Torneo NCAA 2016: Kansas, Oregon, UNC e Virginia alle Sweet 16, Spartans a casa

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One Seed NCAA - © 2016 twitter/espncbb
One Seed NCAA – © 2016 twitter/espncbb

Assolutamente da pazzi il primo weekend del Torneo NCAA 2016 che ha ridotto il numero di partecipanti da 68 a 16, le Sweet 16 che da giovedì si sfideranno e dalle quali usciranno le quattro che parteciperanno alla Final Four di Houston. Due turni incredibili, con rimonte, buzzer beater, triple allo scadere, upset e sorprese inaspettate. Su tutte probabilmente l’eliminazione al primo turno per mano di Middle Tennessee di Michigan State, gli Spartans di coach Izzo e Denzel Valentine, una delle candidate al titolo. Ci sono invece le quattro numero 1Kansas, Oregon, North Carolina e Virginia – ed è la prima volta dal 2012: due provengono dalla ACC, la conference che porta alle Sweet 16 6 squadre su 7, un record assoluto, a conferma che si tratta del miglior raggruppamento in nazione.

Non dimenticate di seguire tutti i risultati del Torneo NCAA 2016 nella nostra pagina dedicatache comprende anche la programmazione televisiva.

SOUTH

Nessuna difficoltà per la grande favorita Kansas che arriva alle Sweet 16 dopo aver fatto fuori senza troppi problemi Austin Peay e Connecticut, che con coach Kevin Ollie non aveva mai perso al Torneo (7-0 e il titolo 2014 prima di incontrare i Jayhawks). La squadra di Self se la vedrà ora con Maryland: i Terps al secondo turno hanno chiesto al loro leader Melo Trimble di fare gli straordinari (24 punti e 8 assists) per eliminare Hawaii che al primo turno aveva centrato la sua prima storica vittoria al torneo consumando l’upset battendo California, arrivata forse col morale sotto i tacchi per la perdita di uno dei suoi leader Tyrone Wallace, infortunatosi alla mano. Maryland e Kansas si ritrovano per la seconda volta al Torneo: la prima fu alle Final Four 2002 quando poi i Terps di Juan Dixon vinsero il titolo.

Nella parte bassa sarà sfida tra Villanova e Miami, la 2 e la 3. Gli Hurricanes di coach Larranaga al secondo turno hanno sofferto per battere gli Shockers di Wichita State dei senior Van Vleet e Ron Baker, capaci di rimontare dal 27-6 iniziale e poi mettere paura ad Angel Rodriguez (28 punti, career high) e compagni. I Wildcats di coach Jay Wright non arrivavano alle Sweet 16 dal 2009 e stavolta riescono a non suicidarsi nei primi turni come loro solito: battuta la UNC Asheville di Giacomo Zilli e poi Iowa, che nel primo turno aveva superato Temple col lay up sulla sirena di Woodbury.

WEST

En plein nel Regional che si chiuderà ad Anaheim con le prime 4 teste di serie che si sfideranno. Nessun particolare problema per Oregon che supera Holy Cross e poi la St. Joseph’s di Pier Francesco Oliva: Dillon Brooks e gli altri ragazzi di coach Altmann sono in grande forma. Qualche problema in più per Duke che ha sofferto sia contro UNC Wilmington, sia poi contro Yale, per arrivare alle Sweet 16: determinante l’impatto delle due stelle Grayson Allen (23 e 29 punti) e Brandon Ingram (20 e 25, sempre più proiettato verso la prima scelta assoluta del Draft 2016), più Marshall Plumlee e Luke Kennard, per regalare a coach Mike Krzyzewski 90 successi al Torneo, primatista assoluto. Per Yale resta la grande vittoria al primo turno su Baylor grazie a 31 punti di un incredibile Makai Mason.

