Notte NBA – 27/10/2015: Curry ricomincia da dove aveva finito

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Curiosità

I Golden State Warriors non pagano l’emozione della consegna degli Anelli di campioni NBA e al debutto stagionale superano facilmente i New Orleans Pelicans, vincendo la loro 19esima partita casalinga, di regular season, consecutiva, pareggiando così il record di franchigia che avevano fatto registrare lo scorso anno.

Il giocatore che ha sentito meno lo scotto della premiazione pre gara è sicuramente l’MVP dell’ultima stagione, ovvero Stephen Curry che ha chiuso la sua partita con 40 punti, e 24 di questi nel solo primo quarto (anche 7 assist, 6 rimbalzi, 2 recuperi, 14/26 dal campo e 5/12 da tre)! Negli ultimi 20 anni è il miglior risultato per il 1° quarto di un season opener, prima di lui il record spettava a Jalen Rose con 19 nel 2001/02.


Sconfitta al debutto per LeBron James e i suoi Cleveland Cavaliers contro i Chicago Bulls: il Re tira 12/22 dal campo mentre tutti i suoi compagni (niente Irving e Shumpert infortunati) chiudono con il 36%.
James chiude per la 4ª volta in carriera un season opener con una doppia-doppia da 25 punti e 10 rimbalzi, ma è la prima occasione in cui viene sconfitto.


A fare la differenza per i Chicago Bulls in questo debutto stagionale è stato l’impatto della panchina che ha distrutto quella dei Cavaliers 30 a 18 (Moore 11, McDermott 8, Brooks 6, Gibson 5).
I Tori hanno portato a casa la vittoria nonostante un Pau Gasol nettamente sottotono che ha chiuso con 2 punti e 2 rimbalzi (1/7 dal campo), rimanendo a quota 0 punti segnati nel primo tempo di una partita per la prima volta dal 6 gennaio 2009 contro gli allora New Orleans Hornets.


 

Risultati della notte

Atlanta Hawks (0-1) – Detroit Pistons (1-0) 94-106
(Schroder 20; Caldwell-Pope 21)


Chicago Bulls (1-0) – Cleveland Cavaliers (0-1) 97-95
(Mirotic 19; James 25)


Golden State Warriors (1-0) – New Orleans Pelicans (0-1) 111-95
(Curry 40; Davis 18)

 

highlights

6 COMMENTS

  1. Beh, è normale segnarne 40 nell’opening night quando ti hanno consegnato l’anello per la quinta volta in carriera e sai già come funziona… ah no, era la prima volta! Pauroso Steph Curry

  2. ben ritrovati a tutti.
    Sollevo un quesito, secondo voi i warriors e in particolare Curry hanno avuto un annata sicuramente fortunata o sono destinati ripetersi?
    Che l’anno passato sia andato tutto per il verso giusto è abbastanza palese, complice la fortuna di avere giocatori funzionali al gioco di squadra ad un salario molto contenuto (green, Iggy etc.).
    Credo però che non ci sarà il repeat.

    • Tutto verissimo. Premesso che ripetersi è semi impossibile per la qualità degli avversari e una miriade di altre componenti, infortuni in primis, però i Warriors hanno tenuto lo stesso nucleo e, fino a prova contraria, sono ancora i favoriti perchè sono i campioni in carica e hanno Steph Curry!

    • Fortunati? sì! Più forti degli altri? sì!
      Guardiamo solo ai tiri da tre, ed alle straordinarie performance di Curry.
      Ma ci dimentichiamo che hanno chiuso con uno dei migliori attacchi della Lega e con una delle migliori difese.
      Quando ai PO hanno avuto difficoltà (vs Grizzlies e Cavs), hanno apportato dei cambiamenti, nello starting five e nelle marcature, che hanno limitato l’attacco degli avversari: penso alla non marcatura su Tony Allen, con Bogut libero di raddoppiare su ZBo o Gasol, oppure all’ingresso nella lineup di Igoudala.
      Sarà pur vero che ai PO hanno incontrato squadre con 1 o 2 pezzi chiave mancanti, ma è anche vero che nel momento di difficoltà, questa squadra ha fatto di necessità virtù.
      Sul come costruire seriamente una contender, il management dei Warriors potrebbe tenere lezioni a chiunque nella NBA: Curry, Thompson, Barnes, Green, Ezeli, questo quintetto è giovane e molto futuribile anche a livello di salary, ai primi insuccessi non hanno disfatto niente, e non si sono mai dati al tanking selvaggio di altre franchigie. Poche operazioni sul mercato, ma quasi sempre giuste: Bogut per Ellis, oppure la firma di Igoudala e Livingston, senza dimenticare gli altri comprimari.
      Per me restano i favoriti: possono anche non vincere quest’anno, ma nei prossimi 5-6 anni almeno altri due titoli nella baia li vinceranno.

  3. Gasol ha fatto una sola cosa, cancellando LeBron a 3 secondi dalla fine, anche quando non gira è immenso!

    Davis, in un face off con Curry, ha fatto la figura del cioccolatino. Curry formato MVP, Davis quasi zero.

    I centri dei Pelicans (Ajinça, Perkins e Asik) sono un concentrato di ignoranza mai visto su un parquet!

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