Curiosità
La vittoria dei Warriors contro i Thunder porta la squadra di uno Steph Curry da 33 punti all’ennesimo record: sono 44 i successi consecutivi alla Oracle Arena, la striscia più lunga in casa nella storia NBA, pareggiata quella dei Bulls tra il 1994 ed il 1996. La stella di Golden State, nel frattempo, alza la propria percentuale da almeno 10 metri lontano dal canestro al 52% (12/23). Pazzesco.
I Thunder stanno affrontando un periodo difficile e raggiungono i 76ers a quota 10 sconfitte quando cominciano il quarto periodo in vantaggio quest’anno. Kevin Durant sfiora la tripla-doppia a quota 32 punti, 10 rimbalzi e 9 assist, ma commette anche la bellezza di 9 palle perse, tante quante il totale dell’intera squadra avversaria!
Kawhi Leonard, autore di 30 punti ed 11 rimbalzi, diventa il primo giocatore degli Spurs da Manu Ginobili nel 2008 a mettere insieme una gara da almeno 30 punti e 10 rimbalzi. Escluso Tim Duncan, ovviamente. Nelle ultime quattro partite Leonard segna sempre almeno 25 punti con il 50% al tiro, la striscia più lunga a San Antonio da quella di 6 partite di Duncan del 1998.
Il giorno dell’ultima vittoria dei Kings a Dallas (22 sfide fa) il quintetto di Sacramento citava tra i propri nomi: Mike Bibby, Doug Christie, Peja Stojakovic, Chris Webber e Vlade Divac. DeMarcus Cousins, decisivo per il ritorno al successo nella tana dei Mavericks con 22 punti e 13 rimbalzi, allora aveva 13 anni. Grande prestazione anche per Marco Belinelli, autore di 16 punti, con 6/10 al giro.
Risultati della notte
Miami Heat (35-26) – Phoenix Suns (15-46) 108-92
(Wade 27; Booker 34)
New Orleans Pelicans (23-37) – San Antonio Spurs (52-9) 86-94
(Gordon 23; Leonard 30+11)
Dallas Mavericks (33-29) – Sacramento Kings (25-35) 101-104
()Parsons 28; Cousins 22+13
Golden State Warriors (55-5) – Oklahoma City Thunder (42-20) 121-106
(Curry 33; Durant 32+10)
