Eurolega, 3a giornata: chi fermerà Malaga?

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Terza giornata di Eurolega che si chiude con la solita dose di dubbi, certezze ed interrogativi: la massima competizione continentale continua il suo viaggio attraverso la fase a girone, lasciandosi dietro diverse sorprese. Tre le squadre ancora a punteggio pieno, e anche se il cammino è ancora lungo uno scivolone improvviso potrebbe compromettere il futuro. Questa settimana a piangere sono Atene e Madrid mentre nella lontana Russia continuano a impressionare positivamente.

MVP

Malcolm Delaney. La guardia del Lokomotiv Kuban Krasnodar firma l’impresa più bella della serata di Euroleague, nella vittoria contro lo Stelmet Gora, siglando 25 punti, con 6/8 da due punti e 7/8 ai tiri liberi, aggiungendo anche 5 assist e ben 7 falli subiti. Una serata magica quella del talento cresciuto nel College di Virginia che guida i russi alla terza affermazione in Eurolega, continuando a sorprendere. Dopo tre giornate Delaney guida la classifica marcatori con 20 pt di media, confermandosi uno dei terminali offensivi più pericolosi del continente.

TOP

Unicaja Malaga. Tre vittorie su tre partite giocate. La strada del’Unicaja in Eurolega non conosce sbavature, conquistando la testa del gruppo D in attesa del big match contro il Cska Mosca. Nella vittoria interna contro il Darussafaka Istanbul la compagine di coach Plaza ha dimostrato solidità e equilibrio. Cinque giocatori in doppia cifra, con Jackson e Kuzminskas mattatori del match, tirando con il 61% dal campo. Il giocattolo di Plaza funziona anche in chiave difensiva, concedendo basse percentuali e arginando avversari come Preldzic e Slaughter. Bella e concreta gli aggettivi per descrivere il nuovo Unicaja Malaga ma la domanda è se riuscirà anche a mantenere questa continuità?

FLOP

Panathinaikos Atene. Calathes, Raduljca, Kuzmic, Pavlovic, Feldeine e compagnia sono approdati ad Atene per rivitalizzare l’attacco greco ma i cinquantadue punti siglati nella gara contro il Barcellona testimoniano che il lavoro di coach Djordevic è ancora in alto mare. Percentuali orribili al tiro (14% da tre punti), rotazioni minime e mancanza di gioco rendono il Pana la grande delusa della prima parte di Eurolega. La sconfitta contro il Barcellona ha mostrato una preoccupante carenza offensiva, espressa da un referto che recita solo due uomini in doppia cifra. I nuovi arrivati non si sono ancora amalgamati con i senatori di Atene e il Pana resta un cantiere ancora aperto.

SURPRISE OF THE WEEK

Real Madrid. La sorpresa negativa della settimana viene dalla Spagna, sede dei campioni in carica dell’Eurolega. La compagine di coach Laso sembra aver smarrito il tocco magico che meno di cinque mesi fa l’aveva condotto sino al trono d’Europa. Dopo le prime tre giornata il Real languisce in penultima posizione nel gruppo A, fermo solamente a una vittoria. Le preoccupazioni maggiori giungono dal reparto offensivo che fatica a trovare produttività. La formazione che lo scorso anno tirava meglio è incappata in un tunnel di errori e imprecisioni come testimonia la notte di Istanbul che ha condannato i madrileni al secondo stop contro il Fenerbahce. 48% da due punti, 21% da tre punti e 63% ai tiri liberi per LLull e compagnia. Se questa non è una sorpresa…

MAN OF THE WEEK

Vassilis Spanoulis - © 2015 Simone Lucarelli Photos
Vassilis Spanoulis – © 2015 Simone Lucarelli Photos
Vassilis Spanoulis. Il playmaker greco risolve con una magia la serata al Forum con una delle sue giocate nel finale. Dovunque vada il tre volte campione d’Europa riesce a guadagnarsi il plauso del pubblico, che assiste impotente ai suoi show. Anche Milano si è dovuta inchinare al greco che mette a referto 14 punti, 4 assist per 13 di valutazione oltre che la solita compilation di carisma e leadership, ma soprattutto il canestro che di fatto regala la vittoria al suo Olympiacos su Milano. Una cosa è certa l’Eurolega senza Spanoulis non sarebbe la stessa cosa.