzi di coach Menetti hanno mostrato l’ottimo feeling che già li aveva contraddistinti la passata stagione e i nuovi si sono già integrati a partire da Vereemenko, ottima presenza sotto le plance, e Aradori, decisivo quando la palla pesa. Il bello di questa Reggio è che vince grazie agli italiani, con i vari Polonara, Della Valle e Stefano Gentile, micidiale da tre e che vince lo scontro diretto con il fratello Alessandro apparso un po’stanco dopo l’Europeo e i pochi giorni in gruppo. Senza dimenticare il fondamentale supporto baltico firmato Lavrinovic e Kaukenas.

Il capitano Rimas #Kaukenas alza la #BekoSupercoppa 2015 #unmododiessere

Una foto pubblicata da Pallacanestro Reggiana (@pallacanestroreggiana) in data:

Questa Supercoppa inoltre ha fatto capire a tutti che Amedeo Della Valle è un giocatore ormai solido, non più il nuovo arrivato, timido, che deve fare la riserva, ma un giocatore vero capace di prendersi responsabilità anche pesanti: 13 punti in 19 minuti in campo, 2/3 da due, 3/4 da tre, 3 falli subiti, 4 rimbalzi e 4 recuperi in finale gli sono valsi il premio di MVP della manifestazione. Dopo l’esperienza in NCAA e la scorsa stagione a Reggio, l’impegno con la Nazionale a EuroBasket 2015 sembra averlo fatto crescere ancora a livello di confidenza e coraggio, una grandissima notizia per la stagione della squadra di coach Menetti.

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Se da un lato allora Reggio si è dimostrata squadra con idee ben chiare e compattezza evidente, Milano, dall’altro, ha mostrato molte lacune (ben 24 palle perse ma con 18 assist), che possono essere comprensibili considerando la squadra tutta nuova ma gli uomini di Repesa sono apparsi disuniti, spesso in balia dell’avversario, anche contro Venezia in semifinale. Dei nuovi ha convinto solo il backcourt, con Jenkins e Simon da subito leader del gruppo, oltre a Cinciarini alla prima contro la sua ex squadra, che ha mostrato tanta voglia ma che non è bastata contro suoi vecchi compagni. Molti dubbi invece sui lunghi milanesi: Lawal, Macvan, Hummel e McLean sono apparsi in confusione, spesso fuori posizione ma anche fuori ritmo e in condizione ancora non ottimale. Repesa ha molto lavoro per le mani ma una base c’è, la squadra sembra assomigliare al suo coach e adatta al suo modo di giocare; il vero problema è che Milano è chiamata a vincere e convincere da subito, perché questo è l’ennesimo trofeo perso di queste ultime stagioni, quando invece questa squadra avrebbe bisogno di lavorare molto in palestra.

LE SEMIFINALI

Sassari non ha cambiato il suo modo di giocare ma ha cambiato gli uomini. Sacchetti però può essere fiducioso perchéla squadra ha lanciato segnali interessanti nonostante la sconfitta ed ha ceduto solo in un finale concitato avendo anche la palla per vincere la partita. Forse a Sassari manca ancora una panchina in grado di dare un supporto consistente, un cambio di marcia quando i titolari sono in difficoltà ma sappiamo bene che le squadre di Sacchetti crescono con il tempo.

Venezia è sembrata per lunghi tratti la squadra più in forma, quella con il miglior gioco e la squadra più compatta, già amalgamata, peccato però che sia mancata nei minuti decisivi della semifinale contro le scarpette rosse. Come per Reggio poche le aggiunte nel roster ma tutte positive, Green, Bramos e Owens hanno alzato ancora il livello di questa squadra ma a questo gruppo manca ancora il killer instict, quello sforzo che permette di chiudere il match e portare a casa il risultato. Ma attenzione alla truppa di Recalcati perché crescendo ancora nel corso della stagione potrà dare fastidio ai piani alti.