Eurolega, 4a giornata: Milano e Sassari in piena crisi

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Alessandro Gentile - © 2015 Simone Lucarelli Photos
Alessandro Gentile – © 2015 Simone Lucarelli Photos

Quarta giornata di Euroleague che costa cara alle formazioni italiane entrambe sconfitte e ridimensionate nel rispettivo cammino europeo. EA7 Milano e Sassari piangono mentre invece CSKA Mosca e Unicaja Malaga continuano a macinare gioco e spettacolo, in attesa del big match del big match della prossima settimana prossima. Il Real Madrid vince sulla sirena, mentre continua l’agonia di Panathinaikos e Maccabi Tel Aviv ormai pallidi ricordi dei trionfi passati.

MVP

Milos Teodosic. Il playmaker più chiacchierato d’Europa trascina il Cska Mosca alla quarta affermazione consecutiva, mantenendo l’imbattibilità in Euroleague. Nella vittoria contro il Darussafaka Istanbul il serbo trascina la compagine di coach Itoudis con un incredibile prova da 22 punti (3/3 da 2 e 4/7 da 3) e 9 assist per 28 di valutazione. In un ultimo periodo disastroso per i moscoviti che hanno concesso 23 punti ai padroni di casa, Teodosic ha tolto le castagne dal fuoco, mostrando la solita dose di talento e leadership. A ventotto anni la point guard già vincitore del titolo di Mvp nel 2010, cerca la lode con un trofeo sempre sfuggitogli. Che sia la volta buona?

TOP

Brose Bamberg. La formazione tedesca conquista un’importante vittoria casalinga contro i più quotati rivali del Maccabi Tel Aviv. Grazie a un quarto periodo da 26-9 di parziale la compagine di coach Trinchieri ha riaperto un match che sembrava sfuggire. Ampie rotazioni, ottima distribuzione dei punti e difesa arcigna le armi che hanno permesso al coach ex Cantù di inserirsi prepotentemente nella lotta per le posizioni di vertice del gruppo D. Niccolò Melli viaggia a cifre interessanti (9 punti e 10 assist contro gli israeliani) mentre Theis e Wanamaker stanno rispettando le aspettative. Con Cska Mosca e Unicaja Malaga lanciate verso la testa del girone, il Bamberg ha le carte in regola per confermarsi la terza forza.

FLOP

Dinamo Sassari e EA7 Milano. Nessun pretendeva di duellare ad armi pari contro Cska Mosca o Olympiakos ma neanche stazionare in fondo alla classifica dei rispettivi gironi. I sardi restano l’unica formazione ancora a zero punti in classifica nella competizione, cedendo sia contro le blasonate Cska e Unicaja, sia contro l’abbordabile Darussafaka Instanbul. La compagine di Meo Sacchetti non ha le disponibilità per giocare in un palcoscenico così prestigioso ma per il secondo anno l’Eurolega rischia di diventare un incubo terrificante.
L’EA7 Milano esce distrutta dalla partita contro il Cedevita Zagabria. I menenghini dimostrano ancora incertezza, mancanza di fluidità e di gioco cedendo contro un avversario modesto e vanificando i progressi dimostrati contro l’Olympiakos. Meno del 40% da due punti e 12 palle perse contribuiscono a rendere la serata di Milano un passo indietro nella missione di Repesa che a fine gara chiede scusa al pubblico. Il flop delle italiane rivela una bocciatura totale al basket italiano, sperando che l’annuncio del ritorno di coach Messina sulla panchina della nazionale sia uno slancio per il movimento.

SURPRISE OF THE WEEK

Thomas Huertel. Il playmaker francese, classe 1989, guida l’Efes Istanbul alla vittoria in casa del Laboral Kutxa Vitoria. 26 punti (5/12 da due e 3/5 da tre) e 6 assist le cifre espresse dalla point guard ex Baskonia e Strasburgo, una prestazione importante che valorizza ancor di più il team di Ivkovic. Huertel resta un giocatore interessante, dotato di tecnica, talento e carattere, qualità che gli hanno permesso di vincere tanto (specialmente con la selezione francese con cui ha vinto oro agli Europei di Slovenia e bronzo ai Mondiali spagnoli). Resta da valutare la continuità del giocatore, che spesso si smarrisce e si isola dal contesto, abbandonando troppo precocemente i palcoscenici di Euroleague.

MAN OF THE WEEK

Jayce Carroll. Il mormore del Real Madrid decide il più divertente match fin qui ammirato in Euroleague 2015-2016. Al Barclays Center di Madrid, i blancos e il Bayern Monaco hanno dato vita a un game ricco di suspence, sorpassi e canestri. I padroni di casa, avanti per tutto il primo tempo, scivolano a meno dieci nel quarto periodo, impattando il match solo nell’ultimo minuto. Nocioni sigla il più due a trenta secondi dalla fine, sfruttando un pick and roll con Llull ma Ranfroe mette la tripla del vantaggio tedesco. Ultima azione: la palla circola sul perimetro prima di arrivare nelle mani di Carrol che spara il canestro della vittoria spagnola. Quattro mesi fa le sue tre triple decisero la finale contro l’Olympiakos, questa volta né è bastata una sola… Garanzia!