Reggio Emilia riparte sempre più tricolore

0
1121

Achille Polonara,   Reggio Emilia
Achille Polonara, Reggio Emilia – © 2015 Simone Lucarelli Photos
Se il progetto funziona perché cambiarlo? La Pallacanestro Reggiana si avvicina ad una nuova stagione di Serie A ripartendo da un solido nucleo di italiani, aggiungendovi stranieri di esperienza. Così come era stato l’anno scorso dove il sogno scudetto si infranse solo in gara 7, ma con la differenza che alcuni protagonisti se ne sono andati.

Il capitano, nonché leader della squadra Andrea Cinciarini se ne è andato per andare a rinforzare Milano lasciando un vuoto notevole in cabina di regia che proveranno a colmare Stefano Gentile e Andrea De Nicolao; due giocatori talentuosi ma il cui vero punto interrogativo è la gestione della palla nei momenti caldi e difficili di una partita.

Tanto per ribadire la propria anima fortemente tricolore Reggio si è anche assicurata Pietro Aradori, che dopo una stagione a girovagare in Europa torna in Italia: il trio di guardie Aradori-Della Valle-Kaukenas, gli ultimi due confermati dalla passata annata, garantisce punti esperienza e un piccolo di malizia con il lituano che verosimilmente prenderà il ruolo carismatico di Cinciarini. Da un lituano all’altro perchè il ds Frosini è riuscito a rifirmare anche Darjus Lavrinovic, conferma importantissima in un frontcourt che vede anche Polonara, Silins e la promozione in prima squadra di un giovane molto promettente, Adam Pechacek, già visto a sprazzi nella passata stagione. A chiudere il pacchetto lunghi il russo Veremeenko, giocatore solido ma da tutto da valutare nel contesto italiano, sicuramente però un’aggiunta di spessore visto anche il doppio impegno europeo di Reggio Emilia.

 

La Grissin Bon si affaccia al nuovo campionato ripronendo la sua filosofia: per Menetti ci sarà il problema di ricementare il gruppo anche se i nuovi arrivi italiani già conoscono molti di coloro che sono rimasti. Piuttosto bisognerà conciliare il campionato con l’impegno infrasettimanale dell’EuroCup, cosa che può portare via energie preziose ( in particolare con le trasferte) ma il roster reggiano è abbastanza lungo per garantire i giusti ricambi. Gli obiettivi sono però difficili da definire: la finale dell’anno scorso può essere possibile ma impronosticabile ora, anche perché Reggio parte un gradino sotto le corazzate Sassari e Milano, ma ci ha insegnato che nel corso della stagione si possono fare passi avanti fino a raggiungere traguardi impensati.