Final Eight Coppa Italia 2016: l’Olimpia Milano fa sua la Coppa Italia, Avellino sconfitta con onore

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Un weekend di Coppa Italia dalle grande emozioni volge al termine con la sfida finale tra Olimpia Milano, testa di serie numero 2 e padrona attuale del campionato, e la Sidigas Avellino, ultima qualificata per il torneo nazionale, ma in forma straripante dopo nove successi consecutivi. Il Mediolanum Forum è quello delle grandi occasioni, con il pubblico meneghino pronto ad infiammarsi per i propri beniamini e l’esplosiva curva biancoverde al solito presente e fiera dei propri idoli.

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Milano recupera Cerella a tempo di record dopo l’operazione al menisco di 24 ore fa, e schiera Cinciarini, Jenkins, Simon, Sanders e Magro in quintetto. Avellino parte invece con Green, Acker, Nunnally, Leunen e Cervi da titolari. Quest’ultimo, ancora galvanizzato dall’eccellente semifinale giocata, apre le marcature, ma Sanders mette in chiaro il suo stato di forma con una tripla fulminea in risposta. La partita è scoppiettante fin dall’inizio, Milano mete un canestro dopo l’altro per tentare la fuga immediata e sembra tenere bene in difesa. Cervi con una stoppata pazzesca non sblocca i suoi, mentre Jenkins ne fa cinque in fila mandando in visibilio il palazzo. Dopo il timeout della Sidigas, però, il match si spegne e fioccano gli errori, soprattutto da oltre l’arco. E’ sempre il centro numero 14 a suonare la sveglia per Avellino, ma l’Olimpia è ordinata ed imbastisce una risposta anche più convincente. Cerella ha la forza di raccogliere 4 rimbalzi in un amen e Kalnietis mette a tabellino punti importanti. Malissimo da tre punti entrambe le formazioni (3/16 totale), ma Milano ha una marcia in più e chiude i primi dieci minuti avanti 21-11 contro una Sidigas davvero troppo imprecisa offensivamente.

Macvan apre il secondo quarto con cinque punti consecutivi, ma Ragland con una tripla ferma l’anemia offensiva di Avellino. Un fallo tecnico fischiato a Simon permette a Buva di punire l’Olimpia, rimettendo i suoi in carreggiata. La Sidigas concede troppi tiri aperti da tre punti agli avversari, finendo per non rientrare mai realmente a contatto. Nunnally esce dal torpore e ne scrive 6 fulminei, cui Cinciarini risponde subito con una tripla a spezzare il buon momento degli irpini, che non si arresta, però, finché non sono soltanto 4 i punti di distacco tra le due squadre. Due giochi da tre punti di McLean e Pini non spostano gli equilibri. Si va all’intervallo sul 43-36 per i padroni di casa. Avellino raccoglie appena 15 rimbalzi, di cui nessuno offensivo, contro i 28 di Milano che, però, spreca un numero incredibili di occasioni da tre punti (5/21). Il secondo tempo si prospetta dalle grandi emozioni.

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Macvan è carico e la ripresa si apre per lui con cinque punti consecutivi. L’Olimpia torna al vantaggio in doppia cifra. Avellino, però, sembra più in palla e torna sotto grazie ad un Nunnally unico in doppia cifra per gli irpini, vera e propria spina nel fianco biancorosso. Milano, però, raccoglie rimbalzi ad un ritmo doppio rispetto agli avversari e si costruisce molti doppi possessi offensivi, spesso concretizzati con comodi appoggi da sotto canestro. La partita è vibrante ed il pubblico sugli spalti ha di che divertirsi. La Scandone si affida praticamente soltanto alla propria stella, ma non riesce a difendere a dovere sui lunghi avversari. Tanti falli spezzettano un match non esaltante ed ora senz’altro più contratto e fisico. Gli irpini mordono e tornano a contatto al termine del terzo quarto, sotto soltanto 55-60 dopo mezz’ora di gioco.

Sanders fa esplodere il Forum con una schiacciata di pura potenza, Buva prova a guidare i suoi alla rimonta come in semifinale, ma l’Olimpia sembra aver trovato per lui delle contromisure adeguate. McLean fa suo un parziale di 4 punti consecutivi e sale a 11 punti con 6 rimbalzi annessi, permettendo a Milano di volare 68-57. Buva è l’unico a crederci con convinzione tra gli irpini, ma gli avversari hanno troppe opzioni offensive per lasciare spazio ad una rimonta. Sanders piazza la tripla che fa salire i suoi punti a 17, con 6 rimbalzi e 5 falli subiti, a denunciare una volta di più quanto sia stato decisivo il suo arrivo da Sassari. Cinciarini alza il volume al Forum con un’altra bomba e la partita, con Milano avanti di 15, sembra sul viale del tramonto. Avellino costruisce un piccolo parziale e spaventa i padroni di casa, con le gambe che tremano nel momento meno opportuno. Nunnally trova una tripla fondamentale, ma spreca il possesso successivo in maniera imperdonabile, condannando di fatto i suoi alla sconfitta. Sanders legittima il proprio titolo di migliore in campo con un rimbalzo offensivo decisivo. Vince l’Olimpia Milano per 82-73, ma onore ad una Sidigas Avellino di altissimo livello.