Venezia per affermarsi cambia poco

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Un passo per volta. Potrebbe essere questo lo slogan dell’Umana Reyer Venezia per questa nuova stagione di Serie A. Dopo le semifinali dello scorso campionato, perse in gara 7 a Reggio Emilia, gli oro-granata cercano quest’anno di fare un gradino in più, per agguantare una finale storica, che manca da tantissimi anni in una piazza che ha ritrovato tutta la passione per il basket dopo la scalata di questi anni dalle serie minori fino alla Serie A.
E per farlo ripartono dall’ossatura della scorsa stagione sempre con alla guida coach Charlie Recalcati. Gli innesti sono stati mirati in quelle due-tre zone dove la Reyer non ha convinto, in modo da aggiungere tasselli ad un mosaico già strutturato ed amalgamato. La dirigenza ha infatti confermato Goss, Jackson e Ruzzier negli spot 1 e 2, Peric e Viggiano come ali e Ress e Ortner sotto le plance. Rimane quindi solido il nucleo di ex-senesi e rimane anche il giovane Ruzzier atteso ad un’altra stagione di miglioramenti al fianco di due giocatori da cui potrà apprendere molto come Goss e Mike Green, il nuovo innesto come playmaker. L’ex Varese, tra le altre, torna in Italia e a lui Recalcati affida le chiavi del gioco veneziano: giocatore completo e ormai navigato assieme a Goss costituisce un duo di grande intelligenza cestistica, mentre molto intrigante sarà vedere il suo feeling assieme a Josh Owens. L’americano proveniente da Trento aggiunge grande esplosività vicino al ferro ai lagunari, cosa che era un po’ mancata la passata stagione, soprattutto in relazione alle prime della classe, e potenzialmente crea un pick&roll molto interessante con Green, ma permette di avere anche una solida alternativa in post basso.

 

Ultimo arrivato è invece Michael Bramos. Il greco ex Panathinaikos ha superato le visite mediche e il periodo di prova per valutare le sue condizioni fisiche dopo un’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per circa un anno. Ci vorrà magari un po’ perché si riprenda al 100% ma rappresenta un’aggiunta di grande spessore al roster veneziano, un giocatore dal background internazionale e di altissimo livello, tenendo conto anche del doppio impegno europeo in Eurocup: vetrina in cui la Reyer torna ad affacciarsi dopo molti anni e in cui non vuole certo sfigurare.
Non per ultimo il giovane Stefano Tonut, classe ’93, guardia originaria di Cantù cresciuta nelle ultime stagioni a Trieste: per lui si prospetta una stagione in cui dovrà imparare molto e farsi trovare sempre pronto in uscita dalla panchina, ma con dei maestri simili tra campo e coaching staff è ben indirizzato.

Jeff Viggiano,   Umana Reyer Venezia - © 2015 Simone Lucarelli Photos
Jeff Viggiano, Umana Reyer Venezia – © 2015 Simone Lucarelli Photos

La Reyer si presenta ai blocchi di partenza senza grandi proclami: la forza di un gruppo consolidato con qualche novità e una piazza che ha ritrovato la sua passione e il suo calore. Una squadra con un’età media abbastanza alta, che però potrebbe rivelarsi un vantaggio più che un problema per gestire le partite punto a punto in regular season e nei playoff; il primo assaggio lo avremo in Supercoppa e capiremo subito le intenzioni, stavolta esplicite, della banda Recalcati.

1 COMMENT

  1. Squadra ben costruita, non stravolgendola rispetto all’annata precedente, ma aggiungendo pedine importanti negli spot (play e centro) carenti, dove cioè servivano. Saranno da verificare le motivazioni dei senatori.

    OT Nuove maglie di quest’anno inguardabili: molto meglio quelle degli anni precedenti! Molto difficile fare peggio…

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