Nella parte bassa sarà OklahomaTexas A&M. I Sooners sono stati letteralmente trascinati dalla stella e candidato a Player of the Year Buddy Hield che ha steso CSU Bakersfield con 27 punti e poi ha fatto ancora meglio contro la tenace VCU con 36 punti (29 nella ripresa e 21 degli ultimi 25 di OU). Al primo turno i Rams avevano superato la Oregon State di Gary Payton II. Gli Aggies invece hanno superato facilmente Green Bay mentre hanno visto l’eliminazione in faccia contro Northern Iowa: i Panthers al primo turno avevano fatto fuori Texas con buzzer beater da metà campo di Jesperson mentre contro A&M si sono letteralmente bruciati 12 punti di vantaggio in 44 secondi. Alla fine gli Aggies hanno vinto in doppio overtime grazie ad un favoloso Caruso da 25 punti e hanno centrato la prima Sweet 16 dal 2007.

EAST

Tutto liscio per la corazzata North Carolina di coach Roy Williams che travolge prima Florida Gulf Coast e poi Providence, che nel primo turno aveva battuto in volata USC centrando la prima vittoria al Torneo dopo 19 anni. Contro UNC ai Friars non è bastato un clamoroso Kris Dunn da 29 punti, playmaker che rivedremo in NBA l’anno prossimo. I Tar Heels alle Sweet 16 sfideranno Indiana che al secondo turno ha vinto il duello con la Kentucky di Ulis e Murray: decisivi i 18 punti per Yogi Ferrell per infliggere ai Wildcats di Calipari la prima sconfitta al secondo turno dal 2007.

Nella parte basse a sorpresa ci sono Notre Dame e Wisconsin. Gli Irish di coach Brey hanno fatto fuori Michigan e poi Stephen F. Austin, protagonista di un clamoroso upset al primo turno con la West Virginia di coach Huggins: Notre Dame l’ha spuntata grazie al tap in sulla sirena per il sorpasso di Rex Pflueger, l’uomo che non t’aspetti nella squadra di Auguste e Demetrius Jackson. I nuovi Badgers, quelli senza più Kaminsky e Dekker e Bo Ryan in panchina, hanno invece battuto in volata Pittsburgh e poi hanno silurato la #2 Xavier grazie alla tripla sulla sirena dall’angolo di Brunson Koenig, uno dei reduci della squadra finalista l’anno scorso. Per Wisconsin è il quinto viaggio alle Sweet 16 negli ultimi 6 tornei.

MIDWEST

Qui è arrivata la sorpresa più clamorosa, con l’eliminazione al primo turno di Michigan State, una delle grandi favorite per la vittoria finale, per mano di Middle Tennessee, che ha controllato la gara fin dall’inizio senza dare possibilità agli Spartans di coach Izzo e della stella Denzel Valentine di esprimere la propria forza. E’ soltanto l’ottava volta nella storia che la #15 fa fuori la testa di serie #2. I Blue Riders però poi si sono fermati al secondo turno contro Syracuse che, dopo l’uspet su Dayton, è andata oltre centrando la prima Sweet 16 dal 2003, la 18esima in carriera per coach Jim Boeheim diventando il secondo di sempre davanti a Dean Smith e Roy Williams. ‘Cuse se la vedrà ora con Gonzaga che, da testa di serie #11, ha fatto fuori Seton Hall (vincitori del torneo della Big East) e poi la #3 Utah, del prospetto austriaco Jakob Poeltl. Gli Zags dell’assistant coach sardo Riccardo Fois hanno vinto entrambe le gare nettamente grazie ad un Domantas Sabonis dominante, con due doppie doppie di fila (21+16 e 19+10), più l’apporto dei vari Wiltjer e McClellan.

Nella parte alta si sfideranno le due favorite, Virginia e Iowa State. I Cavaliers, spinti da Gill e Brogdon, hanno fatto fuori Hampton e Butler, mentre i Cyclones hanno distrutto prima Iona e poi Arkansas Little Rock grazie ad un devastante Georges Niang, 28 punti sia al primo, sia al secondo turno. Da non dimenticare però il grande upset consumato al primo turno da Little Rock ai danni di Purdue in doppio overtime grazie a 31 punti di Josh Hagins.